E' così facile, adesso, convincersi di una fantomatica "supremazia" culturale del mondo occidentale, dimenticandosi tutte le guerre che ha scatenato e che scatena ancora adesso questa supremazia. E' così facile, adesso, dirsi tutti Charlie quando da noi la satira l'abbiamo calpestata fino a farla sparire. E' così facile, adesso, dirsi tutti civili quando fino a ieri abbiamo chiamato "merda" quello che aggiungeva fin anche una virgola al nostro pensiero. E' così facile, adesso, parlare dimenticandosi della regola che dice che il silenzio è d'oro ed invece unire le proprie voci (compresa la mia) al coro di parole che da ieri non fanno che riempire l'etere. E' così facile, adesso, ergersi a paladini di non si sa quale causa, giustificando tutto quello che facciamo noi, a prescindere. E' così facile, adesso, gridare ad una vendetta e non accorgersi che la cosa più spaventosa di questo atto è che fa uscire l'animale che è in tutti noi (in alcuni più, in altri meno). E' così facile ed invece l'unica cosa che dovrebbe essere così facile è innamorarsi.
08 gennaio 2015
It's so easy...
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11 commenti:
Nel Paese dell' omertà, già
non ho ben capito il tuo pensiero (sarà l'influenza che mi prende, o sarà che sono stolta di mio).. ma.. io non sto easy, di fronte a ste cose.
E preciso che l'ironia di quel giornale a me non piaceva, perché per me satira è qualcos'altro (ma io sono una ignorante e non faccio testo).
Ma il terrorismo, qualunque sia il suo agire, per qualsiasi obiettivo è da condannare.
Sono sempre indeciso quando succedono queste cose. Indeciso se unirmi al coro (perchè no, se uno disprezza una cosa perchè non dirlo, anche se la dicono tutti solo ora) e soffiare sulle fiamme ed alimentare così il "fuoco" della vendetta o tacere, tacere per spegnere sul nascere la fiamma (per quando grande esse sia) che tenta creare l'incendio (che in fondo è ciò che vogliono i vari terroristi, perchè loro sanno benissimo che non fermeranno la satira, ma vogliono creare terrore).
Indeciso di fondo indeciso, ma sempre fermo sul non approvare tutto ciò che è estremo, sopratutto quando guidato dalla mano dell'ignoranza o peggio ancora dell'interesse economico.
che l'islam sia merda lo dico da sempre, non c'è bisogno di questo scempio accaduto nella civilissima Parigi
Magari il sangue di Charlie ci farà aprire gli occhi, e paradossalmente tornerà più libertà.
Moz-
@ quellodella - Lola: Più che altro nel Paese in cui abbiamo la risposta per tutto, sempre.
@ la barista: Veramente il mio messaggio non è di "stare easy" ma che in certe occasioni diventa facile parlare a vanvera (e parlo anche di me) mentre il punto focale è proprio quello con cui concludi. Quanto alla satira, non era il punto ma, piaccia o non piaccia, quello che facevano era satira, altro è ironia e sono due cose diverse (ma sempre di punto di vista mio si tratta).
@ Boh: A me pare che tu, invece, nel tuo commento dica molto :)
@ Francesco: Sinceramente dico tutt'altro, nel post ma sono punti di vista.
@ MikiMoz: Magari...ma non credo.
Io sono Charlie e non cerco affatto vendetta. Sogno solo una vignetta, un giorno, a sedare una sommossa.
È triste tutto ciò.
Siamo il paese dell'editto bulgaro. Siamo il paese dove gli atei si sposano in chiesa, gli agnostici battezzano i figli, gli anticlericali li mandano a catechismo, perché "si usa così". Siamo il paese dei ginecologi obiettori che in alcune regioni arrivano a negare alla donna un suo diritto sancito dalla legge.
Continuo a leggere je suis Charlie Hebdo e penso ogni volta "non sei Charlie Hebdo, sei un altro ipocrita come tutti".
L'Italia dà il meglio di sé in queste occasioni, in quanto a ipocrisia in fondo non ci batte nessuno, dando le colpe a una religione che non conosciamo di indottrinare i suoi fedeli, noi che abbiamo vaticano e mafia che convivono in parlamento.
Infatti era il mio di punto di vista quello del commento
@ franco battaglia: E' un buon sogno, tutto sommato :)
@ WannabeF: Molto.
@ iofemmina: Il tuo commento coglie perfettamente quello che volevo dire, grazie :)
@ Francesco: Lo avevo capito :)
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