Stamattina sono andato a comprare una di quelle matite del Bologna, quelle rosse da un lato e blu dall'altro, avete presente? Quelle che usavano i professori per segnare gli errori dei compiti in classe e tu stavi lì a controllare quanti ce ne erano di blu e quanti di rossi e da lì calcolavi, attraverso una equazione conosciuta da tutti gli studenti, la gradazione di viola dei lividi delle mazzate che avresti preso per quegli errori. Quando sono uscito di casa ho visto il cielo terso, il sole splendente e la brezza primaverile e mi sono detto: Perchè entrare subito in ufficio? Quasi quasi mi vado a comprare una di quelle matite del Bologna, quelle rosse da un lato e blu dall'altro, quelle che usavano i professori una volta, quando i risultati dei compiti non te li davano su facebook. In realtà mi chiedo tutti i giorni perché entrare subito in ufficio, anche in quelle giornate in cui piove e fa freddo. Uso quelle matite sul lavoro, no, non segno in blu o in rosso gli errori sulle dichiarazioni dei redditi dei miei clienti, no, le uso quando mi preparo su un qualsiasi argomento, è un'abitudine che ho preso a Milano, è come se dicessi al mio cervello: concentrati moltissimo sulle cose in rosso e molto su quelle in blu e visto che mi piace prepararmi bene cerco di dire al mio cervello di stare il più attento possibile, gli prometto anche un po' di endorfine come zuccherino se si comporta bene. Il cielo era terso, il sole caldo e mi sono incamminato verso una cartoleria, avrei potuto recarmi alla cartoleria di un mio amico ma sarei finito nel mercato settimanale, sia chiaro, non c'è niente di male nel mercato settimanale ma c'è quel chioschetto di salumi e formaggi a metà percorso che emana un odore di pecorino di fossa che alle nove del mattino mi mette fame e poi non avevo voglia di fauna locale di primo mattino ed allora sono andato ad un'altra cartoleria. Visto che è anche la mia edicola di fiducia ho comprato l'ultimo numero di Topolino dato che avevo saltato l'uscita di mercoledì scorso; certo i giornali li vende anche il mio amico ma ci vado da anni lì, perchè cambiare? Insomma avevo pure da prendere il Topolino ed infatti mentre camminavo sotto il cielo terso nella brezza primaverile, mi chiedevo se mercoledì il Topolino lo avessi preso oppure no ed infatti non lo avevo preso. Il Topolino esce il mercoledì ed è una vita che fa parte delle mie letture, mica posso saltare un numero no? Insomma entro e, dopo aver preso l'ultimo Topolino che era proprio come pensavo e non lo avevo ancora preso, chiedo una di quelle matite del Bologna, quelle rosse da un lato e blu dall'altro, quelle che usavano i professori per correggere i compiti ed io utilizzo per studiarmi leggi, libri e circolari. Sulle prime sembra che di queste matite non ce ne siano più perchè hanno poco mercato ed ho pensato che ormai i ragazzi fanno tutti errori rossi e quindi le matite bicolori non servono più; poi però, in uno degli anfratti di un sottocassetto di qualche stipo l'edicolante ha trovato una scatole di queste matite del Bologna, quelle rosse da un lato e blu dall'altro, una scatola nuova nuova di dodici matite rosse e blu che sembravano i giocatori del Bologna con uno in più in campo. Che poi, ora che ci penso, ma si chiama edicolante? Cioè, di nome fa Umberto ma, visto che mi stava vendendo una matita, posso dire "l'edicolante" o devo dire "il cartolaio"? Però mi ha anche venduto il Topolino, e quindi? "Edicolaio"? "Cartolante"? Bel dubbio, la prossima volta pago a parte il Topolino. Insomma prendo Topolino e matita e pago tre euro e trenta che, visto che il Topolino costa due euro e trenta, mi viene una matita del Bologna che costa un euro. La matita era di quelle grosse, quelle che si temperano nel buco grosso dei temperamatite doppi, avete presente no? Quelli che sembrano la faccina perplessa che si mette nelle chat, quella fatta con la "O" maiuscola e la "o" minuscola e l'underscore nel mezzo; io la volevo proprio così perchè ho proprio quel temperamatite ma solo matite normali, in ufficio, e mi sembrava un po' uno spreco avere il temperamatite doppio ed usare un buco solo. Me ne torno in ufficio respirando il più possibile l'aria tersa e la brezza primaverile che, diamine, è un po' esagerata all'ombra, meglio andare per la strada al sole che mi riscaldo un po'; torno in ufficio e mi metto alla mia scrivania e prendo tutto contento il temperamatite doppio ed inizio a fare la punta al lato blu, non so perché ma ho cominciato dal lato blu, la matita non era stata pretemperata, aveva le due punte piatte, esagonali con la mina bene al centro. Ho temperato e temperato e quando stavo per fare una bella punta, la mina si spezza, e ricomincio e giù di nuovo la punta che avevo fatto con tanta fatica; intanto sulla scrivania avevo più riccioli del pavimento di un barbiere. Ho ottenuto una punta utilizzabile quando la parte blu è già più o meno la metà di quella che era prima e comincio con la rossa; forse la mina rossa la fanno più resistente perché la punta mi viene un po' più facilmente. Apro il libro alla pagina che mi interessa, "vediamo un po' questa scissione", mi dico. La prima parte della pagina è roba generale, roba da sottolineatura blu, appoggio la matita del Bologna dal lato blu, faccio una leggera pressione e si spezza la mina; a questo punto potrei dire che ho preso la cosa con filosofia ma credo che ci siano ancora l'eco delle mie bestemmie ai produttori di matite del Bologna che si aggira per i corridoi dell'ufficio. Riprendo il temperamatite a doppio buco e tempero per rifare la punta blu chè quel punto del libro non era assolutamente da sottolineatura rossa e mi si spezza circa tre volte e ritempero altrettante volte fino ad avere la punta che mi serve. L'appoggio al foglio e mi viene una bella riga blu che mi riempie di orgoglio, dopo il primo rigo faccio il secondo ma a metà si spezza ancora e mando una bestemmia ad inseguire quelle di prima. Tutto sommato, mi dico, questo punto credo sia importante e meriti la sottolineatura rossa ed appoggio la punta rossa e sottolineo il periodo; l'ho sempre pensato che la parte rossa la facciano più resistente; parto con il secondo periodo e mi tradisce anche lei, si spezza, ma una temperata se l'è meritata, visto come va mentre tempero, si merita anche la seconda e la terza; alla quarta mando due bestemmie sul lato rosso ad inseguire quelle del lato blu, ormai in ufficio schivano bestemmie. Ho sottolineato mezza pagina di un capitolo di un centinaio di pagine ed ho praticamente finito una matita del Bologna, quelle rosse da un lato e blu dall'altro che i professori usavano per correggere i compiti in classe, costata un euro ed ho capito che il buco all'istruzione è colpa delle matite rosse e blu!
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55 commenti:
Da un piccolo pensiero ci cacci fuori sempre un poema (oltre le bestemmie ovviamente)... Leggerei un libro di 300 pagine che parlano di un solo accadimento come questo, ma non posso. Non l'hai ancora scritto :*
magari la prossima volta usa gli evidenziatori....costano di meno e durano di più! ;)
eheheheheh
non sono solo le matite!
capisco perfettamente la tua volgia di camminare vista la giornata meravigliosa... eheheheh ... ogni scusa è buona in questi casi... anche l'acquisto della matita aveva un suo perché... io mi innervosisco quando la punta si spezza quando devo scrivere... la cosa mi manda in bestia!!!
ciaoooooooooooooooo
io una di quelle matite ce l'ho sulla scrivania. Però la mia si è lasciata temperare facilmente! :D
Adoro queste matitone (che al contrario di te però ho sempre tovato resistentissime: cadevano mille volte e non si spuntavano mai).
Le ho scoperte alle elementari quando la maestra di aritmetica per farci imparare le unità e le decine ci faceva scrivere le cifre delle prime in blu e le seconde in rosso, e mi hanno accompaganto nella vita scolastica fino alla fine del liceo (il mio prof di italiano le prediligeva nei temi, invertendo però i colori nelle correzioni: il rosso per gli errori da mezzo voto in meno, il blu per i veri e propri orrori di ortografia, dopo due dei quali l'insufficienza scattava automatica).
Davvero carino questo post.
eh si ma evidentemente non è una questione di tutte le matite del bologna, probabilmente quella che hai comprato è caduta troppe volte al cartolante, o a chi per lui, e quindi la mina si è rovinata ancora prima di essere usata....
Prova, invece delle matite uniche, due pastelli, rosso e blu, magari funziona meglio ;)
O tempora! O mores! Le matite non sono più quelle di una volta e noi non le sappiamo, per giunta, più maneggiare al meglio!
Ad occhio e croce le istruzioni del 730 ti costeranno 2-3 euro allora!! ;-)
@ Maraptica: Allora appena lo scrivo sarai la prima a saperlo! :*
Le bestemmie devi vedere che carine che sono, giocano a rincorrersi per l'ufficio...
@ sospesanelviola: Ma se sbagli non puoi cancellare però :-/
@ Pupottina: Quando si spezza la punta mentre scrivi è davvero una cosa odiosa!
@ 2 Laghi: Tutte le fortune...
@ Ross: Ecco, vedi? C'è differenza tra nord e sud! Anche a me quando le compravo a Milano non mi si spezzavano mica, solo qui!!!
@ DarkAgony: Ma non era la prima volta che mi capitava con 'ste matite...passerò ai pastelli singoli ma vuoi mettere la comodità di rigirare la matita??
@ Adriano Maini: Io però alcune matite di una volta ce le ho, uno zio di mio padre aveva una cartolibreria ad Imperia ed io ho ancora qualche scatola delle matite che ci portava :)
@ chit: E non puoi nemmeno immaginare che cosa sono le istruzioni di Unico Società di Capitali ;)
Ma sei sicuro siano del Bologna e non del Genoa?
bella 'sta cosa.
a scuola, i miei bimbi m'hanno insegnato a dire "fapunte" e non temperamatite.
mi son state sempre sul culo le matite rosso-blu. quando son passata di ruolo me l'han regalata. ce l'ho, da qualche parte e se vuoi te la passo. magari la tempero prima. col fapunte.
(arg! manca una virgola... segnalo in rosso)
oggi mentre andavo al lavoro c'era un turista americano che fotografava la fontana di trevi e un italiano che per divertimento si è messo davanti all'obiettivo facendo una faccia buffa.... mi sono rattristata a dover entrare in ufficio in quel clima giocoso primaverile del centro di roma.... la prossima volta vado alla ricerca di matite rosse e blu
Beh, visto che Umberto ti vende il Topolino (e magari anche svariati altri fumetti, e giornali e riviste in gran copia) puoi a buon titolo chiamarlo Edicolante. Asserisci venderti le splendide matite rossoblé, il che ti rende lecito appellarlo Cartolaio. E si sa come sono questi esercizi: ci trovi sempre le ultime novità in fatto di bambole & orsacchiotti, tanto che Umberto non avrà niente da invidiare al miglior Giocattolaio. E dato che Umberto disporrà certamente della migliore carta da lettere, vuoi che non sia fornito di bolli delle più varie forme e valori? ecco allora il tuo Fornitore di Valori Bollati.
In ogni caso, spero vivamente che non abbia tatuaggi dispari, perché porta merda.
La mia professoressa di Latino usava il rosso per gli errori veniali ed il blu per gli erroracci. Alle volte calcava così tanto che restavano le schegge di blu tatuate sul foglio.
La matitona ce l'ho, sulla scrivania. Non la uso mai, ma è lì.
dai che i pastelli sono più belli... e poi hai un range di colori di gran lunga superiore ai miseri "rosso e blu" delle matitone del bologna. Così puoi fare un'intera scala di priorità e non solo "molto" e "moltissimo". Non sarà comodo, ma sarà tutto colorato! :D
Le matite metà rosse e metà blu sono un cimelio ed una istituzione!
@ Alligatore: Nel senso che, in quanto genovesi, hanno risparmiato sulle mine?
@ ciku: Il "fapunte"...i bambini sono degli ottimi creatori di parole, sì sì; anche a me sta sul culo l'utilizzo per la correzione...infatti la usa solo per studio :)
@ bussola: Potresti esordire così, in ufficio: "Ma sapete cosa manca qui dentro? Delle matite del Bologna, quelle rosse da un lato e blu dall'altro, quelle che usavano i professori...Domani le vado a comprare!". Poi, visto che avrai comprato quelle grosse, quelle da buco grosso del "fapunte", il giorno dopo esci a comprare i "fapunte" a due buchi...
@ web runner: Beh, il 'ste matite non le chiamerei splendide...ma la storia dei tatuaggi non l'ho capita :-/
@ Ettore Aldimari: Dei miei prof la usava solo quella di francese...che era praticamente una pazza :D
@ DarkAgony: Ma infatti, quando studiavo i miei appunti del master, usavo tante matite di colori diversi :)
@ Costantino: Quando non si spezza la mina sì!
Non avevo mai pensato all'accostamento col Bologna! Apprezzo sempre molto la tua ironia :-)
Pezzo favoloso.
Pensa..
proprio stamattina ho rimproverato un bambino di quinta perché ha scritto tutta la verifica con la penna rossa.
Mi dici ora come faccio ad evidenziare gli errori?
Con la matita blu?
E con la rossa che faccio? Coloro le guanciotte di Heidi? Grrrrrr!
Devo mettermi su FeizBuc...devo parlare con la mamma del genio al più presto!
Ci ho studiato all'università con la matita rossa e blu... dava più "severità" allo studio... anche se per alcuni esami ho usato tutto l'arcobaleno Faber Castell per mantenermi sveglio...
non compero più matite per questo motivo.. è da un po' che me ne sono accorta.. secondo me cadono per terra, prendono colpi o altro e poi te le vendono lo stesso.
ps: leggo topolino... la scusa è l'abbonamento per mia figlia, ma sono io che me lo gusto di più...
Io ho pensato subito al fatto che potevi aver fatto incazzare Cagliari e l'intera Sardegna, per averla chiamata "matita del Bologna".
Ci sono due immagini stupefacenti:
1) la faccina [O.o] del temperamatita;
2) comprare apposta la matita grande per usare il buco "inutilizzato".*
*Honny soit qui mal y pense! :)
eh no quelle erano le matite del Genoa! :)
:-)
l'unica cosa bella di essere figlia di un genio è che voleva dei figli normali e perciò non ho mai preso botte per i miei brutti, normalissimi voti! :D
Ah, ah, non ci avevo pensato a questo ...
io lego sempre il ricordo di quellem atite con gli scrutini dei seggi elettorali... quando per mettere quelle maledette stanghettine in quelle micro caselle ti danno quelle matitone enormi!!! delirio!!!
ps: bellissima l'immagine del temperino O_o
@ Adriana: Che poi, ci sarebbero pure il Genoa ed il Cagliari, come hanno fatto notare altri :)
@ Grace: Usa una matita blu ed una nera...magari così pensa che gli errori in nero sono il peggio del peggio :D
@ notizie: Io al master, rossaeblu per i libri, tutto l'arcobaleno per gli appunti
@ ivy: Anche secondo me cadono e si rompono dentro ma le vendono comunque...Topolino è sempre Topolino :)
@ Regulus21: Malpensante!!! ;)
Quanto alla Sardegna...rimangono sull'isola! Tzè!!
@ Ernest: Anche tu propendi per il risparmio sulle mine?
@ Zion: Il genio era il papà o la mamma? O tutti e due? :)
@ Alligatore: La lobby delle mine blu...
@ Valeh: Non so perchè ma, ultimamente, quando penso alle tornate elettorali mi viene in mente un solo, unico, enorme matitone che....vabbè, sarà perché non ho mai fatto lo scrutatore...
la matita del bologna...io con il grembiule bianco e il fiocco rosso, usato solo per il primo giorno di scuola. Poi la maestra ultra moderna ha detto: niente fiocco, non siete mica uova di pasqua!!! Questo racconto è troppo bello. Resto un altro po' a gustarmi i ricordi che mi ha fatto riaffiorare...
il papà è dotato, ma il genio è la mammina :)
Dovresti darti alla politica: hai scritto NOVANTANOVE righe piacevoli e che fan pensare e ri-flettere (non proprio genu-flettere ma accontentati eh?) intorno alla matita-del-bologna BRAVO' BRAVO'
I miei applausi :-) Mrs QT
PS: mi piace il suono e quella semimpercettibile vibrazione che fa la matita in grafite quando scivola su un foglio di carta...io segno-scrivo-appunto-a-matitaSEMPRE!
PS: mi sono dimenticata di inserire un ulteriore PSbis:in politica ti basterebbe girare intorno agli argomenti senza dire nulla (ecco perchè non ti dai alla politica: tu non ci riesci a "dire nulla", tu comunichi-emozioni-condividi) ;-)
Pensavo non ne vendessero più di queste matite, e invece... Mi hai fatto venire la voglia di cercarne una.
@ross
Al liceo anche a noi gli errori gravi li segnavano in blu.
@ TuristadiMestiere: Io non me le ricordo, invece, a scuola, quelle matite... :/
@ Zion: Guarda che la genetica non è un'opinione... ;)
@ MrsQT: Intanto grazie, penso anche io di non essere fatto per la politica ma non perché non so parlare senza dire niente ma perché alzerei le mani su qualcuno molto facilmente :D
Piace anche a me il rumore della grafite (o della pallina della biro) che scorre sulla carta :)
erano solo 99...cavoli, mi mancava un rigo e facevo 100!!!
@ Alberto: A Milano le trovavo...e la mina non si spezzava!
c'ho provato anche io a riprenderle, ma non va, non è la stessa cosa se la usi tu invece della maestra...
ti ho risposto da Maraptica (tie)
Mi hai fatto davvero divertire con queste matite rosse e blu! Io le uso ancora,e a dire la verità,le mie sono molto resistenti. :)
@ Ubi Minor: Io le uso solo per sottolineare, non mi azzardo a correggere :D
@ Gio...illusion: Hahahahahahahahaha, io ti rispondo qui: non sono il tipo da lexotan, mi diverto con la mia reflex, quando posso, ogni tanto piazzo qualche foto qui, da qualche parte; però credo che la svolta digitale non sia stata così pessima se ha avvicinato molta più gente ad una cosa bella come la fotografia. Concordo con quello che ti ha scritto TuristadiMestiere, capita un po' per tutte le cose che, una cosa sinceramente normale venga osannata (è il bello ed il brutto di internet). A me piace scrivere, non credo di essere uno scrittore ma penso di cavarmela e quando sento dire "bravo" a persone che, francamente, sono dei cialtroni, beh, anche io mi arrabbio...ma non chiedo di farmi passare
ciaoooooo
@ vitty: E beata te! :D
Ormai la matita rossa e blu,io a casa ne avevo svariate visti i genitori professori,hanno a che fare con il romanticismo ...roba da altri tempi .E non so perhe` ,non c`entra niente con la matita ,ma sempre di scuola si tratta,mi hai fatto pensare al cestino che portavo all`asilo ,una sorta di antenato del beauty case a vederlo bene,che niente ha a che vedere con lo zainetto che i bambini di due anni hanno adesso ,tasche,taschine ...sembra che piu` che andare all`asilo , stiano andando a fare il ceck in in aereoporto .
bello!ciao Baol
grandissimo racconto!!!
e solo su una matita rossa e blu...
dovessero commissionarti un racconto su... che so... berlusconi? che ci combini?!?
Nulla e' piu' come una volta! E' bellissima questa riflessione sulle matite, sempre geniale e spiritoso! :)
Meim, oltre ai cagliaritani hanno bofonchiato anche i tarantini, sai? :)
@ tizi: Una specie di Madeleine no? :)
@ Zelda: Grazie! Ciao a te!
@ indierocker: Devo pigliarla come una sfiga..ehm...sfida? :D
@ Vittoria A.: Grazie :)
@ nico: E' vero!!! Non mi ricordavo che erano anche i colori del Taranto :)
Cacchio mi hai fatto venire in mente che mia figlia mi ha chiesto una penna rossa e blu da tipo un mese...e comunque ti informo che le matine sono fatte attualmente a cacchio di cane. Lo confermo!
@ Annachiara: Dovremmo fare qualcosa contro questa lobby delle matite!
unico, sempre!
@ Rain-gioia: Grazie e bentornata :)
la prossima volta DUE MATITE, una rossa ed una blu, sai, di quelle che usavamo da bambini per colorare la notte, con il blu, ed i cuori, con il rosso...
Ah! per la cronaca: quelle matite del Bologna le uso ancora in ufficio... ... ... non so, se vuoi che te ne passi una ;) eheheh
@ AnnaGi: Vabbè, ma vuoi mettere la comodità di girare semplicemente la matita?! :)
:*D
ecco come diventare matti...
sei bestialmente bravo Baol... quand'è che pubblichi qualcosa che si possa comprare in LIBRERIA eh??!!! Quandooooooooooooooooooooooooooooooo???????????????
@ Gata: E boh? A saperlo...
Baol caro, tempo fa mi sono arrivate mail a un sito dove si può pubblicare un proprio libro... mannaggia, non ho più tali mail perchè stavano sul vecchio portatile, che ci si è rotto un mesetto fa... :(((
Però se riesco a recuperare qualcosa nella memoria del mio cervello... :DDD
Un bacione!
@ Gata: So che ci sono siti e case editrici così, bisogna solo stare attenti a non farsi fregare :-/
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