"A volte si fa teatro" pensò Paolo una volta chiusa la telefonata, "si modula la voce per non tradire l'emozione; è un gioco di diaframma" e come se stesse esponendo la sua tesi ad un'aula universitaria, si mise la mano giusto al centro del tronco, appena sotto il petto. "Curioso come sia così vicino al cuore, il diaframma", sorrise percependo quella lieve accelerazione attraverso i polpastrelli. "A volte si fa teatro, sì, per rendere tutto meno complicato, per far durare di più la rappresentazione"; si passava il telefono tra le mani senza pensarci, non che scottasse, no, ma come fosse qualcosa di poco conosciuto, quasi fosse diventato comunicazione e non strumento. "Si recita per se stessi, soprattutto se si ha a che fare con chi ti conosce così bene da andare oltre l'attore, oltre l'interpretazione"; questo pensiero gli calmò i muscoli rimasti con quella percepibile tensione e si accorse che, meccanicamente, si apprestava ad uscire all'aria a godersi quella lieve accelerazione.
30 ottobre 2014
A volte si fa teatro
"A volte si fa teatro" pensò Paolo una volta chiusa la telefonata, "si modula la voce per non tradire l'emozione; è un gioco di diaframma" e come se stesse esponendo la sua tesi ad un'aula universitaria, si mise la mano giusto al centro del tronco, appena sotto il petto. "Curioso come sia così vicino al cuore, il diaframma", sorrise percependo quella lieve accelerazione attraverso i polpastrelli. "A volte si fa teatro, sì, per rendere tutto meno complicato, per far durare di più la rappresentazione"; si passava il telefono tra le mani senza pensarci, non che scottasse, no, ma come fosse qualcosa di poco conosciuto, quasi fosse diventato comunicazione e non strumento. "Si recita per se stessi, soprattutto se si ha a che fare con chi ti conosce così bene da andare oltre l'attore, oltre l'interpretazione"; questo pensiero gli calmò i muscoli rimasti con quella percepibile tensione e si accorse che, meccanicamente, si apprestava ad uscire all'aria a godersi quella lieve accelerazione.
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8 commenti:
Bello quando l'unico spettatore che assiste lo spettacolo, ci ritrova dentro la vita vera. E allora il teatro diventa "realtà". Un sorriso per te :)
stupenda song.
bacio :*
Bella la reale teatralità.
a tratti bello a tratti spezza il cuore... teatro dicono
chissà che gli hanno detto al telefono, oh come vorrei saperlo
Fortuna che stasera ti ho trovato in versione velluto ché non sarei stata in grado di sopportare ruvida iuta...
Chissá cosa é stato tra le tue parole e muovere due scemelacrime...
Aperitivo in Milan soon?! :)
alcuni si meritano l'oscar
@ Sarah: In quei casi lì è lo spettatore che è bravo, che conosce alla perfezione l'attore...
Un abbraccio a te.
@ Colomba: Volevo scriverci da un po' e quel giorno s'è creata l'alchimia :*
@ Mareva: A volte non si può evitare...
@ Patalice: Ecco, sì...spezza il cuore...
@ amanda: Sei curiosa eh? Magari era solo una telefonata con dei convenevoli...
@ paginasettesettesette: Non so qual è il mio vero tessuto, ancora non lo so ma credo tutti, forse è la mia sfortuna, non essere un tessuto semplice...
@ zefirina: Già...
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