21 dicembre 2020

Pulizie...

Anna: Mamma mia, ma cos'è questo odore di chiuso?! Mario, apri un po' le finestre... Ma dov'è l'interruttore della luce qui?!

Mario: Chiuso? Ma è proprio puzza di cadavere. Oddio, non è che Baol...

A.: Ma sarai scemo? Ma se ci hai parlato al telefono nemmeno dieci minuti fa?

M.: Eh, ma che ne sai? Di 'sto periodo ora ci sei e poi immediatamente dopo cominci a far fatica a respirare.

A.: Sento il rumore del suo grattarsi i coglioni da qui. Magari la puzza è di qualcuno dei cadaveri che ha sparso nei suoi racconti.

M.: Ah guarda, non scrive da talmente tanto che quelli sono belli che diventati polvere ormai, non sono sicuramente loro.

A.: Hai ragione anche tu. Comunque ho trovato l'interruttore.

*click*

A.: Mamma mia che abbandono, tutto coperto da almeno due dita di polvere del tempo. Va ad aprire quella finestra dai.

M.: Vado vado, però mi chiedo perché 'sti lavori li fa sempre fare a noi due.

A.: Perché in fondo siamo i suoi preferiti?

M.: Minchia che culo!

A.: Vabbè, da dove cominciamo? Una bella scopata?

M.: Anna! Non pensavo che i posti così trasandati ti facevano effetto, a saperlo non mettevo a posto lo studio.

A.: Niente, sei scemo, mia madre aveva ragione. E comunque non mi pare che spostare un paio di fogli dalla scrivania alla mensola significhi "mettere a posto".

M.: Sempre puntigliosa tu oh, qualcosa ho fatto.

A.: Sì, è un tuo classico fare giusto "qualcosa"... Va a prendere la scopa dallo sgabuzzino.

M.: E se ci sono i ragni? Sai che ho paura dei ragni.

A.: Ma che ragni vuoi che ci siano?! Saranno morti di solitudine pure quelli a star qui; ecco, forse la puzza sono loro..

M.: Vabbè, diamoci da fare, Baol ha detto che probabilmente almeno per gli auguri di Natale passava.

A.: Seee lallèro...