La mia città sembra quasi bella vista da lontano, quando la strada che ti ci sta portando si alza e lascia spaziare lo sguardo intorno, sgombro da alberi. A sera si vedono in lontananza tante luci gialle; lampioni, finestre illuminate, fari di auto, compongono nel buio la sua forma e poi vedi il campanile ed accanto la torre e ti sembra quasi normale, una semplice rappresentazione dell’umanità. Ma come tale anche lei non è esente da difetti, gli stessi che probabilmente ogni città del mondo porta con sé, ma nelle altre io non ci vivo, io vivo qui. Cammino per queste strade e sento le voci che le riempiono, De Andrè una volta prese in prestito una frase di La Rochefoucauld e cantò che “non tutti nella capitale sbocciano i fiori del male, qualche assassinio senza pretese lo abbiamo anche noi qui in paese”; siamo provinciali e lo saremo sempre e non sarebbe nemmeno un male se non avessimo però preso i difetti nazionali: quella presunzione di fondo che ci fa credere di essere migliori di quello che ci sta a fianco, quella boria maleducata da cafone che riduce e risolve qualsiasi problema semplicemente aumentando il volume della voce. Nelle mura della mia città c’è anche la storia, quella antica del medioevo, in cui bisognava proteggersi e quella contemporanea di un ottocento fatto di ricchi che avevano tutto e di poveri che non avevano niente; poi ti guardi intorno e ti accorgi, domandandoti di chi siano le cose, che, per quanto i tempi siano cambiati, sembra tutto dannatamente uguale; solo che, nell’ostentazione di chi ha non c’è più nemmeno il barlume di quella benevolenza che, anche se finta, dava un senso a tutto. Così come in chi non ha non c’è più quello sforzo di essere che faceva andare a testa alta ma solo il sacrificio di apparire, per non sentirsi tagliati fuori da un’umanità che brilla. Ripensi a quelle luci che hai visto arrivando, magari respirando dai finestrini aperti un odore di natura che puzza tanto di chimica e ti chiedi che cosa ci sia dietro; magari solo qualcuno che spera in un domani migliore oppure solo uno che ha smesso di sperare e crede di aver trovato, nel suo presente, il motivo del sorriso ebete che ha stampato in faccia. Per un attimo quelle luci che vedi brillare, gialle, di fronte a te, sembrano tante lampare in pesca nel nero del mare di notte; magari sono solo i fari di quello che ti attraverserà l’incrocio a 140 prendendosi la precedenza del più forte e non lasciando quella della strada, quello che ti urla contro se solo fai una rimostranza e che, magari, si ferma per litigare perché tanto non è lui che rischia, per errore, di passare da imbecille. Le luci che vedi in lontananza, tanto suggestive, che magari sarebbe bello immortalare in una foto, ti rendi conto che sono semplicemente le luci perpetue del cimitero in cui da tempo sono sepolte le speranze, i sogni di queste persone che ormai vivono delle prevaricazioni piccole e grandi che subiranno e che faranno. Che sia la fila al supermercato o dal dottore, oppure un permesso che non si può avere ma che un amico provvederà a far avere. Vengono in mente tutte quelle piccole cose che compongono la vita di questa città, di questo piccolo paese che non si discosta molto dall’Italia intera e che ti ha illuso con le sue luci gialle; si ripensa alle immondizie lasciate per strada per economizzare i dieci passi che avrebbero permesso di arrivare al cestino che, insieme ai dieci passi che servono per tornare, illudono di essere meno stanchi e più furbi. Furbi come chi risparmia in sicurezza giocando d’azzardo con la salute degli altri, non rischiando niente e vincendo comunque. Sono i lumini della decenza morta e sepolta quelli che, mentre guidi, vedi in lontananza davanti a te; quella decenza che impedirebbe i gesti di piccola piaggeria strapaesana che fanno tanto nazionale, come evitare una multa ad un qualsiasi rappresentante del potere, economico o politico, tanto da essere mediocri e pidocchiosi anche nell’immoralità. Ripensando a tutto questo davanti a quelle luci, per un attimo rallenti e te le godi ancora un poco, così, belle e lontane, per poi rassegnarsi ad andare avanti, avvicinarsi a quei puntini fino a che non si definiscono per quello che sono: semplici luci che, nello scorrere di giorno e notte, si spegneranno ed accenderanno e speri che non tutti i sogni siano morti ma che magari ci sia ancora qualcuno che ha una speranza, anche che sia solo quella di vedere quelle luci farsi più piccole nello specchietto retrovisore.
16 gennaio 2008
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89 commenti:
non so perchè ma l'unica cosa che mi viene in mente adesso è la faccina di msn , quella che fa CLAP CLAP....
perchè un applauso te lo farei davvero, e magari ora te lo farò davvero su msn, perchè hai espresso un pensiero amaro...ma lo hai espresso con dolcezza...
e non è affatto facile lasciare da parte la sterile e semplice polemica e trovare parole semplici e quasi tenere per delle osservazioni in fondo quasi "tristi" sulla realtà che ci circonda...
maipensato di scrivere un libro piccolo benni????:)
Mi sono piaciute le descrizioni, le luci che sembra di vedere, la speranza che speri di lasciare in chi legge alla fine, e la frase della canzone di De André e poi... insomma tutto il post :)
Le tue parole mi hanno commosso. Posso dirti che ci sono ancora persone che hanno una speranza e la vivono.
La tua descrizione è da pelle d'oca.... hai tinteggiato benissimo la situazione del 90% delle "nostre" città!!
non lasciamo però che la rassegnazione prevalga sulle speranze!!
un abbraccio
veramente, non ci sono parole per commentare il tuo post perchè hai già detto tutto tu.
E la tua città potrebbe essere qualsiasi altra città del nostro paese.
Baol carissimo, sai già che penso tu abbia della stoffa da vero scrittore e anche questa volta lo confemri alla grande. Buona giornata!
@ Prescia: Beh, che dire? Grazie per i CLAP CLAP, mi riempiono di orgoglio :)
Scrivere un libro? Piccolo Benni? Ma vuoi farmi arrossire amica Prescia? :)
@ inenarrabile: Graaaaaazie :)
@ simona: Ti sei addirittura commossa? Wow, ho dato il meglio allora :)
Lo so che c'è gente che coltiva il suo sogno, solo che pensare che certe persone debbano essere costrette ad andare via per la grettezza mentale italiana mi fa arrabbiare :/
@ mit-ile: E l'ulteriore 10% mi sa che sta peggio...
La speranza deve sempre prevaricare, solo che a volte è così difficile.
@ ginevra: Grazie gine. :)
@ simonaneri: Amica mia, sei troppo gentile, grazie davvero :)
Bravo ragazzo, bravo...
(da quando in qua Johnson il farmacista è il nostro manager? A me mica me l'hai detto...)
:)
Come altri hanno detto, la tua città potrebbe essere qualsiasi città, e la tua rabbia, la stessa rabbia che provano molti.
Ma finché c'è anche una sola persona che coltiva la speranza, e non si arrende al "pensiero piccolo e menefreghista" degli altri, la speranza è viva.
Si nutre di poco, per fortuna, ed anche quando sembra essere spenta nel cuore di qualcuno, non lo è mai del tutto, resta sempre una flebile fiammella dentro ognuno, che aspetta il vento giusto, le parole giuste, per alimentarla e farla splendere di nuovo... la speranza è contagiosa ;-)
hai scritto una riflesione bellissima su una città che potrebbe essere un qualunque posto dell'Italia, perchè in fondo, vizi e virtù non si differenziano poi molto da un luogo all'altro. ecco, sepiù persone si fermasseroo a riflettere, come te, e si lascissero trasportare da quel fascio di luce gialla, forse la volontà di cambiamento diventerebbe finalmente un'azione comune.
Le luci del cimitero sono davvero suggestive....
complimenti...
Ciao baol e buona giornata!
beh mi accodo a prescia baol....
che aggiungere non so...
post meraviglioso...
piccolo Benni!!!
che complimento meraviglioso...
giustamente mi accodo anche a questo
Dovresti venire a Cagliari, Baol, e arrivare dal mare...così il prossimo post potrebbe essere quello sulla mia "città bianca" :-)
Mi piace molto il Baol riflessivo, tanto quanto mi piace l'umorista. Figurati se non capisco quello che scrivi: il senso è chiaro, e ci accomuna agli abitanti di altri posti, anche lontani da qui. E' bellissimo "come" lo scrivi, soprattutto.
Tu che mi rubi i pensieri quando - al termine di una giornata di studio - torno a casa a piedi.
Ostinatamente a piedi.
Grazie...
L'a.
che bello aver letto questo post..mi sono ritrovata davanti alla mia città e ai mie pensieri annessi e tu ha saputo dare le parole giuste a quest'ultimi.
Come fai non lo so..ma nella tua semplicità hai come sempre sottolineato ciò che è la realtà.
grandi e più piccoli sforzi,
disciplina quotidiana esercitiamo.
e mai lasciamo indietro la memoria.
sì, in tanti si lotta...
mi domando spesso come si esce da questo casino in cui siamo.. e non trovo risposta.
oggi le persone studiano di più, sono più emancipate..eppure siamo più brutali, più superficiali, più ignoranti.
non curiamo più le persone che ci sono care, non abbiamo oiù rispetto per nessuno..
e non è questione di provincia o citta.
tutto scorre e le persone lasciano scorrete tutto.
la società ci vuole ebeti.. da ebeti spendiamo più soldi..
che bel post....ma che tu sei bravo a scrivere te l'ho già detto mille volte......se decidi di pubblicare un libro come consigliato da alcuni fammelo sapere ......sono una tua fan....
scrivi bene eccome ... e mi unisco al coro di applausi e commenti sopra riportati e ... ops dimenticavo ... ti hanno detto che sei stato nominato?
bellissimo, il racconto mi sembrava di esserci
Baol le luci che diventano piccole nel tuo specchietto retrovisore sono il contraltare ad altre luci che si fanno grandi mentre ti avvicini ad una nuova meta!
@ kabalino: Come ti ho già scritto sul tuo blog, fidati kabalì ;)
@ elisewinfox: Quello che mi preoccupa in certi casi non è la mia rabbia ma la mia stanchezza :/
@ maricri: Forse viviamo in un posto che non ha mai voluto cambiare veramente.
@ anna: Grazie Anna, buona giornata anche a te :)
@ mario: Non posso che dire anche a te che sei troppo buono e ti ringrazio di cuore :)
@ regina Madry: Ciao regina (scrivere "salve regina" mi dava troppo di chiesa ed in 'sto periodo...), c'è un racconto di Calvino ne "le città invisibili" che racconta di una città vista in due modi diversi da chi arriva dal deserto e da chi arriva dal mare; e lui dice che "Ogni città nasce dal deserto a cui si oppone"...
@ dyo: Grazie per i complimenti amica mia, so che mi capisci :*
@ l'Avvocatessa: Azz, un avvocato che mi accusa di rubare: sono nei guai! :D
Grazie per il grazie :*
@ margy: So maco :D
Mi fa piacere ti sia piacuto ;)
@ philippewinter: Ed in tanti si perde da queste parti... (ma non bisogna smettere di sperare)
@ fatabugiarda: Non sono sicuro che studino di più, penso che siano in più quelli che studiano ma la qualità dello stesso studio è molto peggiorata. Siamo più maleducati, vogliamo tutto e subito senza guadagnarlo :(
@ suysan: Beh, se scrivessi un libro difficilmente terrei per me la cosa :)
Grazie, grazie e grazie :)
@ janas: Sì, mi è arrivato "l'avviso di garanzia" :P
Grazie per i complimenti ;)
@ zefirina: Grazie :)
@ InTerysta: Fratello, sfortunatamente non è il mio di specchietto retrovisore. E comunque, se anche è vero che le luci a cui si arriva sono le stesse da cui si fugge, difficilmente per noi si può cadere dalla padella nella brace e guarda che non sto parlando di possibilità ma di persone.
Vero, potrebbe essere qualunque città d'italia, forse, ma forse una qualunque del mediterraneo. Onestamente più in là non saprei. Bel post, in ogni caso, bella prosa.
Per un attimo ho temuto che avessi scritto un post sulla trasmissione della Bonaccorti e Luca Barbarossa (RadioUno, ore 18 circa - ndr)!
o.O
Meno male...
Un abbraccio sollevato :-)
@ sotto: Sì, forse è un problema del bacino del mediterraneo...non so...però grazie per i complimenti :)
@ alberto: Hahahahaha, mai ascoltato quel programma :)
Sono di fretta e il tuo post è lunghissimo e non posso leggerlo in 5 minuti. Quindi ti lascio un salutino. Mi riprometto di leggerlo presto. UN bacioneeee
Risposto telegraficamente (in via eccezionale - ndr) da me. ;-)
Sup programma della Bonaccorti, non ti sei perso niente; te lo assicuro. :-D
Un abbraccio dialettico :-)
Vada per Johnson, però a far le presentazioni a Bombay ci vai te che a me il caldo e l'umidità mi dan fastidio :)
Sto leggendo Il sole dei morenti (che bello!)
Scusa se in questo contesto non c'entra, ma mi sei piaciuto anche per i tuoi interventi all'ultimo post di Alberto. :-)
Un pò di nostalgia, un pò di sollievo per essermi lasciata dietro certe cose... sigh.
mi unisco a sta marmaglia: complimenti caro baol!
che bello! ma quanto sei bravo. ci voleva il brivido dell 22.15 :)
smack!
Questo post è veramente poetico.
Uno dei più belli che tu abbia mai scritto. Sai Baolino, si sente che per te scrivere è naturale, tu non provi a scrivere, tu scrivi, e questa è una delle doti più grandi che uno scrittore possa avere, secondo me.
La tua sognatrice Dani :-)
purtroppo e, non c'è da gioire ma è un mal diffuso in tutta la provincialissima italietta dei comuni e dei campanili sparsi per i quattro punti cardinali.
frapre
...complimentoni!
bellissimo post!
:)
il mondo è strano... sono tornato da quelle luci stasera! abbagliato da altre luci nello specchietto retrovisore, lontane 50km, che si spegnavano appresso a 4 anni di stupide speranze: bruciate da altro tipo di prevaricazioni! Questo posto mi è capitato a fagiolo, riusciamo al solito a condividere con un certa ironia i momenti un pò così...
tanx
in effetti queste nomine sono una specie di "condanna"!!!
Colpita, soprattutto oggi.
Ciao
buongiorno mio caro...tutto a posto?
un abbraccio...
X ANIA=...ciao...ma come si fa a commentare da te?
@ pideye: Ciao amica mia, grazie per il salutino, spero che il post poi ti piaccia ;)
@ alberto: Ed io ho risposto alla tua risposta ;)
Un abbraccio dialettico anche da parte mia amico mio :)
@ kabalino: Daiii....non dirmi che non ti piacerebbe visitare l'India :P
Non so perchè ma ero sicuro che ti sarebbe piaciuto ;)
@ dyo: Grazie amica mia :*
@ aelys: Sai, non ho provato sulla mia pelle l'esperienza che stai vivendo tu ma, credo, che sia una sensazione in movimento: ci sono le volte in prevarica la nostalgia, altre in cui vince il sollievo e le giornate in cui le cose si compensano.
Un saluto transoceanico :)
@ berry: Grazie! :)
@ supermacvale: Grazie anche a te, sono contento che tu abbia provato questo brivido (spero buono)
Smack anche a te :)
@ Daniela: Questo è uno dei complimenti più belli che mi abbiano mai fatto; ti abbraccio forte sognatrice :*
@ frapre: E' questa la cosa che più mi dà fastidio, che non c'è molta speranza in giro, di trovare posti migliori :(
@ mimmo: Grazie omonimo! ;)
@ tenebrone: Amico mio, non per niente abbiamo condiviso un sacco di cose...ma cosa accade?
@ janas: Ehehehehe...massì, però un po' fanno pure piacere (almeno a me).
@ ania: Grazie, sono contento...cioè, se ti ho colpita positivamente :D
Ciao e benvenuta qui! :)
@ desaparecida: Buongiorno amica Desa, sì tutto a posto e a te?
Ho finalmente letto i tuo post.
Mi ripeto ma...è davvero molto bello il modo in cui riesci a raccontare la tua realtà e quello che ti gira intorno. Tu hai la stoffa dello scrittore. C'è poco da fare.
E la relatà che racconti nn è sola la tua. E' l'italia.
E i pensieri che fai più volte li abbiamo fatti tutti tornando di notte verso casa.
Io magari li ho fatti guardando la lava dell'etna scorrere sui suoi fianchi. E le situazioni sono identiche , le persone e gli atteggiamenti anche.
E la voglia di far diventare più piccole quelle luci...beh...sarebbe forse solo cambiare location. Ma i problemi sarebbero sempre gli stessi...non so come questo possiamo cambiarlo, e se ancora ci è dato riuscirci. So solo che siamo in un momento particolare della nostra storia e dobbiamo trovare o almeno cercare di rialzarci.
Ti bacio.
uno dei tuoi scritti migliori, bravo...
Bravo scrivi bene!:)
Ti auguro un buon w-e...
Baol non ho sonno...passavo di qui...ciao buona domenica! :)
scritto stupendo :) dawoR***
Io devo confessare che il font piccolino del tuo blog mi incasina lo sguardo, soprattutto con i post lunghi. Per cui prendo i post li copio , li incollo su word,alargo il caratttere li salvo come Baol e li lascio sulla scrivania e poi magari ore o giorni dopo vedo Baol sulla scrivania e leggo. Adesso sei sulla scrivania, caro Baol.
@ pideye: Grazie amica mia, i tuoi commenti sono sempre bellissimi :*
@ nonsisamai: Grazie :)
@ cinzia: Grazie conterranea barese ;)
@ margy: Spero tu non stia ancora dormendo, buona domenica a te ;)
@ dawor***: Molte grazie :)
@ Anja: Mi stai velatamente dicendo che devo cambiare carattere? :D
Come potresti anche liberarla un po' la scrivania, sto scomodo... :P
uè baol...ma quanto è bello la grammatica di Dio???????
:DDDD
Baol....c'è un premio per te.....
P.s. ma che senso ha "vorrei essere un baol"?
Davvero bello !!!
I am tregend.
Un bacio. :-)
Baol... non ho parole... sono entrata per caso e mi ritrovo un post di questo calibro! Come scrivi bene!!! Complimenti. Mi sa che ti leggerò ancor e ancora e ancora
MIII BAOL MA QNTI COMMENTATORI....MA COME FAI CON LE PUBLIC RELATIONS?
Sei fantastico Baol...
@ prescia: Assai amica mia...assai (almeno per me) ;)
@ suysan: Grazie, sei sempre gentilissima. Che senso ha? Semplice, vorrei essere il personaggio del libro "Baol" di Stefano Benni (per piccola spiegazione vedere il mio primissimo post)
@ s.b.: Grazie :)
@ dyo: I'm agend (nel senso che mi appuntano addosso gli appuntamenti O___o)
Bacione :*
@ irene: Beh, che dire? Grazie! Spero che anche gli altri post siano di tuo gradimento passati e futuri :)
@ desaparecida: Ci sarebbe il mio agente Johnson...ma per caso ti stai proponendo come addetta alle public relations? :D
@ bk: Addirittura? Mi fai arrossire!
Ciao Grande Baol, anche la mia città (napoli) sembra bella. . . da lontano.
Un abbraccio fraterno
nn potrei mai....sono abituata a gestire la mia micro-celebrità....nn credo riuscirei a fare il salto ...dalla campagna alla città!!!
Ciao Baol
Un abcio grande e prometto soslennemente che organizzandoci con largo, molto largo, anticipo facciamo in modo che ci sia anche te la prossima cena ok????
Una valanga di baci piccolino
Anna
BUONISSIMO! Sano! Di quelli che ce ne vorrebbe sempre almeno uno al giorno per stare bene!
:)
ciau
bello, vero, emotivo... grazie di quello che ci regali
ora che leggo, quella "città" un po' mi manca!
bisognerebbe stare un po' lontani da ogni città per vederne anche i colori belli, quelli che a starci dentro si tingono della luce al neon...
le piccole pidocchierie che inquinano le nostre vite e con le quali ci illudiamo di rimanere immortali nel prossimo minuto.
grazie baol per questo post
panz
Minchia Baol....
leggevo questo post ascoltando "L'orologio degli Dei" di G.Allevi...
Devo ammettere che mi sono emozionato.
Forse l'incontro con il Maestro t'ha formato.
Bellissimo
Cucinassi io come scrivi tu.
..e dovete vedere com'è svelto a fare di conto!
Cheers baol!
@ flat eric: Ma la tua città è bellissima amico mio, solo che la gente a volte non sa apprezzare certe bellezze e per il proprio tornaconto personale le rovina :(
Grazie della visita e del commento :)
@ desaparecida: Dai amica indiana, io sono sicuro del contrario ;)
@ inenarrabile: :*
@ a&d: Come ho scritto sul tuo blog, speriamo di riuscirci :)
@ supermacvale: Che abbia un futuro come medicinale? ^__^
Grazie! ;)
@ 60gandalf: Ma io mi ripago con i vostri commenti (e con un modico vaglia....SCHEEEERZO!!!)
Grazie della visita e dei complimenti.
@ giorgio pontrelli: Ma che sei di Rutigliano? :P
Lo so che la nostalgia viene comunque, però sempre più spesso è per i luoghi e non per le persone :(
@ panz: Grazie a te per lo splendido commento; sai, hai ragione ma, come ho scritto qui sopra, in risposta a Giorgio, quello che ci manca sono i luoghi e non la gente :/
@ berso: Senti, tu mi dici una cosa meravigliosa, ma sul serio eh, quel tuo "cucinassi io come scrivi tu" ha emozionato me: GRAZIE!
Quanto al pezzo di G.Allevi, ma sai che non lo conosco? :)
@ berry: Un fulmine...ma...hey, tu non dovresti essere ad imparare una poesia?! Fila a studiare! :P
Raccolto l'invito e così ho letto il tuo primo post... ecco perchè baol! ciao
sarà la tua città, ma pare tanto la mia anche se siamo lontani... deve essere perchè in fondo il mondo è piccolo e gli uomini uguali ovunque--
Beh in tutto questo lungo e stra-commentato post mi viene sola da chiederti esattamente tu nel settore contabilità (che figura sul tuo profilo) che ci stai a fare?
:-)
Carlotta
Ciao bello...
Volevo solo ruttarti la buonanotte. ;-)
ps. Non sono impazzita: una ragione c'è. :-)
non ho letto i commenti precedenti, spero di non ripetere cose già dette...
mi ha molto colpito la lucidità descrittiva accompagnata alla malinconia di fondo, quella malinconia presente in molti di noi, ma che spesso non consente di guardare le cose nella giusta prospettiva. e, forse la cosa più importante, quella nota di speranza finale, senza la quale sarebbe inutile parlare di certe problematiche. bravo
ho letto l'ultimo di benni, pensa un pò, lo sto anche consigliando in giro.. :P
ora vado da kabalino a fare due chiacchere...
BUONANOTTE-BUONGIORNO
@ irene: Brava, fai i compiti e leggi tutto eh :P
un abbraccio
@ ivy: Già, probabilmente è così, però non so se vale per tutto il mondo, secondo me noi in Italia siamo peggio :/
Grazie per il commento :)
@ carlotta: Amica mia, questa è una domanda che ha una risposta troppo complicata per un commento, però, se proprio ti interessa saperlo la mia mail è nel profilo (e pure il mio msn), avere un'amica in più è sempre una cosa bella :)
@ dyo: Ciao bella, tu puoi ruttarmi tutto quello che vuoi, lo sai! :)
@ johnson: Amico mio, grazie, di cuore.
Mi fa piacere che anche tu consigli Benni ;)
@ desaparecida: Buongiorno - buon pranzo
così riesco ad amare un pò di più anche la mia città che utlimamente non è proprio tranquilla...mi fai vedere le cose da un altro punto di vista!
ci sono sempre e solo passata a Bari...come passerò di nuovo da quelle aprti ad Aprile...il tuo post però mi ha fatto tornare in mente un film poco noto ai più, m che mi ha colpito per certi colori e certi quadretti diciamo così..e parla proprio di Bari di notte...e di certa umanità...il film è con Sergio Rubini e si intitola 'Mio Cognato'...a me è piaciuto tanto...
baol, posso farti da manager????
scrivi benissimo, qua bisogna far qualcosa!!!!!!!!!
.....ma sei rientrato poi??
Ora che ho capito il perchè di Baol, mi puoi spiegare "l'occhio"... non penso sia il tuo!!! ciao ciao Se non avrò la risposta, non potrò dormire tranquillamente!!! ;D
@ la coniglia: Ne sono molto contento coniglia, davvero. Un abbraccio.
@ la bruja: Cara strega, il film lo conosco, l'ho visto e lo apprezzo, è molto bello; ancora più bello è il film precedente, dello stesso regista, Piva, si intitola "lacapagira", è in bianco e nero e tutto in dialetto; se ci riesci, procuratene una copia (sottotitolata naturalmente chè altrimenti non ci capisci niente), secondo me ti potrebbe piacere.
Quanto ad Aprile, non sia mai che non ti fai sentire per tempo eh?! Anche perchè in aprile c'è il mio compleanno, il 18....ooops....ma è anche il tuo ;)
@ patty: Graaaaaaazie, devi metterti d'accordo con Johnson però :P
@ margy: Fisicamente sì...
@ irene: Ehehehehe...allora, se clicchi sull'etichetta "concorso" e vai al primo post con quella etichetta forse dovresti trovare qualche spiegazione in più, però quell'occhio è proprio il mio! ;)
macchè adelfia! anzi montrone!:)
@ giorgio: Maddai!? Proprio vicini allora!
E' molto molto molto molto bello. La cosa più bella che ho letto da te, mago Baol.
@ anja: Grazie amica mia :*
Sento che la tua città mi piace!
@ Franz: Mah, Franz, non saprei...
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