Milonga improvvisata
Dalla finestra aperta mi arriva un po’ della brezza di mare, me ne faccio poco, con questo caldo, ma è meglio di niente; meglio di sudare anche soltanto respirando. Mi sposto sul balcone di questo albergo con poche pretese, affacciato sulla sabbia; vedo la costa puntellata di luci, l’afa rende opaca anche la notte e la luna, enorme, è velata ai bordi. Un refolo un po’ più forte mi porta sollievo e una sensazione di musica; decido di scendere a passeggiare sulla riva, con la scusa di stancarmi e rinfrescarmi con in piedi in acqua ma, in realtà, mi spingo ad inseguire quell’ipotesi di melodia che m’ha rapito...
il resto potete leggerlo qui
11 commenti:
in effetti è lì come ti ho commentato.....
Letto... tutto^^
Moz-
Letto... tutto^^
Moz-
@ Francesco: Letto e risposto Frà ;)
@ MikiMoz: Braav ;)
Certo che se vai al mare, non puoi pretendere di trovare il fresco.
Ma vieni in ferie da noi in Moletania, dove morire è un peccato.
E anche da noi troverai gli scorpioni, che non sono velenosi, ma se ti pungono ti trasformano in un "coach manager", cannibale e ululante.
Un abbraccio.
Che bello inebriarsi per la gioia degli altri che ballano.
Ribadisco: quanto risaltano i passi incerti di sabbia risaccata rispetto alla disciplina tanghera?!
@ Granduca di Moletania: Ma io in Moletania ci faccio il vivandiere, non posso venirci in vacanza!!!
@ Alberto Cane: E' molto bello, hai ragione :)
@ Franco: Risaltano molto :P
Chiudo gli occhi e ballo con te.
@ Calzino: Io il tango non lo so ballare, non assicuro di non pestarti i piedi ;)
Lovely blog, thanks for sharing
Posta un commento