Fatabugiarda, inenarrabile, kabalino, regina madry e Ritana mi hanno invischiato nel meme delle otto cose che non ho mai detto di me. Per quanto mi faccia piacere che tanta gente sia interessata a conoscermi meglio, voi non potete capire quanto è stato difficile trovare otto cose da dire, visto che un meme simile lo avevo già fatto.
REGOLAMENTO
Regola 1: postare il regolamento
Regola 2: parlare di otto fatti a caso e curiosi o che non si sono mai raccontati nel blog che riguardino se stessi in un post dedicato
Regola 3: scegliere altre otto persone da incatenare e dire loro che sono state incatenate.
Però il regolamento non dice COME ve li devo raccontare questi otto fatti e così ve li racconto a modo mio :)
1) “Bambino che vuoi fare da grande?”
Galles: Ciao.
Baol: Ciao.
G.: Come ti chiami?
B.: Bedrosian e tu?
G.: Galles. Posso giocare con te?
B.: Va bene.
G.: Sai che hai dei soldatini bellissimi?
B.: Grazie.
G.: Senti, me ne presti uno?
B.: Va bene, però poi me ne riporti due.
G.: Ok, ma posso portarmelo a casa?
B.: Sì, però se te lo porti a casa, domani oltre ad un soldatino in più mi porti anche una macchinina.
G.: …
B.: Senti, ma tu da grande cosa vuoi fare?
G.: Io il barista, il mio sarà un bar bellissimo, si chiamerà Apocalypso. E tu?
B.: L’usuraio.
G.: Non so perché ma lo avevo capito.
2) “La creatura”
Anche se sono al buio posso sentire il suo lieve, impercettibile rumore, potrei impazzire. Io lo so che è lì, aspetta solo che illumini la stanza per poter fare ciò che sa fare meglio. Il sudore inizia a scendermi dalla fronte e lo stomaco si chiude in una morsa di orrore e disgusto, lo so che è lì, lo so. Adesso accendo, tremante porto la mano all’interruttore, mi fermo un attimo per respirare. Accendo; lui inizia la sua corsa verso di me.
AAAAAAAhhhhhhh!!! Oddìo!!!
Quanto mi fanno schifo gli scarafaggi!
3) “kabalinata”
A me quando mi chiedono che lavoro faccio mi mandano in crisi, lavoro poi, vabbè, diciamo quella cosa che faccio dietro la scrivania che ci sto comodo eh, mica no. Dicevo, io vado in crisi quando mi chiedono ‘sta cosa perché, se non sbaglio, io dovrei rispondere “libero professionista” o magari in futuro “commercialista”, ma questa è un’altra storia. “libero professionista”, dice che così veniamo chiamati, cioè, a volte si viene anche chiamati peggio ma vabbè; mio padre lo dice e lui dovrebbe saperlo bene chè questa cosa la fa da più di trentacinque anni e lui sì che è un libero professionista, ma io mica lo so se sono un libero professionista, al massimo sono un “libero principiante” visto che ho iniziato da poco; che poi, “libero” mica tanto mi sa che uno per essere libero deve potersi andare a prendere una boccata d’aria quando cavolo gli pare, che una bella boccata d’aria fa sempre bene; anche se, con tutti i veleni che ci son nell’aria al giorno d’oggi mica lo so quanto è salutare l’aria. Uno dovrebbe essere libero insomma, altrimenti che razza di libero professionista è? Ed invece c’è sempre qualcuno che ti dà un appuntamento e tu devi dirgli di sì che se no si offende, tranne se proprio non hai altri impegni, tipo che ti partorisce la moglie ed allora penso che “no” glielo puoi pure dire, solo che io non sono sposato quindi non lo posso dire. Che poi di sentire tutti ‘sti discorsi sulle tasse che nessuno le vuole pagare, che uno si chiede come deve campare lo Stato e tutto il resto ed allora quando li sento parlare di tutte queste cose qui che te le stanno sempre a ripetere, penso a come sarebbe bello stare solo, in un bel laboratorio a controllare i parametri di un esperimento sui neutrini e magari vederli pure, che io il fisico volevo fare.
4) “Passione”
Scorrere con le dita la pelle liscia, guardare i polpastrelli che l’accarezzano e sentirne il leggero vibrare sotto il tocco, poi fermarsi. Fermarsi in un punto preciso, consapevoli, con un brivido lungo la schiena ed un sorriso sulle labbra, con le dita ferme e precise, terminazione di una volontà. Una leggere pressione, quasi un soffio, un lieve gemito strozzato.
Adoro schiacciare i punti neri.
5) “INCHIODATO”
La stanza è buia e fumosa, una luce fredda la illumina poco e male, due persone sono sedute uno di fronte all’altro, più vicino alla porta, in piedi, c’è un soggetto in penombra, non muove un muscolo ma osserva soltanto. Il più rilassato guarda quello che ha di fronte, è nervoso.
Commissario: Allora, “signor” Bedrosian Baol, sa perché è qui?
Baol: Veramente lo vorrei sapere, mi avete prelevato in piena notte e mi avete portato qui senza darmi uno straccio di spiegazione.
C.: Ci arriveremo “signor” Bedrosian Baol, ci arriveremo…
Si vede che si diverte a caricare di sarcasmo la parola “signor”. Infatti all’altro da fastidio.
B.: La smetta di dire “signor” con quel tono!
C.: Io uso il tono che mi pare, chiaro?!
B.: Ma insomma, si può sapere per quale cazzo di motivo sono qui?
C.: Non si alteri signor Bedrosian Baol, qui le domande le facciamo noi.
Il tono è duro ma la sua espressione non è cambiata per niente, sempre con un sorriso di sfida sulle labbra, il sorriso di chi sa più di quello che chiede.
C.: Si ricorda dov’era il giorno 12 aprile del 1991?
L’altro spalanca gli occhi sorpreso ed indignato.
B.: Ma come faccio?! Sono passati sedici anni!
C.: Su, signor Bedrosian Baol, faccia uno sforzo.
B.: Facevo il primo superiore quel anno, avevo 14 anni.
Il commissario sembra soddisfatto.
C.: Bravo, vede che qualcosa ricorda?
B.: Mi ricordo solo questo, sarò stato a scuola quel giorno, cos’è? Avete scoperto che ho passato il compito di italiano al mio compagno di banco?
Parla con finta sicurezza, si sente nelle parole che è nervoso.
C.: Non faccia lo spiritoso signor Bedrosian Baol, lei potrebbe essere in guai seri, molto seri.
Questa volta anche la faccia del commissario si è fatta seria.
B.: O Signore! Ma mi volete spiegare?!
La voce di Baol è più alta di un’ottava. Il commissario se ne accorge e riprende la stessa faccia di prima.
C.: La sua classe quel giorno partiva per la gita, meta: i paesi etruschi.
B.: Quel giorno?
C.: Sì, proprio quel giorno…
B.: Ed allora?! Non si può nemmeno andare in gita adesso? Siamo ancora in democrazia mi pare.
Il nervosismo sale, è palpabile in Baol.
C.: Perché si agita signor Bedrosian Baol? E’ nervoso? Dicevamo, la sua classe partiva per la gita…
B.: Se lo dite voi devo credervi, non ricordo la data esatta.
C.: Sì, ci creda, è esatta, e lei partecipò a quella gita?
Lo sta cucinando a fuoco lento; un quasi impercettibile velo di sudore copre la fronte di Baol.
B.: Se mi fate questa domanda la risposta la sapete già.
C.: Ma io voglio sentirla dalla sua voce.
B.: Sì, ci andai.
C.: E cosa successe durante quella gita?
B.: Cosa successe?
Lo ha ripetuto più a se stesso che al commissario.
C.: Lo sto chiedendo a lei signor Bedrosian Baol, me lo dica.
B.: Niente successe, niente. Cosa volete che succedesse?!
C.: Non so, lei cosa ricorda?
Sembra il gatto che gioca con il topo, quel suo sorriso è proprio da gatto.
B.: Poco, l’ho rimossa quella gita.
C.: E perché, signor Bedrosian Baol?
B.: Perché una che mi piaceva si mise con un altro.
Non lo guarda in faccia rispondendogli, come se fosse ancora una ferita aperta di cui si vergogna.
C.: Brutti ricordi signor Bedrosian Baol, vero?
B.: Sì, nei primi anni della scuola ero abbastanza sfigato.
C.: Capita signor Bedrosian Baol, capita. Sono cose che succedono durante le gite, ma io sono interessato ad un avvenimento accaduto un po’ prima: durante il viaggio di andata.
Il volto già pallido di Baol è ormai terreo, come se un terribile ricordo gli fosse affiorato alla memoria.
B.: Eh?!
Farfuglia.
C.: Sì signor Bedrosian Baol, durante il viaggio di andata, sull’autobus è accaduto niente?
Il commissario sta per affondare il colpo, si fa più insistente e le difese di Baol sono ormai allo stremo.
B.: Ehm, non so, dormivo.
C.: No no, signor Bedrosian Baol, sappiamo che lei non è mai riuscito a dormire sugli autobus, nemmeno dopo una notte insonne.
B.: Ed allora chiacchieravo con il professore che ci accompagnava.
Baol si fa sempre più piccolo sulla sedia mentre il commissario è ormai in piedi con le mani appoggiate al tavolo.
C: Signor Bedrosian Baol, lei era uno sfigato ma non fino a questo punto. Vi eravate portati da mangiare?
Eccolo l’affondo, il commissario fa la domanda scandendo bene le parole. Gli occhi di Baol si spengono, guarda davanti a se ma non è presente.
C.: SVEGLIA! Sto parlando con lei! Vi eravate portati qualcosa da mangiare?
Baol si ridesta con un leggero movimento della testa.
B.: Sì, dei panini, il pranzo al sacco.
C.: E da bere? Cosa aveva da bere signor Bedrosian Baol?
B.: Acqua! Una bottiglietta d’acqua.
C.: No signor Bedrosian Baol, sappiamo che lei aveva comprato una lattina di Coca-Cola.
Baol è esausto, ha le braccia lungo il corpo e la voce si è fatta più flebile.
B.: Sentite, qui mi state trattenendo contro la mia volontà, se dovete accusarmi di qualcosa fatelo.
C.: Confessi signor Bedrosian Baol, le conviene.
Il tono del commissario diventa più amichevole, sa che ormai Baol è inchiodato.
C.: Non vede che sta sudando freddo? Lei aveva una lattina di Coca-Cola e la bevve e poi che fece?
B: Ok, basta! Confesso! Sono anni che mi porto dentro ‘sta cosa.
Ormai Baol è un fiume in piena, con gli occhi lucidi di lacrime.
B.: Una volta finita la lattina non mi andava di tenermi il vuoto e visto che eravamo sull’autostrada, mentre gli altri scherzavano e ridevano, ho aperto la finestrella superiore e l’ho buttata fuori.
C.: Dopo che ha sempre frantumato le palle a tutti con l’ecologia!
B.: Ma non volevo, ero giovane e stupido.
Gli occhi di Baol cercavano un conforto dal commissario, un conforto che non arriva.
C.: Le lacrime ed il pentimento non servono ora, doveva pensarci prima.
B.: Ho bisogno di un avvocato, vero?
C.: Sì, le sarà utile.
Ed è l’ultima cosa che dice prima di chiudersi la porta alle spalle.
6) “The Jokers live at the birthday”
Questo bootleg è l’unica testimonianza registrata dei “The Jokers”, nella formazione originale, senza i rimaneggiamenti che, successivamente, ne hanno decretato il declino. Sono solo quattro brani, quattro cover per l’esattezza, ma che potenza! Questi all’epoca diciassettenni, avrebbero qualcosa da insegnare a tutte le band giovanili che, adesso come adesso, stanno nascendo solo per la spinta del marketing. La potente voce di Jack Batiste dà a questi brani una nuova forza aiutato, naturalmente, da tutti i componenti della band; dal tessuto sonoro della chitarra di Andy Moresco, virtuoso delle sei corde, coadiuvato ottimamente, nella melodia, dal tastierista: Lean Coldwind. Per non parlare della sezione ritmica, sostenuta vigorosamente dalla batteria di Joe Peacock e da Bedrosian Baol, bassista talentuoso e scenicamente prorompente. Quindi, se volete un disco di Musica, cercate questo, sarà una ricerca difficile ma vedrete che ne varrà la pena.
7) “I misteri dell’universo”
Era il decimo giorno dell’ottavo mese dell’anno 3999 del calendario neogregoriano, in quella parte della galassia una periodica nube meteoritica avrebbe solcato i cieli. Con un gruppo di studiosi ci accingevamo a studiare il fenomeno da una distesa di silice, prospiciente una formazione liquida di bi-idrogeno ossigenato al cloruro sodico, che si perdeva verso l’orizzonte. Ci eravamo attrezzati con un nucleo energetico a carbonio che avrebbe assicurato un’ottima emissione termico-luminosa. Avevamo tutti delle microtute a polimeri plastici per accertarci dell’effetto della pioggia di meteoriti sull’epidermide umana. Il nostro ufficiale medico aveva preparato una scorta di integratori biologici a fermentazione chimica, ad assimilazione diretta: trentasei dosi base a fermentazione del malto, un multidose concentrato a fermentazione del frumento, potenziato con bacche di coltivazione arboricola ed aveva anche portato un suo composto, sempre multidose, di integratore a fermentazione di ginepro e acido citrico anidridato. Probabilmente una sconosciuta interazione tra integratori, specialmente quelli a base di malto con quello a fermentazione di frumento potenziato, con lo sciame meteoritico, alterò il mio stato psicofisico costringendomi ad abbassare in maniera consistente e continuata gli acidi presenti nel mio corpo. L’addetto alla registrazione dei dati dell’esperimento riporta che, per via del forte scompenso, le mie capacità dialettiche furono intaccate, riducendosi alternativamente ad una mia confessione di affinità elettive nei confronti di una giovane scienziata del gruppo e l’intenzione di andare ad abbassare il mio livello di liquidi, dentro la formazione di bi-idrogeno ossigenato al cloruro sodico. Lo studio del fenomeno meteoritico a quel punto per me non ha avuto seguito, due miei colleghi mi hanno riaccompagnato alla base onde evitare effetti irreversibili. Si segnale come tale scompenso non sia più avvenuto da allora.
8) “Sul finire dell’estate”
Il sole moriva lento dentro il mare lanciando riflessi dorati che ferivano gli occhi; i due ragazzi erano vicini e stavano in silenzio, si sorridevano di quei sorrisi fugaci in cui gli sguardi si toccano appena per poi ritirarsi impacciati ma curiosi. La ragazza parlava tanto e muoveva le mani, cercava inutilmente di calmarsi così, sentiva il cuore che batteva forte e non sapeva se le parole che le uscivano avessero un senso o meno. Lui annuiva fingendo sicurezza, avrebbe annuito anche se le parole di lei non avessero avuto senso perché non erano le parole che dovevano averlo. Anche lui era nervoso, sentiva le gambe molli che quasi sbattevano e ringraziava, dentro di sé, il fatto che fossero immersi nell’acqua fino alla vita. Lei si sentiva un po’ più sicura in acqua, era il suo elemento. Lui sentiva lo stomaco che si apriva e si chiudeva al ritmo veloce del cuore e quando parlava gli si incrinava lievemente la voce per l’emozione. Il mare era calmo e trasparente nonostante il controluce del tramonto; in acqua qualche bagnante, non troppi, solo quelli che si trattengono anche per l’ultima settimana di agosto. Lei disse: “l’acqua è un po’ fredda”, facendo dei cerchi con le dita sulla superficie, lui rispose: “vero” e si maledisse per la sua timidezza durante il breve, eterno silenzio che seguì, poi tirò un respiro profondo e le fermò la mano che faceva disegni sull’acqua e si guardarono negli occhi, gli sguardi non fuggirono timorosi ma rimasero a sorridersi, poi si avvicinarono lentamente l’uno all’altra e goffamente, districandosi nell’incrocio tra i nasi, le loro labbra si toccarono con timidezza scambiandosi i sorrisi per un tempo indefinito. Lei appoggiò la fronte alla sua e rise felice, lui ricambiò e guardò il sole che, ancora per poco, li salutava con i riflessi dorati sull’acqua e fu sicuro che non avrebbe mai scordato quell’estate, l’estate del suo primo bacio, l’estate dei suoi diciotto anni.
REGOLAMENTO
Regola 1: postare il regolamento
Regola 2: parlare di otto fatti a caso e curiosi o che non si sono mai raccontati nel blog che riguardino se stessi in un post dedicato
Regola 3: scegliere altre otto persone da incatenare e dire loro che sono state incatenate.
Però il regolamento non dice COME ve li devo raccontare questi otto fatti e così ve li racconto a modo mio :)
1) “Bambino che vuoi fare da grande?”
Galles: Ciao.
Baol: Ciao.
G.: Come ti chiami?
B.: Bedrosian e tu?
G.: Galles. Posso giocare con te?
B.: Va bene.
G.: Sai che hai dei soldatini bellissimi?
B.: Grazie.
G.: Senti, me ne presti uno?
B.: Va bene, però poi me ne riporti due.
G.: Ok, ma posso portarmelo a casa?
B.: Sì, però se te lo porti a casa, domani oltre ad un soldatino in più mi porti anche una macchinina.
G.: …
B.: Senti, ma tu da grande cosa vuoi fare?
G.: Io il barista, il mio sarà un bar bellissimo, si chiamerà Apocalypso. E tu?
B.: L’usuraio.
G.: Non so perché ma lo avevo capito.
2) “La creatura”
Anche se sono al buio posso sentire il suo lieve, impercettibile rumore, potrei impazzire. Io lo so che è lì, aspetta solo che illumini la stanza per poter fare ciò che sa fare meglio. Il sudore inizia a scendermi dalla fronte e lo stomaco si chiude in una morsa di orrore e disgusto, lo so che è lì, lo so. Adesso accendo, tremante porto la mano all’interruttore, mi fermo un attimo per respirare. Accendo; lui inizia la sua corsa verso di me.
AAAAAAAhhhhhhh!!! Oddìo!!!
Quanto mi fanno schifo gli scarafaggi!
3) “kabalinata”
A me quando mi chiedono che lavoro faccio mi mandano in crisi, lavoro poi, vabbè, diciamo quella cosa che faccio dietro la scrivania che ci sto comodo eh, mica no. Dicevo, io vado in crisi quando mi chiedono ‘sta cosa perché, se non sbaglio, io dovrei rispondere “libero professionista” o magari in futuro “commercialista”, ma questa è un’altra storia. “libero professionista”, dice che così veniamo chiamati, cioè, a volte si viene anche chiamati peggio ma vabbè; mio padre lo dice e lui dovrebbe saperlo bene chè questa cosa la fa da più di trentacinque anni e lui sì che è un libero professionista, ma io mica lo so se sono un libero professionista, al massimo sono un “libero principiante” visto che ho iniziato da poco; che poi, “libero” mica tanto mi sa che uno per essere libero deve potersi andare a prendere una boccata d’aria quando cavolo gli pare, che una bella boccata d’aria fa sempre bene; anche se, con tutti i veleni che ci son nell’aria al giorno d’oggi mica lo so quanto è salutare l’aria. Uno dovrebbe essere libero insomma, altrimenti che razza di libero professionista è? Ed invece c’è sempre qualcuno che ti dà un appuntamento e tu devi dirgli di sì che se no si offende, tranne se proprio non hai altri impegni, tipo che ti partorisce la moglie ed allora penso che “no” glielo puoi pure dire, solo che io non sono sposato quindi non lo posso dire. Che poi di sentire tutti ‘sti discorsi sulle tasse che nessuno le vuole pagare, che uno si chiede come deve campare lo Stato e tutto il resto ed allora quando li sento parlare di tutte queste cose qui che te le stanno sempre a ripetere, penso a come sarebbe bello stare solo, in un bel laboratorio a controllare i parametri di un esperimento sui neutrini e magari vederli pure, che io il fisico volevo fare.
4) “Passione”
Scorrere con le dita la pelle liscia, guardare i polpastrelli che l’accarezzano e sentirne il leggero vibrare sotto il tocco, poi fermarsi. Fermarsi in un punto preciso, consapevoli, con un brivido lungo la schiena ed un sorriso sulle labbra, con le dita ferme e precise, terminazione di una volontà. Una leggere pressione, quasi un soffio, un lieve gemito strozzato.
Adoro schiacciare i punti neri.
5) “INCHIODATO”
La stanza è buia e fumosa, una luce fredda la illumina poco e male, due persone sono sedute uno di fronte all’altro, più vicino alla porta, in piedi, c’è un soggetto in penombra, non muove un muscolo ma osserva soltanto. Il più rilassato guarda quello che ha di fronte, è nervoso.
Commissario: Allora, “signor” Bedrosian Baol, sa perché è qui?
Baol: Veramente lo vorrei sapere, mi avete prelevato in piena notte e mi avete portato qui senza darmi uno straccio di spiegazione.
C.: Ci arriveremo “signor” Bedrosian Baol, ci arriveremo…
Si vede che si diverte a caricare di sarcasmo la parola “signor”. Infatti all’altro da fastidio.
B.: La smetta di dire “signor” con quel tono!
C.: Io uso il tono che mi pare, chiaro?!
B.: Ma insomma, si può sapere per quale cazzo di motivo sono qui?
C.: Non si alteri signor Bedrosian Baol, qui le domande le facciamo noi.
Il tono è duro ma la sua espressione non è cambiata per niente, sempre con un sorriso di sfida sulle labbra, il sorriso di chi sa più di quello che chiede.
C.: Si ricorda dov’era il giorno 12 aprile del 1991?
L’altro spalanca gli occhi sorpreso ed indignato.
B.: Ma come faccio?! Sono passati sedici anni!
C.: Su, signor Bedrosian Baol, faccia uno sforzo.
B.: Facevo il primo superiore quel anno, avevo 14 anni.
Il commissario sembra soddisfatto.
C.: Bravo, vede che qualcosa ricorda?
B.: Mi ricordo solo questo, sarò stato a scuola quel giorno, cos’è? Avete scoperto che ho passato il compito di italiano al mio compagno di banco?
Parla con finta sicurezza, si sente nelle parole che è nervoso.
C.: Non faccia lo spiritoso signor Bedrosian Baol, lei potrebbe essere in guai seri, molto seri.
Questa volta anche la faccia del commissario si è fatta seria.
B.: O Signore! Ma mi volete spiegare?!
La voce di Baol è più alta di un’ottava. Il commissario se ne accorge e riprende la stessa faccia di prima.
C.: La sua classe quel giorno partiva per la gita, meta: i paesi etruschi.
B.: Quel giorno?
C.: Sì, proprio quel giorno…
B.: Ed allora?! Non si può nemmeno andare in gita adesso? Siamo ancora in democrazia mi pare.
Il nervosismo sale, è palpabile in Baol.
C.: Perché si agita signor Bedrosian Baol? E’ nervoso? Dicevamo, la sua classe partiva per la gita…
B.: Se lo dite voi devo credervi, non ricordo la data esatta.
C.: Sì, ci creda, è esatta, e lei partecipò a quella gita?
Lo sta cucinando a fuoco lento; un quasi impercettibile velo di sudore copre la fronte di Baol.
B.: Se mi fate questa domanda la risposta la sapete già.
C.: Ma io voglio sentirla dalla sua voce.
B.: Sì, ci andai.
C.: E cosa successe durante quella gita?
B.: Cosa successe?
Lo ha ripetuto più a se stesso che al commissario.
C.: Lo sto chiedendo a lei signor Bedrosian Baol, me lo dica.
B.: Niente successe, niente. Cosa volete che succedesse?!
C.: Non so, lei cosa ricorda?
Sembra il gatto che gioca con il topo, quel suo sorriso è proprio da gatto.
B.: Poco, l’ho rimossa quella gita.
C.: E perché, signor Bedrosian Baol?
B.: Perché una che mi piaceva si mise con un altro.
Non lo guarda in faccia rispondendogli, come se fosse ancora una ferita aperta di cui si vergogna.
C.: Brutti ricordi signor Bedrosian Baol, vero?
B.: Sì, nei primi anni della scuola ero abbastanza sfigato.
C.: Capita signor Bedrosian Baol, capita. Sono cose che succedono durante le gite, ma io sono interessato ad un avvenimento accaduto un po’ prima: durante il viaggio di andata.
Il volto già pallido di Baol è ormai terreo, come se un terribile ricordo gli fosse affiorato alla memoria.
B.: Eh?!
Farfuglia.
C.: Sì signor Bedrosian Baol, durante il viaggio di andata, sull’autobus è accaduto niente?
Il commissario sta per affondare il colpo, si fa più insistente e le difese di Baol sono ormai allo stremo.
B.: Ehm, non so, dormivo.
C.: No no, signor Bedrosian Baol, sappiamo che lei non è mai riuscito a dormire sugli autobus, nemmeno dopo una notte insonne.
B.: Ed allora chiacchieravo con il professore che ci accompagnava.
Baol si fa sempre più piccolo sulla sedia mentre il commissario è ormai in piedi con le mani appoggiate al tavolo.
C: Signor Bedrosian Baol, lei era uno sfigato ma non fino a questo punto. Vi eravate portati da mangiare?
Eccolo l’affondo, il commissario fa la domanda scandendo bene le parole. Gli occhi di Baol si spengono, guarda davanti a se ma non è presente.
C.: SVEGLIA! Sto parlando con lei! Vi eravate portati qualcosa da mangiare?
Baol si ridesta con un leggero movimento della testa.
B.: Sì, dei panini, il pranzo al sacco.
C.: E da bere? Cosa aveva da bere signor Bedrosian Baol?
B.: Acqua! Una bottiglietta d’acqua.
C.: No signor Bedrosian Baol, sappiamo che lei aveva comprato una lattina di Coca-Cola.
Baol è esausto, ha le braccia lungo il corpo e la voce si è fatta più flebile.
B.: Sentite, qui mi state trattenendo contro la mia volontà, se dovete accusarmi di qualcosa fatelo.
C.: Confessi signor Bedrosian Baol, le conviene.
Il tono del commissario diventa più amichevole, sa che ormai Baol è inchiodato.
C.: Non vede che sta sudando freddo? Lei aveva una lattina di Coca-Cola e la bevve e poi che fece?
B: Ok, basta! Confesso! Sono anni che mi porto dentro ‘sta cosa.
Ormai Baol è un fiume in piena, con gli occhi lucidi di lacrime.
B.: Una volta finita la lattina non mi andava di tenermi il vuoto e visto che eravamo sull’autostrada, mentre gli altri scherzavano e ridevano, ho aperto la finestrella superiore e l’ho buttata fuori.
C.: Dopo che ha sempre frantumato le palle a tutti con l’ecologia!
B.: Ma non volevo, ero giovane e stupido.
Gli occhi di Baol cercavano un conforto dal commissario, un conforto che non arriva.
C.: Le lacrime ed il pentimento non servono ora, doveva pensarci prima.
B.: Ho bisogno di un avvocato, vero?
C.: Sì, le sarà utile.
Ed è l’ultima cosa che dice prima di chiudersi la porta alle spalle.
6) “The Jokers live at the birthday”
Questo bootleg è l’unica testimonianza registrata dei “The Jokers”, nella formazione originale, senza i rimaneggiamenti che, successivamente, ne hanno decretato il declino. Sono solo quattro brani, quattro cover per l’esattezza, ma che potenza! Questi all’epoca diciassettenni, avrebbero qualcosa da insegnare a tutte le band giovanili che, adesso come adesso, stanno nascendo solo per la spinta del marketing. La potente voce di Jack Batiste dà a questi brani una nuova forza aiutato, naturalmente, da tutti i componenti della band; dal tessuto sonoro della chitarra di Andy Moresco, virtuoso delle sei corde, coadiuvato ottimamente, nella melodia, dal tastierista: Lean Coldwind. Per non parlare della sezione ritmica, sostenuta vigorosamente dalla batteria di Joe Peacock e da Bedrosian Baol, bassista talentuoso e scenicamente prorompente. Quindi, se volete un disco di Musica, cercate questo, sarà una ricerca difficile ma vedrete che ne varrà la pena.
7) “I misteri dell’universo”
Era il decimo giorno dell’ottavo mese dell’anno 3999 del calendario neogregoriano, in quella parte della galassia una periodica nube meteoritica avrebbe solcato i cieli. Con un gruppo di studiosi ci accingevamo a studiare il fenomeno da una distesa di silice, prospiciente una formazione liquida di bi-idrogeno ossigenato al cloruro sodico, che si perdeva verso l’orizzonte. Ci eravamo attrezzati con un nucleo energetico a carbonio che avrebbe assicurato un’ottima emissione termico-luminosa. Avevamo tutti delle microtute a polimeri plastici per accertarci dell’effetto della pioggia di meteoriti sull’epidermide umana. Il nostro ufficiale medico aveva preparato una scorta di integratori biologici a fermentazione chimica, ad assimilazione diretta: trentasei dosi base a fermentazione del malto, un multidose concentrato a fermentazione del frumento, potenziato con bacche di coltivazione arboricola ed aveva anche portato un suo composto, sempre multidose, di integratore a fermentazione di ginepro e acido citrico anidridato. Probabilmente una sconosciuta interazione tra integratori, specialmente quelli a base di malto con quello a fermentazione di frumento potenziato, con lo sciame meteoritico, alterò il mio stato psicofisico costringendomi ad abbassare in maniera consistente e continuata gli acidi presenti nel mio corpo. L’addetto alla registrazione dei dati dell’esperimento riporta che, per via del forte scompenso, le mie capacità dialettiche furono intaccate, riducendosi alternativamente ad una mia confessione di affinità elettive nei confronti di una giovane scienziata del gruppo e l’intenzione di andare ad abbassare il mio livello di liquidi, dentro la formazione di bi-idrogeno ossigenato al cloruro sodico. Lo studio del fenomeno meteoritico a quel punto per me non ha avuto seguito, due miei colleghi mi hanno riaccompagnato alla base onde evitare effetti irreversibili. Si segnale come tale scompenso non sia più avvenuto da allora.
8) “Sul finire dell’estate”
Il sole moriva lento dentro il mare lanciando riflessi dorati che ferivano gli occhi; i due ragazzi erano vicini e stavano in silenzio, si sorridevano di quei sorrisi fugaci in cui gli sguardi si toccano appena per poi ritirarsi impacciati ma curiosi. La ragazza parlava tanto e muoveva le mani, cercava inutilmente di calmarsi così, sentiva il cuore che batteva forte e non sapeva se le parole che le uscivano avessero un senso o meno. Lui annuiva fingendo sicurezza, avrebbe annuito anche se le parole di lei non avessero avuto senso perché non erano le parole che dovevano averlo. Anche lui era nervoso, sentiva le gambe molli che quasi sbattevano e ringraziava, dentro di sé, il fatto che fossero immersi nell’acqua fino alla vita. Lei si sentiva un po’ più sicura in acqua, era il suo elemento. Lui sentiva lo stomaco che si apriva e si chiudeva al ritmo veloce del cuore e quando parlava gli si incrinava lievemente la voce per l’emozione. Il mare era calmo e trasparente nonostante il controluce del tramonto; in acqua qualche bagnante, non troppi, solo quelli che si trattengono anche per l’ultima settimana di agosto. Lei disse: “l’acqua è un po’ fredda”, facendo dei cerchi con le dita sulla superficie, lui rispose: “vero” e si maledisse per la sua timidezza durante il breve, eterno silenzio che seguì, poi tirò un respiro profondo e le fermò la mano che faceva disegni sull’acqua e si guardarono negli occhi, gli sguardi non fuggirono timorosi ma rimasero a sorridersi, poi si avvicinarono lentamente l’uno all’altra e goffamente, districandosi nell’incrocio tra i nasi, le loro labbra si toccarono con timidezza scambiandosi i sorrisi per un tempo indefinito. Lei appoggiò la fronte alla sua e rise felice, lui ricambiò e guardò il sole che, ancora per poco, li salutava con i riflessi dorati sull’acqua e fu sicuro che non avrebbe mai scordato quell’estate, l’estate del suo primo bacio, l’estate dei suoi diciotto anni.
Ok, ora devo passare la palla ad altri otto, ed è la cosa migliore di questi meme. Allora, lo passo a Porzione, poi pure ad Hang the dj, ci aggiungo anche Michele va, poi al censore che queste cose non se le può mica far scappare. Me ne mancano altri quattro, vediamo...ah sì, naturalmente anche a quello che vorrebbe essere Bucknasty, poi non posso scordare chi si è inventato il soprannome "la carogna" e nemmeno il primo che ha invocato la pappagorgia irsuta e per ultimo lo sfegatato fan di Gianni Boom Paulicelli.
92 commenti:
questo meme mi perseguita...come si dice in questi casi?
VADE RETRO MEME!
:)
Ok, Baol: l'hai voluto tu!
La collera di Zu si abbatterà su di te!
Hai scritto un meme lunghissimo o_0
ma piacevolissimo da leggere ;)
Ciao usuraio :-D
Solo una misera lattina, Baol? E'vero, non si fa, ma semel in anno...
Mi piace questo tuo modo di convertire un meme in uno scritto articolato e divertente.
Notte, conterroneo. :-)
Sicuramente avrò perso qualche passaggio, ma perchè Bedrosian?
ahahahahahah....
sulla prima sono quasi caduta dalla sedia per le risate...
per il resto...adoro come scrivi...
MEME svolto in modo eccellente direi...
notte! ;)
sono arrivata al 4 e fà veramente schifo.
blè!.
Ho appena fatto colazione.
MIIIII!
@ nonsisamai: esattamente devi dire "vadememe retromeme meme" :D
@ porzione: permalosone :D
@ inenarrabile: grazie :)
@ dyo: sai com'è, è una cosa che mi ha segnato molto :) Bedrosian perchè il nome del personaggio del libro di Benni "Baol" è Bedrosian Baol
@ prescia: moooolte grazie :)
@ fatabugiarda: spero tu legga il resto una volta ripresati :)
Uno dei più simpatici sviluppi di questo meme che abbia letto! Complimenti (tranne per la tua abitudine a schiacciare i punti neri). :p
Sto qua e ascolto il pianista. Sono all'ultimo tavolo a sinistra in fondo. Se non vi piace lo spirito del tempo, se vi piacerebbe conoscere la filosofia baol, se non riuscite a dormire o se state dormendo, venite.
Mi riconoscerete subito: ho un tatuaggio a forma di fiocco di neve sulla mano. Starò qui fino a quando il pianista suonerà... E finché ci sono io, suonerà...
AHAHAHAHAHHA! Bellissimo questo meme, complimenti!
Cmq anche a noi è toccato, mal comune mezzo gaudio!
Help people of Burma
Grazie.
baol, che cacc*io! ma scegli proprio me da imitare che faccio del casino la mia regola...mò da adesso in avanti scrivo normale, come ogni buon cristiano deve fare...e poi devi scrivere "va beh" e non "vabbé" che é troppo sboccato, ma per il resto...uguale.
:D
Hai capito LaGuressa...
Baol...Oh, forse mi hai preso per i fon*elli ma io son comunque lusingato...
@ ross: grazie...e lo so sono cose brutte i punti neri. Verrò a leggere il link.
@ la guressa: grande Guressa, GRANDE!!! :)
@ giu: grazie...eh lo so, sono disgrazie che accadono...
@ kabalino: ma che fondelli!? Io te lo avevo già detto che mi piaceva il tuo modo di scrivere, il mio è proprio un tributo...però il vabbè non lo cambio, mi piace così ;)
che dire.... non e` che fare il fisico sia tutto 'sto granche`: io ho gli stessi problemi tuoi...
A:cosa fai nella vita?
Kino:il fisico?
(segue domanda letale)
A:e che studi?
K:.....vuoi davvero che te lo dica? DAVVERO?
A: si...
K:...studio gli effetti della polarizzazione trasversa degli adroni sulle interazioni dovute alla QCD.
A:........... (sguardo basito e poi scappa).
@porzione: un'altro adoratore dell'aquila leontocefala, che rubo` le tavole del potere!
ZU! ZU! ZU! ZU! ZU!
un tributo....grande baol....é la prima volta che mi fanno un tributo...e non sono ancora morto...
Grazie (con la g maiuscola) :D
...una mica é Guressa per niente... :-P
@ markino: Capita lo so...però è una cosa troppo interessante. Vuoi sapere cosa accade a me, solo un piccolo esempio:
Cliente: Ma questo mese l'iva da pagare è tantissima!!
Commercialista: Significa che ha venduto tanto.
Cl.: Ma il mio vecchi commercialista quando l'iva era alta mi diceva "COMPRA QUALCOSA".
Com.: Come?
Cl.: Sì, sì, mi consigliava di fare degli acquisti!
O_o ma ti pare possibile?
@ kabalino: quanno ce vo ce vo ;)
@ la guressa: ma infatti...ma che significa? O_o
quando si è quasi ultimi a fare un memme bisogna trovare un modo originale per svolgerlo........ci sei riuscito, è veramente carino.....
@Baol: vedi il commento che ha fatto Karmelin...hehmmm, pardon, Kabalino! ("hai capito la...)
tutto quá :-)
la prima è veramente bellissima! :D
x la 2 hai tutta la mia comprensione..io ODIO ogni genere di insetto saltellante, in primis cimici e cavallette, ma anche gli scarafaggi non mi vanno tanto a genio..
strano che mi sia sfuggita questa cosa quando ho fatto il meme!
cia Psicanalista si é arrabbiato con me Kabalino ...risolvi! :-P
Mi fa piacere che al mondo ci siano commercialisti multitasking! :-)
uff, tra una telefonata una mail e altre cose, ci avrò messo 39 minuti a leggere il tuo post...
(io lavoro, anche se non sembra!!!)
comunque ne è valsa la pena!
Questo meme mi piace un casino !:-)
Bello! Non sembra neppure un meme:-) però, quella lattina..è ancora lì, integra, rossa, cattiva, impedisce a quel fiorellino di germogliare..però, ti sei pentito, perciò, anche se sono una giraffa ecologista, posso aiutarti ad ottenere la grazia:-)
Bello, sembra una telefonata :)
fiuuu..sono salva )
Però devo dire che come li svolgi tu i meme non li fa nessuno. Ti impegni troppo , la gente lo sa e ti nomina ;)
In effetti sei proprio bravo: hai fatto di una "catena di S.Antonio" un piccolo capolavoro. ;-)
Ehm.. quindi sei un usuraio libero principiante?
ops.. dimenticavo.
Grazie per quelle parole :)
Ciao Baol
Ciaooooo!!! ono rientrata dalle vacanze e trovo l'invasione dei MeMe...ahhhhhh...mi viene da urlare...però bravo...si si...bravo bravo...simpaticissimo nello svolgere il compito...sto mettendo su una nuova pozione per non cadere vittima dei meme...almeno non così spesso...:-)
finalmente ho trovato quello stronzo che 12 aprile del 1991 mi ha sfascianto il parabrezza della mia 112 Abarth con una lattina di Coca-Cola lanciata da un autobus....
Lean Coldwind e Joe Peacok....mi sono pisciato addosso quando l'ho letto, certo Mingus Reindeer alias Baol Bedrosian ha lasciato il gruppo ed è stato peggio che con Frusciante....
"Un meme lunghissimo da leggere tutto d'un fiato. Ennesima reinterpretazione pungente alla Baol, con interessanti tratti autobiografici e nostalgici. Sicuramente uno dei più bei post degli ultimi tempi"
-La Stampa-
(va bene come critica?? ok, se mai pubblicherai un libro, ricordati di aggiungerla sul retro della copertina)
@ suysan: grazie, sono contento che ti sia piaciuto.
@ la guressa: quello lo avevo capito, solo che vorrei sapere cos'è una "guressa"...che se non lo puoi dire in pubblico, lì, sotto tutti i link ce n'è uno con scritto "scrivimi!", quella è la mia mail e me lo dici in privato.
Da psicoanalista del kabalino ho messo una buona parola per farvi far pace, non preoccuparti.
@ bdp: grazie per la comprensione...ma non dire che ti sei scordata qualcosa che poi ti inviano un altro meme :D
@ regina madry: weilà...parole grosse...commercialista...al max, libero principiante per ora ;)
@ el nino: se ti beccano dì che stai cercando di vedere come sono come commercialista per potermi poi proporre come consulente per dove lavori...comunque grazie per l'attenzione, spero di averti alleggerito un po' il lavoro.
@ s.b.: grazie tante :)
@ giraffa: grazie, sniff, parla con il magistrato per favore.
@ pOpale: :)
@ pideye: azz O_o non avevo pensato a questo risvolto, vabbè, rischierò...a proposito, faccio ancora in tempo a cambiare i link finali :D
@ dyo: troppo buona. Un abbraccio conterronea ;)
@ apepam: seee...magari avessi seguito il mio istinto di fanciullo. Le parole sono uscite grazie a quello che hai scritto tu ;)
@ bruja: naturalmente ne darai un sorso al tuo collega mago Baol, vero?
@ InTerysta: il commissario, qui vicino mi dice che se io avevo 14 anni, tu ne avevi 13 e quindi guidavi senza patente, sta per chiedere l'estradizione al governo estone.
Mingus Reindeer...suona proprio come il nome di un bassista sì ;)
@ Ritana: ma io la metto davanti sulla fascetta tipica dei libri una recensione così ;)
uh no no x carità!!!! che poi sennò sono costretta a rimandarne un altro pure a te ;)
uh ma che bello, Baol. Ma davvero.
Basta io abdico, non posso reggere di rispondere alla bravura che avete messo in questo memee sia te che kab.
Se lo faccio, finisce che lo metto nella tesi.
nono, ricoinvogletemi solo quando appaiono meme for dummies. :)
Anzi aspetta va... mi è venuta un'idea... (fra qualche giorno, però)...
Ehy, che MEMone! Mi piace un sacco il punto 4, ma per tutto lo svolgimento ho creduto che il piccolo Baol si fosse fatto la pipì sotto! :-)
Io ribadisco, devi da scrive un libro, e te lo dico alla romana! :-)
caro Baol, la bravura che hai saputo dimostrare in questo meme è straordinaria! bravo!!!! :)
"... non siamo degni, siamo cacchina, siamo cacchina..."
(trovami la citazione di questa frase?)
ciaaaoooobelloooooo....
Ciao, buona domenica!
@ bdp: azz...sei passata alle minacce? O_o :D
@ anja: attendo allora qualche giorno :)
@ daniela: ma il punto 4 non è quello dei punti neri? O_o
Disci che devo da scrive n'libbro? E che je devo scrive drentro? :D
@ marcello: sei troppo buono...ma la citazione di cosa è? non l'ho colta :(
@ ross: ciao, buona domenica anche a te :)
Il punto 5, ho sbagliato! :-(
marò Baol li stai a fare troppo lunghi sti post!! ho letto le prime due e le ultime due righe...e mi sembra di aver capito che la tua pappagorgia fa da protagonista!!!
Bravo Baol bel post
si confermo troppo lungo, se continui così me lo devo stampare pirma di leggerlo :-)
@ Daniela: però sai che analizzando bene anche con il numero 4 ci stava bene la cosa che hai detto :D
@ tazzozza: cazz...hai scoperto il codice segreto del mio post...tu sì che capisci sempre tutto prima degli altri :D
@ tenebrone: ebbene sì, mi paga la lobby della produzione di carta :D
ah, allora non ti sei ancora pentito del tuo lato lurido della forza e continui a voler distruggere foreste in nome di questa fantomatica lobby della carta.....qui si scoprono gli altarini...
^__^
il tuo post è la prova vivente che la creatività esiste!!!
8 storielle per 8 segreti = 64 minuti di fantasia...
E ti credo che ci hai messo diversi giorni per finirlo..però ne è valsa la pena..sei stato Bravissimo originale..noi lo saremo molto meno..assicurato..ebbene si'..anche questo Meme ci è stato già commissionato..povere noi..poveri tutti noi Bloggers!
;-)
Buona domenica, Bedrosian Baol: vado a studiarmi il caso "manzo".
Un abbraccio conterroneo, va da sè. :-)
ho capito hai fatto cartello c s'mend
Come diceva un mio vecchio amico ;-)
Nullius boni sine socio iucunda possessio est
Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla. (Seneca) ...
Questa frase mi è sempre piaciuta, e mi accompagna dai tempi del liceo.. Io di amici veri ne ho pochi, ma quelli che ho sono davvero speciali!!!
Un bacino....
@ InTerysta: ebbene sì...:D
@ bdp: lol
@ cilions: grazie :)
@ angie: ed invece sono sicuro che ne farete uno magnifico :)
@ dyo: ma tu vuoi fare la difesa o l'accusa? :D
Il solito abbraccio conterronea
@ tenebrone: sì, ho fatto un cartello, vuoi sapere cosa c'è scritto sopra? :D
@ apple: verissimo :)
No grazie;)
che meraviglia!
Certo che di fantasia ne hai.
;-)
E finché avrai di che scrivere non ti sentirai mai solo.
a presto
mi associo anch'io all'orrore x lo scarafaggio!!!!bleah...io x ste cose son talmente schifiltosa che una notte non son riuscita a dormire x molto meno: una specie di farfalla-falena che svolazzava in camera mia..+___+
...x non parlare di quando tempo fa in piena estate non ho aperto la finestra x 1 settimana xchè 2 OSCENE CAVALLETTE (che mi RIPUGNANO oltremodo)si erano messe a fare le loro COSACCE sul mio vetro...che schifo
Anche io sono un "libero" professinista! Uno sfigatissimo praticante avvocato! Bè, a te non serviva un legale per quella faccenda della lattina???
LA GURESSA È IL GURU FEMMINA!
@ pideye: a beh...volevo ben vedere :D
@ lucia: grazie...ma intendi una cosa tipo "nel boschetto della mia fantasia c'è un fottio di animaletti un po' matti inventati da me..."?
@ patty: le cavalletteeeeee...ci sono state due estati che da queste parti c'era l'invasione di cavallette belle grosse...ma invasione per davvero eh!
@ greg: ma sei un praticante avvocato penalista?
@ la guressa: azz...non ci avevo pensato! :D
cosé? Oggi non si passa a salutare?
Brr... anche io odio gli scarafaggi, quando ne vedo uno mi paralizzo!
Grazie per il tuo commento.
Ciao ciao.
Selene
@ la guressa: fatto! ;D
@ selene: grazie a te per la ricetta, ciaoooo
Quanto romanticismo in un punto nero...
Mi hai commosso.
Davvero!
;-P
Baol, ti stai montando la testa!Troppi fans e troppi link! ;-)
dai baol ti aiuto a raggiungere i 70
commenti mò ne metto altri 3 o 4!
voto pappagorgia di baol
e vaiiiiiiiii 70.. hai vinto il post d'oro
ora ci devi fare un post zozzo!
Miiiiii, 70 commenti.
Attendo trepidante un post di quelli tuoi, da incorniciare.
Buona giornata. :-)
non ho mai conosciuto un essere normale che ricevesse tante risposte.
settentuno.
quindi.
o non sei normale;-)
o conosco pochi bloggher.
jean
ahahahah
settentuno
ahahahahah
@ cate: ma grazie...spero che la commozione non sia cerebrale :P
@ vipera76: e tu? Tu non sei una mia fan? Io sono un tuo fan :(
@ tazzozza: graaaazie, tu sì che sei un amico :P E dimmi, dimmi, come lo vuoi il post zozzo? (sai che rischi vero?)
@ dyo: miiiii...che responsabilità ;)
@ temphe: la prima che hai detto :P
baol mi sa che sto iper-meme ti abbia spossato e prima che ne fai un altro...cate é tornata e ho deposto lo zainetto-aspirapolvere di trollbusters al chiodo...che la cosa un pò mi dispiace...perché per lo zainetto faceva fi*o
lo sapevo, ne ero certa.
@ kabalino: me ne sono accorto...ma non preoccuparti...abbiamo vinto una battaglia, ma la guerra è ancora lunga ;)
@ temphe: :D
o cavolo...dici che tornano?
Allora potenzio lo zainetto....ci metto su un 90.
una lattina dall'autobus???no, non si fa!!
Grazie della visita al mio blog!
Ciao
@ kabalino: vai direttamente con il 150, ho saputo di certi trolloni che non ti dico.
@ giovanna: ehm, dai, son pentito. Grazie a te della visita :)
MITICO!!!
perchè non lo passi anke all'uomo delle focaccine dell'altro mondo?
post zozzo a sfondo erotico con personaggi inventati senza cadere nel volgare dai dai dai!
@ M&M: lo avrei fatto, solo che le nomination erano solo otto :D
@ tazzozza: mumble, mumble, bella sfida, vedrò se ci riesco...per ora ho altre cose da postare...ma ci penserò :)
Geniale la questione delle nominations...
Ma già, dimenticavo: tu SEI un genio!
@ annachiara: Addirittura?! O_o il mio ego ti ringrazia taaaaaaanto!!!
tu che suoni il basso...WOW!..mi lasci a bocca aperta!..ma ancor di più, tu che ti ricordi del tuo primo bacio: che dolce che sei!
..non me lo sarei aspettato da te sai?...anche perchè dopo aver letto i primi 7 come avrei potuto immaginare un finale così?
alla fine, il "gioco MEME" rende : credo di aver capito un pochino di più...come sei! ;)
@ margy: Beh, ma io in fondo sono un romanticone...oltre ad essere un tipo pieno di sorprese :D
Sono passata di nuovo, ma qui ricevi troppi complimenti, ed io non so cosa scrivere. Un bravo in più sarebbe superfluo e non del tutto sincero. Una piccola critica, immeritata. Inutile anche dirti "continua così", lo stai già facendo ed è giusto che tu lo faccia.
Ti mando un saluto e torno a riflettere sul perchè uno tanto bravo ripete dei clichè e non me lo aspettavo, sul perchè ho paura che non tutto sia così ma che tu tutto veda e ricordi così,e andrebbe benissimo, se non fossi anche curiosa del prima, oltre hce del dopo, e sulperchè dal punto 3 sono passata all'8 e non so se mi son persa qualcosa.
Quel che è sicuro è che io ho smesso di scrivere, ed invece un po' mi stimoli a riprendere. Non solu tu, troppi me lo dicono, e se sapessi, come tu credo che sappia per te, che so scrivere per lo meno come un tempo, se sapessi di avere ancora quell'"universo dentro" che mi trovò un amico, forse riprenderei.
credo che i miei commenti siano troppo lungi e noiosi, e articolati e non ben spiegati.
Cmq W la vita, se ci permette di raccontarla così, ed anche un po' meglio di quel che è. Bravo!
'Stì
@ anonima'Stì: ti rispondo qui anche se nn so se leggerai questa mia risposta. I tuoi commenti mi piacciono anche se sono un po' criptici, lo ammetto, forse sono io che non sono ancora tornato in forma :P Comunque spero che tu poi ti sia soffermata anche sui punti che hai saltato e ti sia divertita. Ripetere dei clichè, è solo un gioco in fondo e poi, se qualcuno a fatto una cosa bene cercare di confrontarsi è una specie di sfida, la continua ricerca di una innovazione serve per fare in modo che la fantasia sia sempre sveglia. Quanto al tuo di scrivere: ricomincia! Guardati dentro, guarda fuori, prendi la penna e scrivi di getto, quello che viene viene. Comunque se ti va, il mio indirizzo mail è l'ultimo link del mio blogroll, anche perchè a quanto pare non hai un blog :)
Ciao
C'ho messo un pò ma alla fine ce l'ho fatta a leggerlo... Originale come sempre nel trasformare un banale giochetto in tanti mini racconti divertenti!
p.s. Gli scarafaggi sono degli esseri stupendi, un giorno ti sveglierai in piena metamorfosi e non riuscirai a rigirarti nel letto, agiterai le zampine spaventato e la famiglia comincerà a passarti il cibo da sotto la porta.... eheheheheheheh :*
@ Maraptica: E finiranno per lanciarmi una mela nella schiena?
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