Sì, è proprio vero, tre cose sono fondamentali: preparazione, velocità e decisione; ed infatti prima ancora che finisca di dire "il chi" mi ha già preso il polso della mano destra e spostato la linea di tiro della pistola e con l'altra mano mi ha chiuso la gola bloccandomi il respiro. La presa è una morsa, cerco di divincolarmi ma non ci riesco, lui sembra non fare il minimo sforzo, il volto non lascia trasparire nessuna emozione, se almeno si intravedesse della cattiveria mi sentirei meno spaventato. "Le sabbie mobili, i fiumi in piena, più ti opponi e più velocemente soccombi. La forza, a volte, sta nell'arrendersi". Comincia a mancarmi l'ossigeno; non passa nessuno, l'ironia di aver scelto il posto perfetto ed adesso subirlo. Seguo il suo consiglio e smetto di oppormi, mi aspetto che la stretta alla gola si faccia più forte e che mi blocchi completamente il respiro ma, al contrario, si allenta fino a lasciarmi respirare, mi toglie piano la pistola dalla mano e mi accascio sul marciapiede, quasi esanime. Respiro con la bocca aperta mangiando l'aria; si mette la pistola in tasca e si accovaccia, la sua faccia all'altezza della mia, si gratta ancora la macchia sulla mano, sembra distratto, come se tutta quella situazione, per lui, non avesse nulla di speciale in fondo, come se lo annoiasse. Quando il suo sguardo ritorna su questo pianeta mi mette una mano sulla spalla, "Solitamente, in natura, il pericolo più alto arriva da ciò che non ti aspetti. Meglio aspettarsi di tutto". Si alza e, in tutta tranquillità, apre il portone e se lo richiude alle spalle.
05 dicembre 2017
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2 commenti:
Oh oh... sei tornato e nessuno lo sa che non ci sono commenti?
beh... gran bel ritorno.
Buone feste. (Lo so è presto e forse non è il post adatto, ma sai com'è... io a dicembre tendo a sparire)
Ciao.
@ Rabb-it: Me la merito la mancanza di commenti...
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