25 gennaio 2013

Ritornare sui luoghi

Sono stato a Milano, sempre troppo poco, sempre troppe cose; il tempo prende accelerazioni improvvise a volte, come trovarsi con i freni rotti, in discesa. Il tempo ed i ricordi. Ero in metro e constatavo che è da tanto che non vivo più a Milano, non riesco più a stare in piedi senza reggermi. Lo so, è un pensiero stupido ma i pensieri grossi sono tondi, non lo sapete? I pensieri grossi sono tondi e quindi si formano degli interstizi tra i pensieri grossi e li dentro ci si infilano i pensieri piccoli; delle lenzuola rosse, una casa vuota, un frigo blu. Ci si infilano anche i pensieri sullo stare in piedi, mentre la metro va, senza reggersi. E' un bell'esercizio, sapete? Quello di mantenersi ritto nonostante i movimenti della metro, insegna un sacco della vita, sì, perchè anche in quella bisogna rimanere ritti. Mica ce la facevo più, a rimanere ritto senza mantenermi e poi ho pensato che anche il mio accento o, meglio, la mia cadenza, mi ricorda che è tanto che non vivo più a Milano, nella mia parlata si sente, marcato, il risopatateecozze, le orecchietteconlecimedirape, insomma si sente la baresità; nulla in contrario eh, a parte che le orecchiette con le cime di rape a me non piacciono ma sono atipico, lo sono sempre stato. Anche la cadenza muove attacco alla mio modo di vivere, mi ricorda i cambiamenti, quello che non c'è, che non è stato, a voi no? Poi, mentre vagavo per le strade che avevo imparato a memoria grazie ad una cartina regalatami e consumata fino all'inveromile, ho visto che non c'è più un bar dove, con un collega, per molte mattine siamo andati a prendere il caffè, giusto prima di cominciare a lavorare, potevamo esserci arrivati in metro, magari stando in piedi senza reggerci, oppure a piedi, approfittando di calde giornate di quasi estate. Pagavamo a turno e, ricordo, i turni ce li teneva la cassiera; ora non c'è più, il bar, spero la cassiera ci sia ancora, era giovane. Le cose cambiano anche se non stiamo lì a guardarle, alla fine, le cose cambiano e finiscono pure ed altre ne iniziano. Ho camminato strade nuove, visto angoli sconosciuti ed altre facce, ho rinfrescato la memoria, pronto per un nuovo giro, spero presto.

34 commenti:

chaill ha detto...

Che dire a me quella città, che te citi piace, rappresenta uno snodo-nodo della mia vita.
Poco distante ci sta altra cittadina che ho nel mio cuore, dove ho affetti importanti.
Ma Milano è Milano: dove sono e non sono :)
Le orecchietteconlecimedirape: mangiate!! cucinate da un pugliese durante una vacanza in montagna, ma di cui non ricordo più il nome, ma il loro sapore sì :)

Debora ha detto...

Io vivo da quando sono nata nella mia città, Fino a dodici anni fa, non mi sono nemmeno mai spostata tanto, se non con le gite scolastiche che sai bene ti portano sempre nei soliti posti.. Poi dodici anni fa ho conosciuto mio marito, lui è di Monza: 10 minuti da Sesto San Giovanni, si prende la metro e puf, qualche fermata ed ecco che risalendo le scale ti trovi il Duomo, con la Madonnina che dall'alto ti dà il suo benvenuto.. Non c'ero mai stata prima, e da allora ci vado molto spesso, considerando che i miei suoceri abitano ancora là..
E' una città affascinante, anche se io l'adoro in particolar modo d'inverno, quando passeggiando per le vie ti stringi nel tuo cappotto, mentre l'aria pungente ti stuzzica un po'.. Quando c'è quella leggera nebbia che tutto avvolge e ammanta i contorni nitidi rendendo tutto sagome poetiche che si stagliano nei vicoli..
Ma non potrei mai abitarci, no.
Ho sempre detto che se dovessi lasciare la mia città, e so che probabilmente dovrò vedere e lasciarla, sarebbe per Roma. Roma per me ha un fascino magnetico, lì mi sento a casa.
Anticonformista io lo sono sempre stata, non ti sentire atipico se non ti piacciono le orecchiette con le cime di rapa, a me non piace il Carnevale, e come ben sai, la mia città praticamente si basa molto su questo evento..
Ma tornare in questi posti, apre la mente e il cuore, si insinuano quei profumi e quei sapori, anche un po' nostalgici se vogliamo, ricordi che si lasciano sfogliare come un album di fotografie e ogni volta c'è sempre qualcosa di nuovo: la città vive, vivono i posti, qualcosa cambia, qualcosa si modifica, qualcosa cessa e qualcosa nasce.. ed è questo il mistero che ci spinge ogni volta a tornare: il piacere della scoperta e della riscoperta...

Ernest ha detto...

io credo che non potrei fare a meno di Genova...

Anonimo ha detto...

le cose cambiano, come noi del resto, non siamo + gli stessi di prima. ce ne accorgiamo quando ripensiamo alle cose che sono cambiate intorno dopo un'assenza + o - lunga.

MikiMoz ha detto...

Il bello della vita è proprio questo, che le cose cambiano.
Certo, tutto ciò porta una buona dose di malinconia, ma anche lo slancio e la curiosità verso il nuovo.

Moz-

Alessandra ha detto...

ma Milan l'è un gran Milan... ciao Baol :-)

Unknown ha detto...

beh... a me è successo di sentirmi un'estranea a casa mia. E' vero che mi sono trasferita a Roma ormai da 18 anni ma ogni volta che sono tornata dal mio mare, dalla mia famiglia, dai luoghi della mia giovinezza mi sono sempre sentita a casa. E invece è successo l'incredibile. E un po' ci sono rimasta male. Ora sto cercando di fare pace con tutto quello che ha sempre rappresentato il mio mondo e di conciliarlo con la vita capitolina. In qualche modo.

Vincenzo Iacoponi ha detto...

Ciao Baol, ci si ritrova.
Mi hai fatto ricordare un paio di cose, con quella tua invenzione delle cose piccole infilate negli interstizi di quelle grosse, e poi coi tuoi esercizi di equilibrista nel metro. Un anno fa ero a Roma insieme a mia nipote di 23 anni allora. Si gira in metro, visto che abito a Ostia a casa di un'altra mia nipote.
E mi ricordo che l'ultima volta che ero andato in metro era stato proprio a Milano, qualche anno prima e ce la facevo a stare in equilibrio a gambe allargate, mentre a Roma mi appoggiavo da tutte le parti per non sbattere il muso per terra.
Poi il bar che non c'è più.
A metà di questo mese ho telefonato a mio genero in Friuli, un paese della bassa friulana e lui mi ha fatto un quadro apocalittico di locali, negozi, officine, addirittura una rivendita della FIAT, che io ricordavo dal 1960 già in attività, quando io ero ufficiale e ho conosciuto mia moglie, che hanno chiuso, che non esistono più. Pensa, un paese del Nord, che ha sempre avuto gente attiva e lavoratrice, in quel paese non c'è più un cesso di lavoro.
Ma non è roba da matti questa?
A Luglio ero là, c'erano ancora tutti, adesso hanno chiuso, sbaraccato, spariti nel nulla, nei debiti.
Sai che ti dico? La smetto qui che mi è venuto il magone.
Tienti le tue cime di rapa, che sono cibo da re.
Ciao e auguri di sopravvivenza in questa bolgia infernale.

Roscio ha detto...

Milano è una città che non ho mai voluto visitare, ci sono solo passato per caso e ogni volta che passavo stavo male al pensiero di tutte quella gente che ha dovuto lasciare terre meravigliose per poter continuare a vivere. Niente di personale, ne acredine nei confronti dei milanesi, era solo un magone che mi prendeva al pensiero di gente sdradicata. Ora, maturando la penso diversamente comprendendo che a volte le differenze tra madre e matrigna non sono poi così evidenti e, che forse, una capatina avrei dovuta farla anch'io. Ciao

silvia ha detto...

anch'io mi diverto a fare l'equilibrista le poche volte che rimango in piedi sulla metro, ma poi finisce sempre che piombo addosso a qualcuno!
però ... scusa ... come possono le cose rotonde avere degli interstizi?

GIO - PRONTO AL PEGGIO ha detto...

Ho amato e odiato milano, sentimenti contrastanti per una città contrastante e piena e vuota.
La metro ultimamente mi ha insegnato che nessuno guarda piu' davanti a se, ma è nato un mondo di ebeti cyborg avviliti che guardano la loro vita dentro 3 pollici quadrati di schermo, che sia un pc che sia un telefono o un fucking tablet,......
Passi da milano quando non ci sono io ufff...

Daniel ha detto...

A volte è straniante accorgersi di come tutto cambi indipendentemente da noi. banale ma spaventoso.
buon weekend
d

mr.Hyde ha detto...

Vorrei tornare a Torino e girarmela per bene: la ricordo ancora e mi piacerebbe vedere certi luoghi cui sono affezionato come sono cambiati..Mi piacerebbe rivedere anche le persone che vi ho conosciuto.. ma poi non ne sono convinto..

Caty ha detto...

Sicuramente avrai un nuovo giro e nuovi ricordi che si piazzano li , dove una volta c'era qualcos'altro , anche per ricordarci che nemmeno noi siamo più gli stessi.

E. ha detto...

Tra l'altro Milano è una vera puttana... Seduce, abbandona... e poi si fa mancare. Tanto.

pesa ha detto...

Sarà perché l'ho vista troppo velocemente.
Sarà perché l'ho vissuta con tantissima stanchezza addosso.
Ma a me, Milano, ha deluso tantissimo.

zefirina ha detto...

mi è sempre piaciuta Milano fin da quando piccola e poi adolescente andavo a trovare i cugini "emigrati" là, non credo però che riuscirei a viverci, il mio "milanese" ogni volta che veniva a roma mi diceva: percò che culo che avete con questo cielo qui!!! (oggi no accidenti piove)

Marica Bersan ha detto...

Che malinconia visitare i posti dove si è vissuto e vedere quanto siano cambiati...

Lorenzo ha detto...

tutti i posti sono belli se ci hai lasciato un pò della tua vita.

La Betty ha detto...

mmm bone le orecchiette...
Io tento di non perdere quell'accento sardo che mi appartiene,condizionato però da un nè e una cadenza piemontese che sinceramente non sono poi così male...
Ma la mia sardegna ce l'ho ben chiara e impressa nella mente, è vero sono cambiate tante cose ma le mie visite sono rare e intense in modo che io possa avere delle riserve per il resto dell'anno...

Federica ha detto...

io non amo per nulla milano, forse perchè sono della fazione Torino. ma mi tocca ammettere che quando esci dalla metro e ti trovi di fronte il duomo è proprio bello!

metiu (scappato di casa) ha detto...

spero presto anch'io.
in ogni caso - e credo valga per milano come per tutte le città - la fortuna di starci un po' di tempo è che ti puoi permettere di andare oltre il solito giro dei duomi, degli aperitivi, dei castelli.
ciao baol :)

indierocker ha detto...

milano o non milano, bel pezzo di letteratura!

skip ha detto...

Il bello delle nostre radici resta sempre negli occhi.
La città mi ha sempre affascinato, cono.sco abbastanza Milano che è una bella città, molto dinamica. Per il resto che dirti? I cambiamenti fanno parte della vita, c'è chi li sopporta e chi li cerca. Per me ogni città rappresenta un momento della mia vita, parentesi che si aprono e si chiudono, ma sommano esperienze e scoperte.

Serena ha detto...

già, le cose cambiano....ma ci sono comunque delle sensazioni, degli odori e dei ricordi che non svaniscono mai...

Anonimo ha detto...

oh be0 BAOL caro come mancare un post sulla mia MILANO!!!!??
Milano non è una puttana E.
Milano è una bella donna che si scopre solo per amore e se ne parli male ti mosterà sempre e solo la sua parte peggiore!
Ieri ho scoperto un angolo ancora inesplorato: CONSERVATORIO E SANTA MARIA DELLA PASSIONE ci sono sempre novità antiche, che ripagano dei bar che chiudono e di un po' di squallore qua e là. Ma tra pochi giorni avremo una nuova linea del metro: la lilla. Dove stare in bilico inseguendo pensieri.
Un abbraccio anch'io ho il frigo BLU. AH Sono Sandra quella dei frollini, se ti capita ho aperto un nuovo blog, se pessi mi farà piacere
http://ilibridisandra.wordpress.com

nico ha detto...

Bel post omò, ormai non c'è più gusto a dirti bravo :) I miei anni a Milano sono stati quasi 20! Tuttora la parte più lunga della mia vita...18 anni in Abruzzo, 5 in Sicilia, 20 in Lombardia e 8 nel Lazio...più qualche altro periodo che fa la somma e mi porta a quelle 53 primavere compiute da poco. Il fascino di Milano è fuori discussione, anche se me ne sono andato. Il mare mi mancava tanto. Ma devo dire che il valore dell'amicizia a Milano è un po' più forte rispetto a Roma. A Milano ci si cerca di più. Cosa che non avrei mai detto prima. E devo dire che questa caratteristica mi manca molto. Provo anche io alcune delle sensazioni che hai descritto quando torno a Milano, come quella di luoghi a cui un tempo ero abituato e che ora non ci sono più, o sono semplicemente diversi. E' vero Mimmuzzo, le cose cambiano! Ed è assolutamente inevitabile! Un abbraccio

Annachiara ha detto...

E' strano come quando in una città ci viviamo non ci accorgiamo dei cambiamenti. Mentre ritornarci ci riempie di aspettative di ritrovare cose amate spesso scomparse. A me succede ogni volta che torno a Parigi.

Baol ha detto...

@ chaillrun: Milano è come una specie di casa, per me, un posto dove, senza farmi vedere, riesco ad esistere.

@ Debora: Io adoro Roma, la considero la città più bella del mondo ma viverci no, non è per me, sono molto più per l'inquadrata Milano.

@ Ernest: Non ci sono mai stato ma spero tanto di vederla presto.

@ endi: Sì, non si è mai li stessi, si spera sempre di essere la propria versione 2.0

@ MikiMoz: Vero anche questo, anche ad affrontare le cose con uno spirito diverso.

@ Alessandra: Sì, per me tanto grande, proprio nel cuore :)

@ Monica Nardella: A volte va così, il posto in cui viviamo comincia ad inglobarci, a farci suo ed allora bisogna ritrovare anche le radici.

Baol ha detto...

@ Vincenzo Iacoponi: Vincè, tutto è una bolgia ormai, una specie di inferno da cui pare che non se ne esca...

@ Roscio: Se ci pensi, la colpa non era mica di Milano che li accoglieva ma proprio della terra d'origine che era arida

@ Silvia: Ce li hanno proprio perchè sono tonde, se metti tante sfere in una scatola riesci a riempirla tutta o tra sfera e sfera avanza dello spazio che non si riescono a riempire?

@ GIO - PRONTO AL PEGGIO: Però, se ci pensi, con 'sto fatto che stanno tutti con le facce su gli schermi li puoi scrutare con più tranquillità e cercare di indovinarne la storia.
La prossima volta giuro che avviso :(

@ Daniel: Da rimanerci male, sì :(

@ mr.Hyde: Torino non l'ho ancora vista, mi manca un sacco di roba da vedere :(

@ Caty: E' solo che i ricordi di quell'anno di vita lì sono così forti e densi...

Baol ha detto...

@ E.: Ma sono stato io ad abbandonare lei e non il contrario.

@ pesa: Una visita è un conto, viverci, un altro...

@ zefirina: Sì, è vero, sul cielo ma ci sono cieli tersi invernali, a Milano (anche se rari), che lasciano senza parole...

@ Marica Bersan: Vero...sono anche passato a vedere dove abitavo...

@ Lorenzo: Sì, il motivo è proprio quello lì.

@ La Betty: Il fatto è che Milano non è la mia origine, la mia origine è qui dove sono ora; Milano è stata la mia isola.

@ Federica: Io ho un'immagine migliore nella mia testa: prima uscita serale con i miei colleghi del master, uscita autunnale, in piazza Cordusio...

Baol ha detto...

@ metiu: Sì, la vivi in maniera diversa, in angoli diversi (e me ne mancano ancora molti)

@ indierocker: Grazie :)

@ skip: Forse per me è stato come il "primo amore", è stato il mio vivere da solo, Milano.

@ Serena: Sì, infatti sono pieno di immagini e ricordi...

@ Sandra: Non vedo l'ora di provare la linea lilla

@ nico: Tu sei un girovago amico mio e spesso ti invidio, un abbraccio a te!

@ Annachiara: Vero, le cose che ti succedono sotto gli occhi sono quelle di cui meno ti accorgi :)

Gata da Plar - Mony ha detto...

Io non lo so perchè, ma quando scrivi arrivi dritto al cuore e al centro delle cose...
Succede la stessa cosa anche a me, quelle rare volte in cui torno a Ferrara... Ormai da un pezzo ho finito di essere "emiliana" ma non sono nemmeno "marchigiana"... con quella parlata che (a sentire gli altri, perchè io me ne rendo poco conto...) non è nè dell'uno nè dell'altro posto... mi sento, quando parlo, fuori posto...
Vorrei tornare a casa mia (Ferrara) per almeno 6 mesi per riprendere la mia parlata, la mia "S" forte e la "Z" che sembra una S... :*)
Continua a viaggiare Baol, ma sii sempre te stesso dentro... :)

Baol ha detto...

@ Gata: Ti capisco perfettamente, sai, ma almeno la cadenza, forse, dovrei diminuirla un po'...

So essere solo così, non so essere in nessun altro modo