26 novembre 2014

Esercizio n. 4

Un interno

La stanza è piccola, il pavimento è fatto di assi di legno consumate dall’usura e le pareti, di un celeste chiaro, ospitano diversi quadri, tra cui un paesaggio e due ritratti. Un letto singolo prende tutto lo spazio della parete alla destra della porta, è in legno, con testiera e pediera ed ha su una coperta rossa. All’angolo opposto, alla sinistra del letto, un tavolino con su un catino ed una brocca azzurra fa da toeletta, alle sue spalle, appeso accanto alla finestra, uno specchio e, sulla parete a sinistra, quasi addossato, un chiodo regge un telo per asciugarsi. Alle spalle del letto, che è quasi attaccato al muro, una stretta asse con dei chiodi fa da appendiabiti. A fare da comodino una sedia di paglia e un’altra fa da seduta, un po’ discostata dal tavolino.

Un esterno

Un bosco immerso nelle tenebre, sulla riva di un placido lago dalle acque scure; è sormontato da un cielo luminoso puntellato di candide nubi bianche creando un’innaturale frattura tra luce e buio. Giusto davanti al lago una grande casa di tre piani; un solitario lampione ne illumina il davanti ma la sua luce non va oltre il piano terra e solo due spicchi del primo piano; sembra quasi che una tettoia, giusto sopra il lampione, crei un cono di buio. A sinistra del lampione un albero che supera, in altezza, tutti gli altri del bosco; l’albero, con le sue fronde, copre tutto il secondo piano. Alle sue spalle, immerse nell’oscurità, due finestre aperte da cui proviene una debole luce lasciano intuire la presenza di un’altra ala della casa.

11 commenti:

apepam ha detto...

Ecco, io adesso forse sono un po' ossessionata da certi pittori, però leggendoti mi sono ritrovata ad Arles, nella camera di Van Gogh, e subito dopo in volo pindarico con Magritte nell'impero delle luci. Che dire? Caspita che viaggio!

Franco Battaglia ha detto...

Direi che apepam c'ha bruciato a tutti, e risolto in maniera impressio-nis..ops! nante l'esercizio centripeto che vedeva un interno senza esterno e un esterno aspirante interno.. ;)

Anonimo ha detto...

Esercitandosi?!
Sempre capace di riprodurre immagini suoni e odori nel lettore. Bravomimmo!

Baol ha detto...

@ apepam: Ci hai preso in pieno, apetta ;)

@ franco battaglia: Ebbene sì, ha bruciato tutti sul tempo :)

@ paginasettesettesette: GrazieAle!

Ernest ha detto...

comunque questi esercizi mi piacciono proprio...

asophia ha detto...

... che dire, avete già reso con i commenti questo viaggio surreale.
Bellissimo ...
p.s. il solitario lampione, e la casa a tre piani sono state una "petite madelaine" per me.
Grazie.

Franco Battaglia ha detto...

"Entrò in chiesa dalla sacrestia, il luccichio riflesso dai candelabri, esaltava ancor più la sua striscia di stoffa offerta a Dio. E aver formulato il pensiero in latino lo rendeva ancora più liturgico"
Perdona, ma sembrava carino lasciarti anche un mio personalissimo esercizio di stola.

amanda ha detto...

vabbè troppo facile l'identificazione!

Baol ha detto...

@ Ernest: Grazie, mi fa molto piacere :))

@ Anna Asophia: Beh, allora spero che il ricordo ti porti anche ad altri profumi :)

@ franco: Adesso vengo a renderti il favore :D

@ amanda: Hahahahahaha sì, vero :)

Franco Battaglia ha detto...

E' il minimo (il favore reso, intendo). E questa che chissà perché l'ho partorita ad un semaforo. Secondo voi una biro in palestra cosa ci va a fare: spenning?
(Esercizi di stilo)

Baol ha detto...

@ franco battaglia: Favore reso :)