29 maggio 2008

Telefonameme…

Si avvisano i gentili lettori che il seguente post è vietato ai minori di anni 18.

Driiiiiiiiin Driiiiiiiiiin
Simpatica Telefonista Discinta: Proooooooontooooooo….mmmmmmm…..chi seeeeeei?
Baol: O Signur…Ehm, salve, mi chiamo Bedrosian Baol.
S.T.D.: Ma che bel noooooome.
B.: Modestamente ce l’ho dalla nascita.
S.T.D.: Io sono Sahmahntah.
B.: C’era una svendita di acca?
S.T.D.: Che simpatico che sei, è la prima volta che chiami?
B.: Ehm, sì.
S.T.D.: E dimmi cosa ti piace allora.
B.: Ecco, allora, mi piace guardare.
S.T.D.: Aaah…sei un voyeur…mmmm…interessante! E con chi mi vorresti guardare? Con un uomo? Con una donna? Con un cavallo? Con uno scaldabagno?
B.: Con uno scaldabagno?!
S.T.D.: Mmmmm…ti piace strano allora…Sono qui con il mio amato boiler che…
B.: No, signorina, era una esclamazione di meraviglia. Quando ho detto guardare non intendevo quello, volevo dire che mi piace guardare, osservare il mondo, farmi raccontare la vita dagli occhi, come diceva De Andrè.
S.T.D.: Chi è? Uno con cui andavi a donne eh…E dimmi, cos’altro ti piace?
B.: Mi piace conoscere gente, le altre persone.
S.T.D.: Ti piacciono le orge eh…mascalzoncello…pure a me, una volta, mi ricordo, con tre amiche ed il Battaglione San Marco…
B.: No, vabbè, volevo dire che penso che ogni persona abbia una storia da raccontare, sia una storia da raccontare.
S.T.D.: E solo queste cose ti piacciono?
B.: Oh, no, mi piace tanto leggere, adoro tutto quello che può essere letto.
S.T.D.: Letto? Solo sul letto? Ma ci sono tanti posti per farlo, mica esiste solo il letto, sei pure un comodone. E dimmi, dimmi, che altro?
B.: Mah, mi piace la cucina…
S.T.D.: Ah! Allora lo vedi che non ti piace solo a letto anche in cucina, sul tavolo; qui da me ho un bel tavolo, tante sedie, ho anche un minipimer…
B.: Oh mamma…volevo dire che mi piace il cibo, mangiare, la buona cucina.
S.T.D.: E nient’altro?
B.: Beh, sono anche un fan della tecnologia.
S.T.D.: Ti piacciono i giocattoli eh, pure a me, ne ho un’intera collezione, ho paperette vibranti, cilindri roteanti, sferette saltellanti.
B.: Non era quella la tecnologia che intendevo però…
S.T.D.: Ma ci sarà qualcosa di strano che ti piace, no?
B.: Beh, ecco, ehm, ha presente quando, camminando per strada, ti trovi i pacchetti delle sigarette vuoti gettati per terra, magari ancora integri?
S.T.D.: Sì, beh?
B.: Ecco, a me piace schiacciarli con il piede e sentire come cedono…
S.T.D.: Ma sei un pervertito!
Tutututututututu…

Come avrete sicuramente capito questa non è una vera telefonata erotica (lo avete capito vero? VERO?!), ma soltanto lo svolgimento del meme delle sei cose che mi piacciono. Ho perso il conto delle persone che me lo hanno passato: Inenarrabile, Daniela, Aldievel, Giorgio Pontrelli, addirittura Jeannette…e mi sa che mi sono pure scordato qualcuno. In realtà le cose che mi piacciono sono più di sei ma se le dicessi tutte poi vi toglierei il gusto di scoprirle. Non espletavo un meme da tempo immemorabile, ne ho saltati un po’, tra cui un sacco di premi ricevuti; adesso dovrei postare il regolamento e passarlo ad altri blogger ma lo avete fatto tutti perciò, beh, la chiudo qui.

24 maggio 2008

Un piccolo luogo oscuro

C’era una che mi piaceva, anni fa; una che poi hanno convinto avesse dei limiti ed allora, di punto in bianco, ha interrotto la strada che stava percorrendo e si è fermata a fare altro. Avevo un amico, certo, c’è ancora quel amico, quando raramente ci vediamo io lo saluto ancora come sempre. Allora lo eravamo di più e si chiacchierava insieme e lui ascoltava me ed io ascoltavo lui. Questo mio amico stava con una mia amica, una che tempo prima piaceva a me ma che non le piacevo, però eravamo amici ed allora, richiestomi, li ho fatti conoscere e loro si sono fatti qualche anno insieme. Questa mia amica era amica di quella che piaceva a me, anche io ero suo amico ma lei di più, era tipo la migliore amica. Lo so che le cose si stanno facendo complicate e si intrecciano, la vita è un po’ così e se prendete carta e penna e vi fate uno schema magari è più facile. Un giorno, a luglio, faceva caldo; tutti i giorni in realtà ma quel sabato pomeriggio forse di più o così ci sembrava ed allora decidemmo che il giorno dopo saremmo andati tutta la giornata al mare, io, i due e quella che mi piaceva e magari al mare trovavamo altri amici. Quando si fanno queste cose ci si organizza, si decide chi prende la macchina e cosa mangiare; l’idea era bella, stare al mare con gli amici, compresa quella che ti piace, non può che essere una grande idea. Mi piaceva essere puntuale, mi piace ancora adesso; all’orario convenuto ero bello e pronto con la busta con le focacce imbottite e guardavo fuori dalla finestra aspettando che passassero a prendermi. Anche dopo aver atteso il ritardo canonico però, non si vedeva l’ombra dei miei amici ed allora provai a telefonare ma non mi rispondevano. Uno si preoccupa quando succedono queste cose ed allora mi misi nella mia macchina e me ne andai a casa del mio amico, citofonai e alla mamma, affacciatasi al balcone, dissi: “Buongiorno signora, c’è G.?”, “E’ andato via da un’ora, è andato al mare. Gli devo dire qualcosa?”, “No signora, arrivederci”, chè mica glielo puoi dire alla mamma che il figlio, tuo amico, un’ora prima doveva passare a prendere pure te. L’abbandono e il tradimento sono traumi che fanno male a tutte le età, fatichi ad accettarli, soprattutto quando non riesci a spiegartene i motivi. Me ne tornai a casa e mi feci un giro in bici e poi mi mangiai la mia focaccia imbottita e la loro la buttai che mica puoi farla trovare lì quando torna tua madre, lei ti chiederebbe spiegazioni, ti direbbe: “E queste? Non sei andato al mare?”, perché è difficile inventarsi una scusa, perché non gli puoi dire: “Mà, sai l’amico mio? Beh, quello mi ha lasciato qui senza avvisare”. Quella sera stessa me li sono ritrovati davanti, i miei amici, che cercavano di spiegarmi attraverso le scuse che non erano passati perché quella che mi piaceva non voleva, le davo fastidio; il fastidio, come un callo o una vescica insomma. In quel momento un po’ sono cresciuto e cambiato, in quel momento esatto lì. Da allora i miei amici sono aumentati, con tanti non mi sento più, altri nuovi sono arrivati ma alcune cose mi sono rimaste da allora: l’ansia dell’attesa quando devono passare a prendermi ma soprattutto la delusione nel constatare che, a volte, gli amici cambiano. Ora come allora mi chiedo il perché delle cose, perché si deve dare l’amicizia per scontata, perché l’amico deve sempre capire. Da allora non sono poi cambiato molto, sempre pronto a dare un braccio per un amico, però mi accorgo di un sacco di cose; mi accorgo di come le cose cambino, di come quello sempre pronto a dire “vediamoci, organizziamo”, una volta trovata una ragione di vita si scordi pure di come si dica, forse perché non ne ha più bisogno; di come si cambino gli affetti e le occasioni. Se sono sempre stupido ma spesso cinico dovete ringraziare tre miei amici ed una giornata al mare saltata.

20 maggio 2008

Ultime news

Interrompiamo le trasmissioni per darvi la notizia di uno scontro avvenuto questa mattina alle 11:30 sul lungomare di Bari all'altezza di S. Giorgio. Una smart durante un sorpasso azzardato si è andata a scontrare frontalmente ad alta velocità con una libellula che viaggiava nella direzione opposta. La libellulla è stata sbalzata via, ha fatto due giri su se stessa ed è atterrata sull'asfalto; non si hanno ancora notizie dello stato della carrozzeria della smart.

Niente, stamattina ho visto 'sta scena tornando da Bari e vedere la libellulla che si girava su se stessa mi ha fatto pensare "poveretta", ecco tutto

18 maggio 2008

Scirocco e rifiuti

Una busta di plastica mi ha seguito fino a casa; ho chiesto ai miei, la posso tenere.

14 maggio 2008

Storie di Yakuza cap. 3

Essere l'unico uomo rimasto nel gruppo yakuza di Alabama è una grossa responsabilità, da quando kabalino è andato in missione all'estero ci sono rimasto solo io e non ci dormo la notte. Alabama dice che devo rimanere sveglio per temprare il mio fisico e, già che ci sono, per fare le pulizie della sede del gruppo, "serve per non farti sentire in minoranza" dice lei. L'altro giorno però mi ha affidato una missione; mi ha detto che dovevo andare con Desaparecida da un "cliente" a riscuotere "l'assicurazione", è incredibile come il capo riesca a far vedere le virgolette quando parla. Desaparecida è una del gruppo, è la nostra consigliori, è una dolcissima ragazza bruna sempre disponibile ad ascoltarti; quando le ho detto che saremmo andate in missione insieme mi ha fatto uno stupendo sorriso. Alabama mi aveva dato solo un consiglio: "non chiederle cosa significa consigliori" mi aveva detto, "perchè?", "perchè è una ragazza sensibile, potrebbe spezzarsi qualcosa", ed io in silenzio mi sono commosso per la dolcezza e sensibilità della nostra consigliori e pensai che doveva essere un titolo dispregiativo, una specie di marchio di infamia che lei porta non per sua colpa ma per colpa di qualche suo avo che, illo tempore, aveva commesso qualche sbaglio; che noi yakuza a 'ste cose ci teniamo. Mentre andavamo dal "cliente" mi diceva che era contenta di venire in missione con me e che le avrebbe fatto piacere che kabalino tornasse. Io che non sono per niente curioso ad un certo momento le ho detto "posso farti una domanda" e lei, con il suo dolcissimo sorriso mi ha fatto di sì con la testa, "ma che cosa significa consigliori?"; Alabama aveva ragione, qualche cosa si è spezzata, per la precisione cinque costole, una mascella e tre falangi per un totale di due settimane di prognosi; Desaparecida è proprio una ragazza sensibile.

Quando ormai uno non ci credeva più, sono tornate le "storie di yakuza" dopo la prima e la seconda puntata.

12 maggio 2008

Intanto che aspetto di riavere il pc a casa...

Allora ragazzi, oggi è l'ultimo giorno per poter votare Fabrizio ed il suo racconto nella Writers death race, perchè ve lo chiedo? Beh, visto che appena iniziata la gara, con la promozione che si è fatto e che gli ho fatto, è stato secondo per un bel po', e per questo siamo stati cazziati (potete leggere le cose come stanno qui) adesso, di punto in bianco ci sono stati quattro racconti che hanno visto aumentare vertiginosamente i loro voti nel giro di un giorno; allora andate su questa pagina e sulla destra votate Fabrizio Furchì ok?
Per premiarvi, in attesa di nuovi post, vi regalo due vecchie "puntate" di questo blog che ebbero un disceto successo, ditemi cosa ne pensate:

i pane e merda

o'psjell

09 maggio 2008

Non strappatevi i capelli adesso

Amici miei, mettetevi seduti comodi, tirate un profondo respiro. Fatto? Ecco, erano due giorni che il pc di casa mia era fuori, era in una beauty farm perchè doveva rioulirsi dall'interno, dopo cinque lunghi anni senza una formattazione, beh, era giunto anche il suo momento. Ieri pomeriggio, con mia immensa gioia, il mio caro pc torna a casa accompagnato dal visagista; ma il dramma era nell'aria, appena infilata la spina nel pc, un lampo e la corrente va via in tutta la casa. La prima diagnosi è: alimentatore bruciato, speriamo non ci sia anche altro. Dopo un rosario di bestemmie da far girare le immaginette dei santi il mio pc ha ripreso la via della beauty farm lasciandomi con una domanda: come cavolo si fa ad avere un corto circuito infilando una presa in una piattina con l'interruttore spento? Tutto questo per dirvi che nei prossimi giorni la mia unica via per la rete e quindi per blog, mail e messenger, sarà il pc dell'ufficio che, per ovvi limiti, non mi permette di essere attivo come sempre; non abbandonatemi eh!!!

05 maggio 2008

Tanto per gradire

Oggi, dopo pranzo, mi preparavo a gustarmi la mia solita puntata dei Simpson su Italia1 quando, durante la pubblicità, è apparso Fabrizio Corona che, con il suo fare da uomo di mondo e navigato, seduto sul divano di casa sua (credo), mi avvisava che se volevo sapere tutta la storia su di lui che "da due anni è al centro di casi di cronaca" dovevo seguire la puntata de "Il bivio" di giovedì prossimo. Ecco, signor Fabrizio Corona, vorrei gentilmente comunicarle che non me ne può fregare un benemerito cazzo.

03 maggio 2008

Dove eravamo rimasti?

Ah, sì, Marcello è partito stamattina ed è tornato "giù al nord"; naturalmente lascio a lui il compito del resoconto fotografico della vacanza nelle terre di Baol. Dopo il fornello e l'annesso vino primitivo (lo ripeto chè, a quanto ho capito, dire "vino primitivo" ha l'effetto del canto delle sirene) il giorno successivo, dato che il vostro mago era impegnato in ufficio, il buon M&M ha fatto compagnia al nostro caro ospite mostrandoli il centro storico di Conversano, li ho raggiunti per pranzo e dopo siamo andati a fare un giro nelle campagne pugliesi e lì ci siamo chiesti: "dove andiamo adesso? In che posto portiamo Marcello?" ed è uscito fuori Trani, "ma lì c'è Margy!" ho detto io, vabbè, nonostante questo Trani è così bella che il rischio si poteva correre...ed infatti ci siamo incontrati con Margy (hai visto che ti ho nominato? Ora non è che ti incazzi di nuovo eh?!). Vabbè, scherzi a parte, è stato un incontro divertente anche perchè la cara tranese è una persona simpaticissima. In serata, visto che la fame si faceva sentire, ci siamo andati ad imbottire di panzerotti e visto che c'eravamo ed eravamo lì, abbiamo fatto un giro a Polignano che, anche con la temperatura che non era propriamente estiva, fa sempre il suo bell'effetto. Proprio perchè fa il suo bell'effetto, nella mattinata del giorno successivo, siamo andati a fare colazione lì con due ottime granite di caffè con panna. Tornati a Conversano, approfittando della cucina di casa M&M, Marcello ci ha cucinato un tipico piatto delle sue zone: i pizzoccheri! Ebbene sì, in terra di Baol il primo di maggio, ci siamo mangiati i pizzoccheri cucinati da Marcello, ed erano BUONISSIMI! Donne, questo è un uomo da sposare, fidatevi del mago. Nel pomeriggio siamo andati ad Alberobello che, credo, non abbia bisogno di presentazioni, visto che è conosciuto in tutto il mondo. Ieri, dopo un giro al mare, ci siamo andati a mangiare il pesce crudo ed un bel piatto di cavatelli con i frutti di mare; nella serata siamo andati prima a Bari e poi alla splendida Giovinazzo che ha positivamente colpito il buon Marcello, siamo tornati tardissimo e stamattina il treno era abbastanza presto ma ne è valsa la pena! Beh, la cronaca è finita cari miei, lascio a lui, adesso, i commenti sulle terre di Baol nella speranza che vogliate imitarlo.

Faccio un piccolo aggiornamento perchè le foto della vacanza sono online, le potete trovare qui