15 dicembre 2009

Sole, luna, acqua, fuoco, notte, giorno, terra, mare, troppo e poco

il post dalle parole di Zefirina


Promises

Il sole splende talmente forte lì in alto da far esplodere l'azzurro del cielo; guardo in su e per non abbagliarmi difendo gli occhi con le mani ed a guardale, le mie mani, mi ricordo di quando combattevo. Praticavo il full contact qualche anno fa, dicevano che ero bravo, che ero una promessa. Bisogna stare attenti quando si fa una promessa, bisogna sempre essere sicuri di poterla mantenere, ma io ci credevo davvero, mi allenavo per ore, giorni interi a massacrarmi il corpo per essere il più forte, il più veloce e poi salivo sul ring come se dovessi sfidare il mondo; il mio allenatore lo diceva: “il mondo non puoi batterlo tutto insieme, devi affrontarlo un avversario la volta” ma io ridevo e gli dicevo di farne salire anche due, tanto li battevo comunque. Allora ero così: sfrontato ed incazzato con tutto, geneticamente con la luna storta e sicuro di non avere rivali ma sarei tornato con i piedi per terra molto presto. Mi ero preparato per quel incontro chiedendo a me stesso più di quanto potessi realmente concedermi e quando, quel giorno, mi trovai di fronte il mio avversario, ai primi contatti capii che avevo chiesto troppo; ero lento e prevedibile e per i suoi colpi era uno scherzo raggiungermi dove facevano più male. Alla fine del primo round raggiunsi l’angolo a malapena ed il mio allenatore mi consigliò di gettare la spugna ma, come ho detto, allora ero sfrontato ed incazzato, nonostante la nebbia che avevo negli occhi ero ancora convinto che lo avrei battuto. La seconda ripresa stava andando come la precedente, sembrava la sua replica: lui che picchiava, bene, ed io che mi difendevo, male; non potevo continuare così, dovevo fare qualcosa, la cosa più giusta era abbandonare ma credevo ancora di poterlo battere e mi spinsi oltre; cercai di colpirlo con un calcio rovesciato, trecentosessanta gradi di movimento veloce, ma nella torsione sentii chiaramente i legamenti del ginocchio destro che dicevano basta al mio posto, una fiammata di dolore immediata, come se avessi avuto il fuoco dentro. Mi ci volle poco a capire che l’incontro era finito, come la mia carriera; caddi per terra urlando e tenendomi la gamba, il mio allenatore corse sul ring, sconfitta per abbandono. In ospedale mi confermarono semplicemente quello che già sapevo, erano saltati i crociati e mi sarei dovuto operare; passai la notte lì, piangendo per un dolore che i medicinali non mi potevano togliere perché è quel dolore che ti colpisce in faccia come un muro apparso all’improvviso, il dolore della consapevolezza. Smetto di guardarmi le mani, il sole è ancora lì a far esplodere il cielo, sento l’umido della sabbia sotto i piedi; questa spiaggia l’ho scoperta mesi fa, quando mi sono trasferito; troppi ricordi nella vecchia città, troppi segni di una vita passata. Ho scoperto che guardare il mare mi rilassava, mi sedevo sulla sabbia e lo fissavo. Un giorno, poi, ho visto un bambino che costruiva un castello di sabbia proprio sulla riva, le onde, sistematicamente lo buttavano giù e lui, sistematicamente, lo ricostruiva; avrebbe potuto farsi un po’ più indietro, dove l’acqua non lo avrebbe raggiunto ma non lo faceva, no, lui rimaneva lì e ricostruiva dopo ogni distruzione ed allora capii. Su questa spiaggia adesso ci vengo ogni giorno, all’alba, ma non vengo per contemplare il mare, vengo ad allenarmi ed ogni giorno mi sento più forte, ogni giorno mi sento meglio. Ho anche trovato una palestra dove praticano il full contact, ho iniziato a frequentarla, ogni tanto, faccio pesi, aiuto i giovani e qualche volta combatto; mi sono ricordato di una promessa e le promesse, in un modo o nell’altro, vanno mantenute. Mi tocco la cicatrice sul ginocchio, è coperta dal tatuaggio che mi sono fatto, brucia ancora un po’ ma quando lo guardo sorrido; è una fenice che risorge dalle fiamme e sopra c’è una scritta in latino: post fata resurgo.


Finalmente, dopo un po' di tempo, tornano "i post dalle tre parole", so che, in realtà, in questo caso non sono i previsti sostantivoaggettivoverbo ma essendo un gioco, qualche strappetto alla regola si può fare.
Gli altri li trovate qui.

21 commenti:

Chica ha detto...

oi oi...cos'è?? la storia della mia vita???..è diversa l'arte marziale però...cmq...è un post molto, molto bello....mai arrendersi, mai...

stellastale ha detto...

ma tu lo sai che il motto della mia città è esattamente 'post fata resurgo'?!?!?!?! ... è scritto in ricami oro anche sul gonfalone.... ma non è solo per questo che il tuo post- da brividi come spesso accade- mi ha parlato... di me
un abbraccio
sei un grande come al solito

Anonimo ha detto...

Il fallimento e la ripresa.
Io sono ancora nella prima fase...ma troverò la mia nuova palestra :)
Spero!eheh

Ross ha detto...

Il mare. Il mare che offre sollievo. Il mare che con il suo movimento costante sulle cose aiuta a domare le fiamme che si hanno dentro. Il mare che insegna la pazienza e la tenacia. Il mare che forse non torna sempre solo per distruggere, ma per dare un ritmo ai progetti.
Mi ha molto colpita questa immagine.

Dev'essere una sensazione bellissima riuscire a fare pace con sè stessi.

zefirina ha detto...

come facevi a sapere che il mio prossimo tatuaggio rappresenterà una fenice???? sei veramente un mago!
e sì sono cocciuta come quel bambino non mi sposto .. e ricomincio ogni volta a costurire castelli di sabbia o forse di rabbia, come scriveva qualcuno
e.... ho capito
grazie

Unknown ha detto...

Ciao Baol! E' sempre un piacere leggere ogni tuo post!

fabio r. ha detto...

bello come sempre, ma la cosa che mi sorprende è il dottore commercialista che fa full contact....!

Zion ha detto...

non è che tutti gli scrittori parlano di sè stessi.

Baol ha detto...

@ Chica: Una cosa è certa: MAI...però alle volte è davvero pesante...

@ stellastale: Non lo sapevo, davvero (ed è "post fata resurgo"? non va bene come ho scritto? Devo correggere?)
Grazie per i complimenti :*

@ Guernica: Sicuramente!

@ Ross: Appena ci riesco te lo dico :)

@ zefirina: Beh, lo scopri solo ora? Noooo, l'avevi solo dimenticato ;)

@ Claudio Cerri: Grazie, troppo buono :)

@ fabio: Hahahahaha, beh, se uno vuole farsi pagare...
Comunque io al massimo facevo fit-boxe, per quello ho dimestichezza con i colpi.

@ Zion: Io al massimo parlo delle vite che non ho vissuto :*

Chica ha detto...

hai ragione....stasera, per esempio è davvero pesante....

indierocker ha detto...

hola baol!!!

Ghebuz ha detto...

Bello, come il precedente che avevo letto!
Questo però è parecchio più malinconico, mi garba di più!

Anonimo ha detto...

Rimango sorpresa e ammirata ogni volta che passo di qui.
:)

albafucens ha detto...

Hai scritto un racconto bellissimo Baol, la prima parte è molto accurata e avvince, ma a me piace soprattutto la seconda, da..

Smetto di guardarmi le mani..
e mi hanno colpita molto due frasi:
“il mondo non puoi batterlo tutto insieme, devi affrontarlo un avversario la volta”
e
"un dolore.. il dolore della consapevolezza".

Sai penso davvero che il tuo nick sia più che appropriato.. sai fare magie con la penna in mano. ^ __ ^

un abbraccio

Baol ha detto...

@ Chica: Ecco, in serate così invece bisogna pensare che no, che è leggero...

@ indierocker: Hola Indie ;)

@ Ghebuz: Grazie! :)

@ sancla: Troppo buona, grazie :*

@ albafucens: Sei sempre davvero gentile, anche a segnalarmi le frasi che ti sono piaciute di più.
Un abbraccio a te

desaparecida ha detto...

Semplicemente non riesco a gestire la malinconia che mi ha provocato il leggerti.

Ma io non ho tatuato una fenice,solo un gabbiano.

Anonimo ha detto...

Mai... non mollare mai... cantava un cantante che non amo ma che in questo caso aveva ragione...

stellastale ha detto...

nel nostro gonfalone è "post fata resurgo"... per il resto non saprei, quindi lascia così :D

Baol ha detto...

@ desaparecida: Mi dispiace per la malinconia, si dovrebbe sempre cercare di essere fenici perchè la fenicità è una cosa importante...
un abbraccio

@ Occhi di Notte: Già, solo che a volte ci si scoccia...

@ stellastale: Ok, poi ti racconterò da dove ho preso quella frase...

Viviana B. ha detto...

Promessa e sport da ring insieme... Davvero, non so che potrei chiedere di più! Sì sì, considero questa come la tua risposta al mio post-premio! :-)

Baol ha detto...

@ Viviana B.: questo è uno dei miei "tre parole" preferiti :)