03 dicembre 2009

Selezione, innaturale, desiderare

Il post dalle tre parole di Fabrizio

Il viaggio


Fuori dalla macchina ci sono solo la strada, l’asfalto e la notte; un unico, uniforme strato di nero. Le stelle probabilmente sono andate a fare da sfondo dove sono più utili, magari a qualche coppia ferma in contemplazione, impegnata ad unire i puntini e disegnare costellazioni inventate aspettando che cada una stella per desiderare quello che entrambi vogliono ma non si decidono a fare. Qui la notte è così nera che potrei essere già arrivato e non me ne accorgerei, se sapessi davvero dove sto andando. Il buio è squarciato solo dalla luce dei miei fanali e da quella delle poche auto che incrocio, ci salutiamo con un colpo di abbaglianti riconoscendoci tra navigatori del nulla. Ascolto la radio per avere un compagno di viaggio virtuale, per non sentire troppo la solitudine; per fortuna la selezione musicale che stanno trasmettendo è una perfetta colonna sonora per il mio stato d’animo: Feeling good nella versione dei Muse.
It's a new dawn
It's a new day
It's a new life
For me..
And I'm feeling good
“Una nuova vita”, non è forse per questo che sto viaggiando? Mi accendo una sigaretta, apro il finestrino per non affumicare l’abitacolo. Fuori l’aria è frizzante, meglio, un po’ di fresco mi aiuta a rimanere sveglio; abbasso il volume della radio fino ad azzerarlo per sentire il rumore della notte, del viaggio, ma a parte il fruscio dell’asfalto sotto le ruote non si sente altro. Il silenzio è quasi fisico, palpabile; è innaturale, mi sembra di essere in un’altra dimensione, fuori dal mondo, lontano da tutto. I pensieri però sono ancora con me, come un fardello che non posso abbandonare a mio piacimento; per quanto ci allontaniamo velocemente loro sono sempre più veloci di noi.

21 commenti:

Alberto ha detto...

Ecco, c'è il silenzio rotto da pensieri rumorosi.

gabriele ha detto...

Bravo, non è facile costruire una storia così, a partire da tre parole!

Chica ha detto...

e per quanto si cerchi di tenerli lontani, ci accompagneranno sempre...allora è solo il viaggio il senso del viaggio...

fabio r. ha detto...

come? nessuno schianto finale sulla strada? nessun cadavere che spunta dal bagagliaio? mi deludi bro!

Sarah ha detto...

Mi piace. Ma mi sembra di averlo già scritto su questo tuo blogghetto.... Il senso del viaggio sta nel viaggio. I pensieri, quelli, e chi li semina?!

Baol ha detto...

@ Alberto: I pensieri rumorosi rimbombano dentro...

@ gabriele: Amico mio, se guardi indietro è un giochetto che sto facendo da un po' :)

@ Chica: Come diceva De Andrè "per la stessa ragione del viaggio, viaggiare"

@ fabio: Attento bro, potrei continuare ;)

@ Maraptica: I pensieri non li semina nessuno...

Ghebuz ha detto...

Minchia, complimenti per il racconto, davvero ^^

Io da quelle tre parole avrei tirato fuori solo un'accozzaglia di porcate ç_ç

berry write ha detto...

"e fuori è buuuuuio, ma ci sei tu amooooore"
anche Tizzy ci starebbe bene ;)

Charlie68g ha detto...

sto gioco sembra pericoloso...

albafucens ha detto...

sembra un viaggio introspettivo alla ricerca di noi stessi..
.. bello viaggiare ascoltando solo il rumore della notte e il fruscio dell'asfalto sotto le ruote. cercando di districarsi tra i pensieri ..
un abbraccio

pansy ha detto...

fighissimi i Muse!!

desaparecida ha detto...

Questo è autobiografico.

Baol ha detto...

@ Ghebuz: Grazie ^___^

@ berry write: Tizzy lo avevo già citato in un altro raccontino...

@ Charlie68g: A me mi sta facendo divertire un sacco :D

@ albafucens: Ogni viaggio è un viaggio anche dentro se stessi.

@ pansy: Yeah!!!

@ desaparecida: Mannooooo...

desaparecida ha detto...

se se seeeeeeeeeee....

Sturm und Drang ha detto...

Ciao Baol, passo di qui per un saluto. E' tantissimo che non mi avventuro più nella blogsfera...
Ho perso l'inventiva, non avevo nulla da scrivere. Vorrei poter ritornare con continuità...ma chissà...

Ti ringrazio per essere passato da me in mia assenza (i commenti li ho letti). Un saluto!

Baol ha detto...

@ desaparecida: Zì zì!

@ Sturm und Drang: Beh, certi periodi capitano a tutti, visto cosa mi sono dovuto inventare io per risvegliare l'immaginazione?!
Certo, se vedo un blog inattivo da tanto tempo inizio a preoccuparmi...che ne so? Magari il titolare si è fatto spegnere il cervello da facebook...

stellastale ha detto...

viaggia dentro te stesso mio caro blog friend per capire fino in fondo cosa DESIDERARE, per fare una SELEZIONE dei ricordi da tenere e quelli da buttare così come delle persone da stringere ancora più vicino e quelle da allontanare e ti auguro che il ritorno -qualsiasi ritorno- non ti appaia più tanto INNATURALE ;)

vitty ha detto...

E' molto bello quello che hai scritto.Sembra di entrare in punta di piedi nei tuoi pensieri più segreti ,che si fanno solo quando siamo soli con noi stessi. le parole sono un mezzo straordinario per scavare nell'anima!

Ciao,pensieroso Baol.

Baol ha detto...

@ stellastale: Spero tu abbia ragione, lo spero dannatamente, mia cara blog friend

@ vitty: Sì, le parole sono un mezzo molto molto potente.
Ciao a te :)

Lila ha detto...

quando viaggio, ed amo quel silenzio di cui parli, dell'asfalto che rotola via, degli alberi lanciati al confine tra il viaggiatore e il resto del mondo, mi pare anche a me di poter lasciare via i pensieri; ma spesso scopro che sono seduti sul sedile posteriore, un po' nacosti ma frastornanti.
un saluto

Baol ha detto...

@ Lila: Ciao, sì, hai ragione, il viaggio ha una sua poesia, una sua musica...e sì, i pensieri sono sempre lì con noi, ogni tanto fa anche piacere che ci siano...

Un saluto a te!