Capita, a volte, quando scrivo un commento, o rispondo ad un commento che mi è stato scritto, che mi vengano in mente tante parole, troppe, per una semplice risposta, per un semplice commento, praticamente mi viene fuori un mezzo post ed allora, alla fine, meglio farne un post, no? Questa volta mi è capitato con il commento che mi ha lasciato Mareva nello scorso post; leggendolo mi sono chiesto: "Ma perché mi piace Vinicio Capossela?". Lei dice che le sta antipatico a pelle, a pensarci, mica ha torto, non sembra il massimo della simpatia (che poi, ormai, quello che viene identificato come "il massimo" a me fa solo venire il vomito) eppure a me non sta antipatico. Ma perché mi piace Capossela? Beh, prima di tutto, mi piace da molto prima che diventasse "di moda"; ricordo che facevo colazione, una mattina, e guardavo Videomusic, non si chiamava ancora MTV e, soprattutto, trasmetteva video musicali e non ancora pseudoprogrammi con sedicenni gravide. Facevo colazione ed ho cominciato a sentire un attacco musicale jazzato, era "All'una e trentacinque circa", il primo singolo del primo cd di un giovane (oh, allora era giovane) musicista italiano: Vinicio Capossela. Comprai il cd e mi piacque tantissimo, l'ho ascoltato fino quasi a consumarlo; da allora ho continuato a seguirlo anche se, confesso, l'ultimo che ho comprato è il doppio "Marinai, profeti e balene" e non l'ho nemmeno ascoltato, ma mica è colpa sua eh, è colpa mia; la vita, a volte, prende un giro che mica te lo aspetti. Ma può bastare questo a spiegare perché mi piace Capossela? Potrebbe pure ma, in realtà, ci sono altri motivi; un altro dei motivi è che è stato uno di quei musicisti che ho incontrato di persona, anche più di una volta. Ricordo che un pomeriggio abbiamo bevuto insieme del vino portato da noi; ricordo che avevo i capelli lunghi, all'epoca (ora, su 'sta cosa dei capelli, potreste fare finta di non aver letto) ed il pizzetto e lui, che allora di capelli ne aveva, disse che ero il suo sosia giovane (sì, era forte, il vino); diciamo che è anche un po' affetto, no? E quindi, sono questi i motivi per cui mi piace Capossela? Sì, sono anche questi ma, alla fine, il motivo principale è uno: le parole. Ci sono autori che, quando li ascoltiamo, ci piacciono, le loro parole ci arrivano, ci fanno pensare e poi ci sono autori che è come se le loro parole le avessimo già dentro e loro ci aiutino solo a riscoprirle, ed è una epifania ogni volta. Magari a voi le parole di Capossela non fanno questo effetto, ci saranno sicuramente altri autori che ve lo fanno ma, ecco, questo è il motivo per cui mi piace Capossela, è come se mi facesse riscoprire sensazioni che già so; questo, a volte, fa male ma è il male che fa la vita ed è della stessa natura del bene.
18 gennaio 2014
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21 commenti:
Ho sempre pensato che Capossela avesse il grande potere di un bardo. Qualità ormai rara nella modernità.
buon weekend
d
Tentare di spiegare il perché di certe cose è sempre complicato, caro Baol...
...alla fine, ci piacciono perché ci piacciono :)
Comunque non dispiace nemmeno a me, anche se non me lo vado a cercare...
Moz-
buona epifania Baol :)
Anche io lo amo. Poi è cresciuto nella mia terra e, un po' dappertutto, ne sento l'eco <3
Mi rendo conto che la mia domanda non è stata delle più intelligenti eh, come se a me chiedessero il perché delle lacrime quando ascolto De André.
Però ti dico grazie di cuore per le parole che mi hai dedicato e gli hai dedicato.
Mi hanno aiutata a togliere un po' di pregiudizi. Sai il vecchio vizio del giudicare un libro dalla copertina.
Grazie davvero.
PS Capelli lunghi? :)
In fondo qualcosa ci piace perchè lo riconosciamo dentro di noi , così penso, qualcosa che ci accomuna anche se non lo sai finchè non lo incontri.(per me è la voce )
In effetti la simpatia non pare essere la sua prerogativa, e trasmette malamente la consapevolezza di sé, facendola apparire per arroganza (oh, poi magari lo è davvero, ma non credo). L'ho visto in concerto diverse volte, prima che per vederli bisognasse mettersi in coda, ai tempi di Camera a Sud, per intenderci, fino a Canzoni a Manovella, poi ho un po' smesso di seguirlo. Mi ci sono pure trovato a stretto contatto, nei dopo concerti, al bar dei locali dove aveva suonato, ma non mi ci sono mai avvicinato, e sì che di argomenti in comune ne avrei pure avuti, essendo della stessa sua zona d'origine. Forse è proprio per quello che non mi ci sono mai avvicinato. Noi irpini siamo così.
Ci sono certi testi del Califfo che mi rapiscono, a me ovvio.
A te il Vinicio.
Occhei sempre amici
Bacio amico mio :-*
Io non mi sono mai chiesto perche' mi piaccia un cantante, un gruppo, un autore, un film.... E' una cosa che hai/senti e basta
IL cd è come un libro, se ti piace l'autore, le sue parole sono state accolte e sentite dentro, lo compri, poi non è detto che lo devi leggere subito, basta Averlo, sai che è li, è tuo, e ti aspetta.
Il mondo del piacere è talmente vasto che può essere paragonato all'amore, da dove nasce è un mistero.
E fanno male quelle parole quando le ascolti. Cavolo se fanno male.
Perdon. Avevo dimenticato di palesarmi. Perchè ti seguivo, io. Ma di nascosto.
:)
@ Daniel: Sì, la penso come te ma credo che ci sia poesia nascosta nelle frasi di molti, solo che bisogna cercare ;)
@ MikiMoz: Sai come sono fatto, mi piace aver la scusa di scrivere ;)
@ amanda: Ne ho tutti i giorni, tu?
@ Calzino: Campanilismo eh? ;)
@ Mareva: Ma tu non chiedevi nulla, solo che me lo hai fatto domandare ;)
Capelli lunghi? Dove ho detto "capelli lunghi"? :P
@ Caty: Quello che ci richiama dentro qualcosa è la parte più importante del tutto :)
@ rouge: Non sarò irpino ma anche io sono un po' come te...
@ En Joy: Ma guarda che il Califfo ha scritto grandi testi anche a mio parere ;)
Bacio amica mia :*
@ Francesco: Non so, io, a volte, mi faccio queste domande ;)
@ Strega Bugiarda: Beh, c'è un libro di racconti di Scerbanenco che testimonia questa cosa, è lì ma non viene letto per paura che poi finisca ;)
Quanto alla passione e all'amore, non bisogna chiedersi come, quando, quanto ma soprattutto, rinchiuderlo in un clichè.
@ Cristina: Certo che fanno male ma, di solito, è un dolore che comunque sentiremmo.
E da quanto mi seguivi di nascosto?? :)
Ma lo so cazzo!!!!!
:-))
"...la vita, a volte, prende un giro che mica te lo aspetti." quanta verità in queste parole :)
così come è vero che ci sono autori, le cui parole, musicalità, le senti scorrere nelle arterie, sulla pelle, e a volte, è proprio come dici, ti fanno ri_scoprire parti di te, sono come piccole tessere raminghe, che tornano a farci visita
un abbraccio maghetto **
Lo adoro, come musicista , come uomo, come persona ,come carattere come tutto..
Disponibile , modesto e soprattutto bravissimo..
Sono stata un po' esagerata ? Per niente ....
Bacissimi amico bello!
@ En Joy: Socchessai! :))
@ albafucens: Eh ma sarei stanco della vita che prende giri a modo suo quando, prima, si stava comodi come si stava!
Spero di completare il puzzle, alla fine :)
@ Nella: Non sei stata per nulla esagerata e appare chiaro che lo conosci meglio di me.
Bacissimi a te :)
a me piace per quel modo trascinato che ha di vivere ciò che canta...
perchè lui i pezzi li vive...
@ Fata Morgana: Hai dato una spiegazione perfetta di come canta, davvero.
Amo anche io Capossela. Testi e sonortà. I suoi classici e le sperimentazioni. Sono andata a vedere Indebito, il film documentario di A. Segre... Solo così ho potuto capire a fondo il cd "Rebetiko gymnastas". Tutto molto bello e poetico. Ciao.
@ lara m.: Confesso che gli ultimi due cd me li sono persi o, meglio, il penultimo non l'ho ancora aperto, praticamente e l'ultimo non l'ho preso...
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