30 maggio 2013

Fever


E ti ritrovi così, appoggiato al bancone di un locale fumoso con in mano un whisky d’annata, dannato anche tu come un po’ tutti, lì dentro. Lei è sul palco, inguainata in un abito nero che calza come un guanto, un guanto elegante sulle sue curve. C’è anche lui, il nuovo lui, quello con la faccia per bene e le parole per male, seduto in prima fila a vantarsi del trofeo. Quell’abito lì glielo hai regalato tu, sembra quasi che lo sapesse che oggi saresti stato lì e lo ha messo a posta, come un regalo, come un affronto. Ancora ti ricordi quando quell’abito lo sfilavi, piano, con la lentezza che si riserva alla scoperta dei capolavori o ad una buona mano a poker; oppure lo toglievi dalla strada tra te e lei con la bramosia e la furia del temporale estivo che si abbatte sulla terra arida. Fai girare il whisky nel bicchiere pensando che, adesso, è quel lui a sfilare il vestito ma, lo vedi, non ha nemmeno le mani adatte per farlo. Il grillo parlante ti direbbe che sei stati tu a non voler stare seduto lì, in prima fila ma il grillo parlante s’è fatto insegnare la volontà dai libri Harmony, tu dalla realtà dei fatti. Si spengono anche le poche luci rimaste, adesso lei è al centro dell’unica luce e dell’attenzione di tutti, non solo della tua; il pezzo parte come sempre, due colpi di Tom Tom e poi lo scorrere di dita sul contrabbasso.

Never know how much I love you
Never know how much I care
When you put your arms around me
I get a fever that's so hard to bear

Già, mica l’ha mai saputo quanto l’amavi e quanto ti importasse, quanta febbre ti mettessero i suoi abbracci, perché, a volte, viene più facile il silenzio di tante parole. Ti sei girato di tre quarti sullo sgabello scomodo e ti risenti la febbre, non ti è mai passata.

You give me fever
When you kiss me
Fever when you hold me tight
Fever
In the morning Fever all through the night

Lei dà la febbre, sì, al mattino e per tutta la notte, sempre. Le spazzole strisciano sulla pelle del rullante come le tue dita leggevano la sua, quando il tempo si fermava. Nella sala non c’è altro suono che non provenga dal palco, nemmeno il ghiaccio nei bicchieri fa rumore; anche se è buio sai che tutti gli sguardi sono per lei, persi nei riflessi del vestito, nella scollatura in cui le tue preoccupazioni sparivano cullandosi nel suo respiro.

Everybody's got the fever
That is something you all know
Fever isn't such a new thing
Fever started long ago

In questo momento tutti hanno la febbre, sì, anche le donne che, sedute ai tavoli, fissano i suoi occhi, il sorriso impreciso che appare tra un battere ed un levare, ed hanno i brividi. Lei guarda dritto davanti a sé, sai che ti sta guardando, senza nemmeno sapere se ti ha visto. Ti accendi una sigaretta e ti aggiungi alle decine di braci che, nel buio, appaiono e scompaiono, bruciando e avvampando velocemente, come chi le fuma.

Thou givest fever
When we kisseth
Fever with thy flaming youth
Fever, I'm a fire
Fever, yay, I burn forsooth

Le sue labbra cantano dei baci e tu te li ricordi, facendo finta di esserteli scordati; quando, con il pollice, carezzavi la piccola cicatrice sotto il labbro o vi ritrovavate mischiati e sudati. Prendi un altro whisky appoggiando il bicchiere vuoto sul bancone e facendo un semplice gesto al barista. Il pezzo è arrangiato diversamente dal solito, più lento, più sensuale; canta tirando le strofe e regalando ottave basse che vibrano dentro lo stomaco. La sua voce non scende su chi sta ascoltando ma risale dal basso e si attorciglia attorno al corpo, sinuosa, come il suo corpo quando inarcava la schiena e piantava i suoi occhi nei tuoi, e si mordeva piano un labbro, e ti mordeva piano un labbro. Chiudi un attimo gli occhi e ti tieni al bancone, ti mantieni al bicchiere.

Now you've listened to my story,
Here's the point that I have made
Chicks were born to give you fever
Be it farenheit or centigrade

Ha ragione e lo sai, le donne sono fatte per far venire la febbre e lei, lì, è l’Ebola, la Spagnola, un’epidemia. Tra quei tavoli hanno tutti la febbre, il sudore imperla le fronti, i pensieri impestano la testa e lei, con misurata gestualità, tiene la temperatura di tutti. Lui, quello in prima fila, guarda solo un pezzo di carne, e ride.

They give you fever
When you kiss them
Fever if you live, you learn
Fever, till you sizzle
What a lovely way to burn

E’ stata e sarà sempre la tua pandemia virale, lo capisci mentre guardi il fondo del terzo bicchiere di whisky e sei più lucido di quando sei entrato. Avvampi ma è un meraviglioso modo di bruciare, sì. La sua voce si abbassa piano di volume…

What a lovely way to burn

…sparisce l’altro lui…

What a lovely way to burn

…sparisce la gente…

What a lovely way to burn

…adesso canta per te soltanto e dai l’ultima vampata ma…

What a lovely way to burn!


Erano anni che volevo scrivere un pezzo su questa meravigliosa canzone e finalmente il mio cervello ha creato la storia giusta.

34 commenti:

MikiMoz ha detto...

Beh, è passato il tempo giusto, e Fever ha avuto l'altrettanto giusta storia, sfuggente ed energica proprio come questo pezzo.
Bravo Baol! :)

Moz-

AdrianaMeis ha detto...

clap clap clap complimenti!!

zefirina ha detto...

ti fa venir voglia di essere quella lei, bravissimo
come sempre
è un piacere leggerti

mgg64 ha detto...

E be..che dire..gravidanza lunga ma parto bellissimo..ne valeva la pena aspettare tanto. Complimenti.

premio petrolio ha detto...

hai beccato anche il mio (di momento giusto) =;)

The Mist ha detto...

Meno di un mese fa scelsi la medesima versione di Fever per accompagnare un mio scritto.

Il racconto è veramente bello.

Mi hai fatto venire la febbre.

Charlie68g ha detto...

Bellissimo

fatacarabina ha detto...

applausi :)

chaill ha detto...

la donna che fa venire l'Ebola :-)
Baol grazie dello spunto musicale, ne farò buon uso e complimenti per la perla di post che hai scritto ;-)

Fata Morgana ha detto...

piango.
non chiedere perchè, o forse lo sai.
bacio.

Nella Crosiglia ha detto...

Hai creato una "meravigliosa " storia giusta..da brividi!!!!
Standing ovation!!!!

Alessandra ha detto...

di ella ce n'è una sola, si sa.
e io c'ho la fever, ma quella vera, però.

Debora ha detto...

Chapeau....

E. ha detto...

Meravigliosa... Meravigliosa.
Se mi permetti la condivido anche sul mio blog, se trovo il modo di indirizzare direttamente alla tua pagina.

Baol ha detto...

@ MikiMoz: A volte la storia arriva subito, altre volte ci mette un po', l'importante è che sia piaciuta :)

@ MichiVolo: Grazie! :)

@ zefirina: Grazie, quando ci si impersona nei personaggi significa che ho scritto un buon pezzo :)

@ mgg64: Grazie, è stata una gravidanza da elefanti ma penso che il pezzo sia uscito bene :)

@ petrolio-muso: Mi fa molto piacere, sarà l'aria della zona? :)

@ The Mist: Non è che è influenza? :P
Grazie dei complimenti :)

@ Charlie Brown: Grazie :)

Baol ha detto...

@ chaillR: Certo, mica fa venire una semplice febbre, fa venire una febbre inguaribile, quella donna lì...

@ Fata Morgana: Saperlo, non lo so. Posso tentare di immaginarlo ed ho una buona e fervida immaginazione.

@ nella: Da standing ovation addirittura? Arrossisco! Grazie!!

@ Alessandra: Prendi un antibiotico, no? :)

@ Debora: Grazie :)

@ E.: Grazie, davvero. Certo che puoi condividere ;)

Ele ha detto...

Bellissimo..mi ha evocato immagini note..un passato..bei ricordi..grazie:-)

Ale ha detto...

il tuo scritto è a dir poco coinvolgente...mi hai rapita completamente..grande Baol!

skip ha detto...

A volte una voce straordinaria seduce e magicamente la fantasia conduce.

Anonimo ha detto...

la lettura è un piacere da gustare, e il tuo pezzo è stato il mio dessert...bravo ;)

Reb ha detto...

Baolino, ma che se tipo lo stampassi e lo appiccicassi al frigo. E dico davvero eh.
Fortuna che ci sei. Ridico davvero.

Astrolabia ha detto...

Acchebbella, Baol.
Credevo fosse una storia vera finchè non ho letto l'ultima riga.

Sounds Good.

silvia ha detto...

sembra di essere in un film ammmmericano ... però manca il finale ...
il luccichìo del coltello di quello in prima fila,
sarà quello a far passare la febbre e interrompere le fantasie eros del bellimbusto al terzo bicchiere di whisky!

Anonimo ha detto...

il peccato non è che sei andato a cercarla, ma che te la sei fatta sfuggire di mano ;)
e in un tavolo a 4, c'è sempre un bluff

stefania ha detto...

sono rimasta incantata da quanto hai scritto e descritto. Mi piace, mi piaci...

Ernest ha detto...

che dire... bravo bravo bravo!

Olivia ha detto...

Che a me pareva davvero di essere lì. Con te, lei, lui e la gente.
:)

Baol ha detto...

@ Ele: Quando una cosa che scrivi scatena emozioni non puoi che essere felice.

@ Ale: Grazie a te per il commento che mi hai scritto :)

@ skip: Sì, a volte la fantasia, la memoria, hanno solo bisogno di essere guidate un attimo...

@ Artemisia1984: E spero sia anche ipocalorico ;)

@ Reb: Fa pure perché ne sarei onorato!

Baol ha detto...

@ Astrolabia: Oh, ma nella mia testa è assolutamente vera :)

@ silvia: Ma essendo un racconto mio, nel mio racconto il finale è proprio quello che ho scritto ed il bellimbusto stronzo è quello in prima fila, quello al banco è il "buono" :D

@ endi: Sì ma ci sono anche i bluff pericolosi...

@ stefania: Grazie, per entrambe le cose :)

@ Ernest: Grazie, grazie, grazie!

@ Olivia: Allora significa che sono riuscito nell'intento!

Olivia ha detto...

Per quanto mi riguarda, direi proprio di sì :)

ale ha detto...

uno dei post più belli...da leggere e rileggere, in merito al post qui successivo non c'è commento che sia appropriato...almeno per me!
un abbraccio. Ale

Baol ha detto...

Olivia: Mi fa molto piacere :)

@ ale: Grazie per tutto :)

Adriano Maini ha detto...

Una botta di vita all'ennesima potenza!

Baol ha detto...

@ Adriano Maini: Mi fa molto piacere tu abbia apprezzato