A volte, soprattutto quando si attraversa un momento non propriamente felice, se non buio, capita, guardando i bambini, gli animali; il loro sguardo semplice, puro, ma anche privo di limiti, verso l'infinito ed oltre, di pensare "Eh, loro sì che hanno capito tutto", riferendoci alla vita, non sicuramente alla fisica quantistica o alla filosofia dei presocratici che, comunque, un collegamento con la vita ce lo avrebbero pure. Quando pensiamo questo, magari con la mestizia di chi non può farci più nulla o con l'invidia del "beati loro" vien da chiedersi se, forse, in realtà, non sono loro ad aver capito tutto della vita ma noi che, della stessa, non ci abbiamo mai capito un benemerito cazzo.
13 febbraio 2014
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31 commenti:
Il filosofeggiare è tipico dei momenti bui, quando ci si ritrova sotto stess, magari per il troppo lavoro.
Sbaglio, tavernere? Anche a me succede esattamente lo stesso.
Di animali non me ne intendo, ma sono molto attratto da come i bambini vedono le cose e la vita; il loro punto di vista è sempre il più corretto e non sbagliano mai.
Ho sempre sostenuto, e continuo a sostenerlo, che loro dovrebbero governare il mondo.
Crisi di governo? Letta o Renzi? Nessuno dei due; forse i loro figli.
Un abbraccio.
beh, lo penso anche di alcuni miei amici, ma senza invidia, sono semplicemente contento per loro
Forse tutti da bambini avevamo "capito il senso della vita". Poi, crescendo, abbiamo perso gradualmente ogni certezza e ogni sicurezza e, adesso, passiamo il resto della nostra vita a fare nostre altre certezze, a sanare i dubbi, ad essere più sicuri. Un continuo ritorno all'origine, per certi aspetti.
mai pensato una frase del genere.
i bambini (non parliamo degli adolescenti) sono pieni di problemi e spesso non hanno soluzioni per risolverli.
mi tengo la mia vita, a prescindere che ci abbia capito o no un cazzo
m'è venuto in mente un libro di de silva: non avevo capito niente.
gniènte, per quanto mi riguarda.
mestizia?
mestizia???
non si può sentire :P
daidaidai ripigliati ;-)
Beh, loro stanno sulla strada per dimenticare tutto... o stravolgerne il senso.
Moz-
La seconda che hai detto adorabile Baol, ne sono sempre stata super convinta ed è per quello che amo così tanto gli animali..
Devo ancora imparare da loro moltissimo!
Un bacio speciale!
Cioè.... citare Buzz Lightyear non è da tutti :p
Io faccio questo ragionamento con i matti.... o chi mi dice...
"quello è matto"
Ed io puntualmente...
"Sicuro che è lui quello matto?" ;)
La considerazione si potrebbe applicare anche allo scemo del villaggio sempre sorridente.
Forse i bambini o gli animali hanno capito meglio certe cose, seppur non pensi proprio tutto, solo perchè sono ancora scevri dagli schemi mentali e sociali che si acquisiscono, anche nolenti, crescendo.
dovresti guardare negli occhi nei miei bambini...
vedresti dei baratri profondissimi.
che strano, tutte queste virgole mi impediscono di rilassarmi. è solo una impressione?
Ehi amico su forza! Cmq a me è capitato di dirla quella frase...
...forse è il momento ,il tempo ,le contingenze e le incongruenze , ma qualunque cosa sia puoi essere certo che l'unica cosa da fare non è capire ma vivere..:-)
Io se penso alla me bambina non posso fare a meno di sorridere. In realtà non avevo capito nulla e mai lo capirò, probabilmente. Ma va bene così.
è l'ignoranza che li aiuta, la fiducia che hanno ancora intatta, si spera che nessuno li abbia ancora feriti, questo fa sì che i bambini abbiano quello sguardo, noi lo ritroviamo solo in qualche rara e bella occasione
p.s. quando guardo mio nipote che ora a 11 anni, mi dico sempre che ha quello sguardo lì pperchè io non l'ho ancora deluso e lui non ha ancora deluso me, speriamo che duri
considerazioni. pensieri. riflessioni.
tutto ok.
ma tu quando eri bambino avevi capito tutto?
IO NO.
E pure ora mica so sicura che quello che ho capito poi sia tutto tutto. anzi.
comunque...corza e foraggio.
:) i bambini sanno guardare al mondo con stupore, meraviglia, forse il segreto per riuscire a capir(e)si è conservare in noi il fanciullo
@ Granduca: Intanto è un meraviglioso piacere rileggerti, collega Granduca; poi, più che appoggiarsi ai bambini, che devono fare il loro percorso e noi permetter loro di farlo, siamo noi grandi che, forse, dovremmo renderci conto che proprio quando pensiamo di aver capito tutto, non abbiamo capito un cazzo.
Non fare lo straniero, ricapita più stesso, Granduca!!
@ Charlie Brown: Beh, questo è già un guardarli in maniera diversa...ma ognuno ha la propria filosofia di vita ;)
@ Cristina: In realtà i bambini hanno problemi come e quanto noi, solo che, diversamente da noi, non pensano per clichè.
@ Francesco: Non ho nulla da aggiungere a quanto dici perché sono perfettamente d'accordo con te ;)
@ Esse: Letto...meraviglioso. Penso che parlerò di De Silva proprio nel prossimo post ;)
@ En Joy: Ma se sto benissimo? (Alla grande proprio guarda...)
E comunque "mestizia" è una gran parola anche se fa pensare ad una liquirizia triste :D
@ MikiMoz: Anche questo è vero :)
@ Nella Crosiglia: Cercare sempre è l'unica cosa che si può fare...considerare di aver già capito è l'errore :)
@ Boh: I matti son quelli che hanno capito tutto ;)
@ Alberto: In realtà avevo previsto di aggiungere anche i semplici, solo che mi andava in ridondanza lessicale con sguardo semplice...ma vale assolutamente e soprattutto anche per loro :)
@ Olivia: Infatti il nostro sbaglio sta proprio in quelli schemi, nei clichè della vita
@ Fata Morgana: Infatti, non penso che i bambini abbiano capito, siamo noi che dobbiamo fargli capire senza creare quei baratri.
@ Zion: no, è scritto a posta per far tenere il fiato corto (mo non è che devo spiegarti tutti gli artifici lessicali eh :P )
@ Ernest: Hehehehe ma anche a me amico mio, solo che, più di altri/e, riesco anche a dirmi "mi sa che sono io a non aver capito un cazzo".
@ Caty: Vero, vivere, viversi le cose e basta non stare sempre a chiedersi altro, desiderare altro...
@ Mareva: Quello nemmeno io, infatti ;)
@ zefirina: Infatti, forse sono le illusioni ad indurire lo sguardo. Però il problema non sta se loro hanno capito o meno tutto ma se noi siamo capaci di dirci "non abbiamo capito un cazzo"
@ mgg64: no no, come ho detto a Mareva, non avevo capito niente allora però oggi sono anche capace di dirmi "sono io a non aver capito un cazzo". Quanti lo fanno?
@ albafucens: Più che quello, bisogna semplicemente viversi le cose, a volte.
Più vado avanti negli anni più mi rendo conto di scoprire sempre che della vita, puoi campare 200 anni, alla fine ti devi rassegnare ad ammettere di non aver capito una beatissima mazza.
Capita sempre una situazione, a te o ad altri, che ti spiazza e ti fa chiaramente intendere che hai nuovamente toppato.
Eccheccazzo! Ci sarà una volta che ci azzecco, no?
@ Vincenzo: Secondo me, ogni tanto, ci azzecchiamo, solo che la vita è così incredibile che ci fa credere di aver toppato anche in quei casi ;)
anche da noi da bambini avevamo capito tutto.
poi ci siamo persi per tutt'altro, e ritrovarsi è difficile se non impossibile.
ciao baol.
@ endi: Boh, a me pare che da bambino avevo capito tutto solo riguardo al lavoro da svolgere...che, infatti, non è quello che svolgo :)
e allora stamo a cavallo :)
@ endi: Come si dice a Roma, credo, "na crema"
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