Il cellulare si agitava sulla scrivania come se fosse posseduto, ad ogni vibrazione ruotava di un quarto di giro e si illuminava ad intermittenza, oltre ad emettere a tutto volume un trillo fastidiosissimo. Ero convinto di averlo spento prima di infilarmi sotto la doccia, per questo, imprecando, uscii dal bagno solo con un asciugamano addosso piombando nel mezzo di una riunione della Tupperware che mia madre aveva indetto quel pomeriggio, senza avvisarmi o, con maggiore probabilità, mi aveva avvisato ma io avevo lasciato il cervello sul comodino e la mia soglia di attenzione era stata pari a quella di un deputato durante un question-time sul riordino delle unità locali. Mi trovavo davanti a dodici donne che mi guardavano tenendo sospese a mezz’aria le tazzine con il the; mia madre con un colpetto di tosse disse solo: “Questo è Bedrosian, mio figlio”, “Simpatico, ma cosa ci fa con un turbante in testa?”, aveva parlato la donna al suo fianco, “Quale testa?”, disse la signora che mi stava più vicina. La rappresentante della Tupperware si scosse dal torpore e continuò la presentazione dei prodotto: “Ora vorrei mostrarvi un comodo contenitore per i salumi”. Il telefono continuava a reclamare attenzione e mi diressi verso la mia stanza, non prima di sentire la più anziana proporre a mia madre casa nostra come sede fissa degli incontri; avrei dovuto assolutamente trovare una magia baol per cancellare loro la memoria. Il display del cellulare mi comunicava che a cercarmi con tanta insistenza era il Gran Consiglio Baol; ecco perché squillava, le loro chiamate arrivano anche a cellulare spento. “Risponde la segreteria telefonica di Bedrosian Baol, sono momentaneamente assente, lasciate un messaggio dopo il segnale acustico…beeeep”, tentai, “Bedrosian, finiscila, ci provi tutte le volte, lo sai che non ci caschiamo; perché non hai risposto subito? Eri occupato?”, “No, di solito lo spengo quando non ho un cazzo da fare ed aspetto una telefonata importante… sì che ero occupato!”, “Ah, mi dispiace, spero che non ci siano stati troppi problemi”, “Noooo, a parte dodici signore con il sonno turbato a cui mia madre adesso starà probabilmente dicendo che uscire nudo dalla doccia con un asciugamano in testa fa parte della mia religione? Oppure la scia d’acqua tipo Rio delle Amazzoni che dal bagno arriva qui in camera e per la quale la sunnominata madre santierà fino a far accartocciare il calendario di Frate Indovino in cucina? Nessun problema”, “Meno male, mi stavo preoccupando”, “…”, “Comunque ti chiamo perché c’è un’emergenza per cui serve un Baol di primo livello”, “Cioè?”, “Cioè di livello A, come te”, “Scusa, toglimi una curiosità, ma tu questo lavoro come lo hai ottenuto?”, “Con un concorso”, “Un gratta&vinci?”, “No, ho fatto un esame con una commissione, il presidente mi ha chiesto ‘come si entra nel Gran Consiglio Baol?’ ed io ho detto ‘Dalla porta principale’ allora mi ha guardato e mi ha detto ‘Bravo, il posto è tuo’ “, “E tu?”, “Ed io ho risposto ‘Grazie papà!’ “, “Vabbè, comunque con ‘Cioè?’ intendevo chiederti che emergenza è”, “Ah sì, a Trento ci sono due a cui gli uomini fanno culo”, “E beh? A parte che c’è a chi piace ma a me cosa importa, non abbiamo una sezione speciale per le richieste sessuali?”, “No, non hai capito, a queste due gli uomini o non le cagano nemmeno di striscio o le cagano solo gli impresentabili e quando lo fa uno presentabile scappa dopo pochissimo. Loro danno la colpa al pianeta bastardoporco”, “Seeee, ma saranno due racchie, il pianeta bastardoporco non è mica così crudele, ti manda qualche fregatura ogni tanto, se lo fai arrabbiare, ma niente di più; guarda me, l’ho fatto incazzare spesso ma comunque ho una splendida ragazza”, “Probabilmente lei lo ha fatto incazzare molto di più…”, “Vabbè, comunque sarà sicuramente un falso allarme, perché ci deve andare un baol di livello A?, “Perché è stata fatta una apposita richiesta e sai bene che un baol non può rifiutarsi”, “Uffaaaaa… ma Trento è a millemila chilometri da qui, che palle! Va bene, parto subito, prima che le amiche di mia madre si inventino la scusa che vogliono qualcuno per portare la spesa a casa”. Ero nervoso, sapevo che non avrei trovato un volo in così breve tempo ed infatti nemmeno con la persuasione baol riuscii a convincere la tizia dell’agenzia. Il mio vicino in treno aveva tentato di attaccare bottone già sulla scaletta del vagone, per fortuna l’induzione del sonno è una cosa che insegnano al primo anno della scuola per baol e quindi non avevo avuto problemi; certo, colpirlo con la valigia fingendo di farla cadere, aveva aiutato. Durante il viaggio ero arrivato alla conclusione che mi sarei trovato di fronte due vecchie cariatidi, due zitellacce brutte e baffute che si facevano passare il singhiozzo a vicenda semplicemente guardandosi in faccia. Sicuramente il Gran Consiglio voleva punirmi per la cazzata fatta all’ultima festa di fine anno; durante il mio classico spettacolo di magia avevo chiesto al pubblico che gioco volevano che eseguissi, ‘Fai sparire l’oca’ mi dissero ed io per sbaglio avevo fatto svanire la moglie del baol supremo. Ormai ero davanti alla porta di ‘cessa e più cessa’ , presi fiato e coraggio baol a pieni polmoni e bussai. Mi venne ad aprire una gnocca da paura, una bionda con due occhi verdi ed un profumo di pesca che nemmeno in Emilia a giugno in un campo di nettarine si sente così. Pensai che doveva essere sicuramente la badante slovena delle due vecchiacce “Io – sto – cercando – le – signorine – Cally Callisti – e – Mafy Mafaldi – sono – in – casa?”, parlavo scandendo le parole, magari non capiva benissimo l’italiano, ed infatti mi guardava stupita poi disse: “Cally sono io e lei è?”, “Un imbecille… ehm, mi chiamo Bedrosian Baol e mi manda il Gran Consiglio Baol su vostra esplicita richiesta”, “Uh, uuuuuh, Mafyyyyy, Mafyyyyyy, vieni, c’è il baol che abbiamo richiesto”. Sinceramente a quel punto le mie certezze iniziavano a vacillare ed i primi dubbi ad assalirmi, ‘Magari adesso arriva una mascolina, uno scaricatore di porto insomma e si scopre che sono una coppia omo, ma perché chiedersi il motivo per cui gli uomini fanno culo?’ questi pensieri mi giravano in testa quando dalla porta sul corridoio apparve un’altra bionda, un po’ più alta, con gli occhi azzurri ed un sorriso da far pagare l’eccedenza dell’Enel. Come cavolo era che a queste due gli uomini facevano culo? Avevano tentato di far esplodere il pianeta bastardoporco? Facevano sacrifici umani? Trento era la città con la più alta densità di cretini del pianeta terra? Pensai all’esito delle ultime elezioni politiche e questa ipotesi si fece plausibile a livello nazionale ma dovevo indagare. Mentre mi accomodavo diedi un’occhiata in giro per cercare degli indizi, magari qualche cadavere nascosto. Ci sedemmo al tavolo della cucina, loro due da un lato ed io di fronte “Spiegatemi la situazione” dissi; le due fecero un movimento sincronizzato per scuotere le chiome bionde, a destra e sinistra, che nemmeno i cavalli nei vernissage. Per fortuna il ‘Tum’ sotto il tavolo lo sentii solo io, oltre al dolore; il video dello scuotimento dei capelli avrebbe dovuto essere venduto in farmacia al posto del Viagra. Il mistero degli uomini che fanno culo si infittiva.
Beh, care le mie
derelitte, come promesso ho scritto il post, adesso sta a voi continuarlo, accettate la sfida?