28 marzo 2012

George Burns




"Peccato che tutti quelli che saprebbero governare il Paese siano già occupati a guidare taxi e a tagliare capelli"

...o a scrivere un blog.

21 marzo 2012

Mai

Non mi sono mai addormentato con la musica. Sì, ricordo che con il mio vecchio amato walkman ascoltavo la radio anche in piena notte, in una lontana estate di insonnia; ricordo che c'era il programma notturno di Radio105 che andava dalle due di notte alle sei del mattino, mi faceva compagnia con gli occhi sbarrati, al buio. Ma non mi sono mai addormentato mettendo un cd e lasciando aleggiare la musica nella stanza, piano, quasi ad accompagnarmi nel mio addormentarmi o, meglio ancora, un vinile. Godersi, nel silenzio della notte, non solo la musica ma anche il lieve fruscìo della puntina nei solchi e le secche scariche elettriche dell'elettricità statica che nessun panno, anche passato con perizia sul vinile, riesce a togliere del tutto. Scegliere con cura il disco, magari un autore poco conosciuto, straniero, così da non impegnare l'attenzione nel seguire le parole ma soltanto abbandonarsi al fondersi di queste con la musica; farlo partire, spegnere la luce e coricarsi, lasciare che le note riempiano la stanza illuminata solo dal display dello stereo e poi chiudere gli occhi con un sorriso e, la mattina dopo, ritrovare il lettore acceso o il piatto con il braccio a dimora ed il disco ancora su. Non l'ho mai fatto, prima o poi lo devo fare.

15 marzo 2012

Storie minime...e tre

Questa è la prima puntata

E questa è la seconda puntata

Lei

Non che avesse qualcosa contro i sorrisi, anche a lei era capitato di farne qualcuno, un paio di volte. L'ultima era stata quando aveva vinto la sua prima causa, mentre il giudice leggeva la sentenza aveva guardato il collega della parte avversa da dietro i suoi occhialetti tondi, e gli aveva sorriso. Ma forse quello andrebbe catalogato più come ghigno. Sua madre le diceva sempre che un bel sorriso era il migliore dei biglietti da visita ma lei si era sempre fidata delle tipografie. Semplicemente non capiva quel cameriere cosa avesse sempre da sorriderle; all'inizio aveva pensato che avesse avuto una piccola paresi facciale che gli aveva bloccato la bocca in quel modo ma una mattina lo aveva visto mentre parlava con un altro cameriere e le sue labbra erano normali poi aveva visto lei e si erano incurvate. Non aveva nemmeno la scusa di un ictus.

Lui

Gli era sempre piaciuto sorridere, sua madre amava ripetergli che un bel sorriso è il migliore dei biglietti da visita e lui preferiva non spendere soldi in tipografie. La volta del cornetto al pistacchio non avrebbe dovuto chiedere, in fondo mettono la lavagna con le scritte proprio per far scegliere i clienti; solo che, poco prima, ne aveva portato uno, ad un tavolo fuori, ad un ragazzo e quello lo aveva divorato con gusto immergendolo nel cappuccino. La ragazza che era con lui sbocconcellava un cornetto pera e cioccolata bevendo un ginseng in tazza piccola e ne aveva assaggiato un po' facendo una bella faccia di apprezzamento e tutti e due gli avevano sorriso. Erano belli, si toccavano le mani alla sprovvista e ridevano; anche a lui sarebbe piaciuto cogliere alla sprovvista la ragazza con gli occhialetti così da vederla senza la maschera, era convinto che quella durezza, in fondo, fosse una maschera; era una persona abbastanza fiduciosa, lui. Anche i colleghi volevano prenderla alla sprovvista ma lui li aveva fatti desistere, gli aveva detto che aspettarla in un vicolo buio con dei bastoni e diciotto cappuccini non sarebbe stata una cosa gentile.

10 marzo 2012

Ma se prem(i)o qui le fa male?

- Baol…
= Zzzzzzzz…
- Baoooool…
= Zzzzzzzz….grunf…
- BAOL! SVEGLIA!!!
= Zzzzz….Eh? Ma che succede? S’è allagata casa?
- No.
= M’hanno fregato la macchina?
- No.
= Ma allora, che cazzo è successo? Ma, soprattutto, chi cazzo sei?!
- Sono Mr Blogger.
= Ma allora ce l’hai a vizio di svegliarmi nel cuore della notte.
- Ma se sono le 11 del mattino!?
= Ah…davvero?
- Sì.
= Ehm…vabbè, ho avuto la febbre ieri, ero stanco.
- Febbre…37 e 6…vabbè…
= Senti, mi dici perché mi hai svegliato?!
- Ti hanno dato dell’Affidabile.
Il Blog Affidabile
= A me?! E come si sono permessi?!!
- Guarda che è un complimento.
= Dici?
- Dico.
= Ma chi mi ha dato il premio?
- Debora
= Ed in base a cosa?
- Ci sono delle regole per individuare un blog affidabile.
= Dimmele.
- 1) E' aggiornato regolarmente.
= Chi?
- IL BLOG!
= Scusa, sono ancora assonnato. Ci può stare, dai. Poi?
- 2) Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive.
= E di che argomento scrivo io?
- E che ne so? Se non lo sai tu!
= Vabbè, il blog ce l’ho per pubblicare quello che scrivo, si può dire che lo faccio con passione, ci sta. Poi?
- 3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori.
= Questo è sicuro, sul mio blog possono commentare tutti, è che spesso non tornano…
- 4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali.
= Ma se scrivo cazzate?!!
- Però sono originali.
= Mmmmm…giusto.
- Ultimo, 5) Non é infarcito di troppa pubblicità.
= Non ce n’è per niente di quella. Bene, premio preso, buonanotte.
- Guarda che non te ne esci così.
= Che altro devo fare?!
- Devi spiegare quando e perché hai deciso di aprire un blog.
= Uff…va bene, è stato il 2 settembre 2006, ho aperto il blog perché mi ero stancato di commentare soltanto sui blog degli altri.
- Minchia, 5 anni e mezzo che spari cazzate.
= Sì, cerco di prendere l’intelligenza per stanchezza. Abbiamo finito?
- Veramente dovresti indicare altri 5 blog che per te sono affidabili.
= Senti, leggo più di un centinaio di blog e trovo che ognuno di loro sia più affidabile di me, quindi questa parte la salto. Posso rimettermi a dormire?
- Ehm…
= Che altro?!
- Vorrei ricordarti che, tempo fa, Maraptica ha ricevuto il premio Versatile Blog e ti ha praticamente obbligato a fare quel meme…

= E potrei mai dire di no a Maraptica, io?!
- No, perché altrimenti ti mena.
= Sempre precisino tu eh?! Versatile…bah…sì…sono abbastanza versatile, diciamo così.
- Guarda che non è sinonimo di cretino.
= Ah no? Maddai… Che cosa dovrei fare?
- Raccontare sette cose di te che non si conoscono.
= Seeeeee…ma che cosa racconto?!
- Vuoi un suggerimento?
= NO! Tu sai troppe cose… Vabbè, cominciamo, allora, la prima è che da qualche mese mi sono scoperto gattaro, porto da mangiare ad un micetto nero con una macchia bianca che si è stabilito vicino casa, ormai siamo così in confidenza che, ogni volta, si mette a pancia all’aria e si mette a giocare.
- Ma che animo tenero…
= Poco a prendere per il culo.
- Ok. La seconda?
= Mmmmm… Quando andavo a scuola elementare, tornando a casa con alcuni compagni di classe, il lunedì passavamo attraverso il mercato settimanale, un paio dei miei compagni si fiondavano tra i banchetti e fregavano un po’ di frutta.
- Miiii, stai confessando un reato!
= Non ho mica detto che lo facevo anche io, e poi è prescritto ormai.
- Se, vabbè, e tu cosa facevi allora?
= Io ed un altro non volevamo fare questa cosa, siamo andati da uno dei fruttivendoli e gli abbiamo chiesto della frutta.
- E?
= Ogni lunedì questo signore ci puliva un frutto o una verdura e ce la regala.
- Furbi… dai, va avanti, la terza cosa.
= Vediamo, vado in fissa per le serie tv americane e so praticamente a memoria puntate su puntate dei Simpson, e sono due.
- No no, questa vale uno.
= Ma…
- Niente “ma”, spara la quarta cosa.
= Ho una passione smodata per i panzerotti fritti.
- Praticamente tu hai una passione smodata per tutto quello che è commestibile e, temo, anche per ciò che è quantomeno masticabile.
= Non esagerare, mangio tutto ma il panzerotto fritto è sempre il panzerotto fritto.
- Sarà…
= Hai mai assaggiato il panzerotto gigante di Di Cosimo, a Bari?
- No.
= Allora non puoi esprimerti!
- Ne mancano ancora tre, la quinta?
= Durante la scuola superiore sono stato innamorato di una mia compagna di classe per quattro anni su cinque ma lei non mi ha mai filato nemmeno per sbaglio. Così esauriamo anche il capitolo “confessioni romantiche”.
- Ho gli occhi a cuoricino guarda.
= Falla finita che c’è già chi mi dice che non sono stato capace di metterci una pietra sopra. Andiamo avanti?
- Ok… Vai con la sesta.
= Faccio un uso smodato di aforismi e citazioni.
- Come mai?
= Perché dovrei rischiare di dire una cazzata se un altro ha già espresso meglio di me tale pensiero?
- E da quando ti fai scrupolo di dire cazzate?
= Sto cercando di smettere.
- Ne manca ancora una.
= Uffa, sono davvero a corto di idee.
- Dai, la settima ed ultima.
= Trovato. Prima di pubblicare un post lo scrivo prima su carta, poi lo ricopio in word e lo modifico e poi lo ricopio nel blog, modificandolo ancora.
- E nonostante tutto ‘sto lavoraccio ti escono comunque delle stronzate?
= Li peggioro apposta tra carta e word e tra word e blog. Allora, contento? Ho finito, posso mettermi a dormire!
- Di nominare altri blog non se ne parla, vero?
= Assolutamente no! Buonanotte…
- Ehm…senti…
= Che altro c’è?!
- Visto che ci sei, ci sarebbe Chaillrun che ti ha chiesto di elencare le dieci cose che ti fanno stare bene.
= Un altro elenco??! Nooooo, daiiii!!!
- Essù…
= Uff, vabbù, però, c pall!
- E non ti esprimere in arabo!
= Le dieci cose le dico a caso oppure devo pure metterle in classifica?
- No no, a caso.
= Meno male. Allora inizio dicendo “ridere e far ridere”.
- Speriamo nelle altre nove cose, questa non credo ti dia molte soddisfazioni.
= Anche tu, vena comica fantastica. Poi dico “l’amore”.
- Ma, farlo o sentirlo?
= Sei un po’ troppo curioso, il mio è un blog aperto a tutti, mica solo a gli adulti.
- Rispondi, su.
= Entrambe le cose.
- Pure farlo? Hahahahahahahaha, ma dove???
= Sei sempre stato pieno di fiducia in me, sono commosso.
- Passa alla terza cosa va.
= “La birra con gli amici”, inteso come il cazzeggio rilassato con le persone a cui vuoi bene.
- Questa è sacrosanta, concordo!
= E poi, “scrivere”, scrivere mi fa stare bene, ci sfogo la rabbia, mi invento vite, materializzo sogni.
- Questa dello scrivere me l’aspettavo, poi?
= “I libri”, ci va a braccetto no?
- Beh, certo. Visto? Le prime cinque le hai già dette, altre cinque ed hai finito.
= “Milano”.
- La canzone?
= La città.
- Milano ti fa stare bene?
= Sì, è talmente legata a me attraverso i miei ricordi che ogni volta che ci vado mi sento bene, sto bene.
- Ma è inquinatissima!
= Certo, perché tu preferiresti vivere in campagna, vero?
- Infatti.
= Allora vieni a sentire l’odore che c’è dalle mie parti nel periodo da aprile ad agosto e oltre, poi mi dici. Sono alla settima, la settima è “il cibo”.
- Maddai, non lo avrei mai immaginato.
= No eh? Mi piace stupirti! Ma vuoi mettere una bella mangiata?!
- Vai con l’ottava.
= "La mia felpa viola con il cappuccio".
- Strana questa.
= Lo so ma è così. “Levarmi le scarpe dopo aver camminato tanto”, bella questa eh?!
- Certo, fa stare bene te ma non quelli che ti stanno intorno.
= Simpaticissimo. Decima ed ultima “i miei nipoti”.
- Hehehehehehehe, lo sapevo che ce li mettevi.
= In questo momento queste sono le dieci cose, magari in un altro momento alcune potrebbero variare, ma non credo. Posso rimettermi a dormire ora?
- Va bene ma è mezzogiorno!
= Vabbè, mi metto a dormire dopo pranzo.

05 marzo 2012

Una curiosità

Ma a voi capita mai di rompervi talmente il cazzo da voler mandare tutta la vita a farsi fottere?