Il post dalle tre parole di Ross
La vita fa il suo giro
“Lo abbiamo dovuto ospedalizzare perché la respirazione era sempre più difficoltosa”, il medico è giovane, credo non abbia nemmeno la mia età, parla senza leggere la cartella come se avesse imparato il copione a memoria ed adesso lo stesse recitando per il suo provino, è un pessimo attore, magari come medico è meglio. Ha la faccia di uno che vorrebbe essere altrove ed anche io; il labbro superiore è lievemente pronunciato, quasi leporino, l'unico sintomo di nervosismo sono le piccole gocce di sudore che lo imperlano, per il resto è un manuale di distacco professionale. Mio nonno è lì, nel letto di fronte a me, che ascolta spaventato parole che nemmeno comprende, con la mascherina dell'ossigeno a coprirgli mezza faccia e gli occhi che si muovono in giro, veloci, come a volersi rendere conto per davvero di dove si trova. Il medico parla di terapie con la convinzione di un astrologo ed io guardo mio nonno, le sue mani ossute sulle lenzuola e mi ricordo di quante volte ho stretto quelle mani attraversando la strada per andare ai giardini e lì ascoltare le sue storie. I ricordi sono come crepe in una diga, appena se ne apre una, sai già che ne spunteranno altre e se non corri ai ripari, in poco tempo ti trovi sommerso. Mi ricordo delle volte che mi ha difeso quando ne combinavo una, oppure quella volta che, per prendere in giro nonna che voleva andare in Spagna, si è improvvisato ballerino di flamenco mimando le nacchere con le mani e battendo i tacchi sul pavimento. Adesso si trova lì a rimpicciolirsi in un letto cercando di dare meno fastidio possibile consapevole di non poterlo evitare. Il medico continua a parlare ma non gli do molto ascolto, comunque non potrei fare niente, sento solo mio padre dire: “Faccia tutto il possibile”, “Non si preoccupi, lo rimetteremo in sesto. Adesso però lasciatelo riposare”; il medico ha chiuso il provino con il più classico dei cliché, non so se si aspetti applausi o fischi, non decidiamo noi se la parte è sua o meno, siamo solo il pubblico. Esco per ultimo dalla stanza e faccio un cenno con la mano a mio nonno, mi risponde alzando due dita dal lenzuolo, lo lascio con i suoi ricordi e vado via con i miei.
Ennesimo racconto dalle tre parole, procedo a rilento ma procedo.
Sono tutti qui
53 commenti:
speriamo che al nonno non lo vada a trovare il ballerino di flamenco di elianto questa sera !
Con questo tuo post ho rivissuto un momentaccio... i ricordi restano addormentati in un angolo e aspettano il momento per venire fuori!!
^___^
un piacere leggerti anche se il racconto è tristissimo. Davvero triste.
Ciao Baol!
Ale
ecco ero venuta a vedere se fossi ancora cecato o no....
Meno male,ci sei!
Senti nn ti leggo oggi,sto bene,molto bene,e la tua prima parola è "ospadalizzare",preferisco di no.
Rimando eh? ;)
ehi, ma a san valentino ci parli di tuo nonno ospedalizzato da un medico col labbro leporino?!?
(molto bello, comunque!)
semplicemente... brivido! grazie mago baol
Meim, visto che non sono particolarmente in forma, FAMMI CAPIRE: è solo un racconto o tuo nonno sta male davvero???
è un racconto? mi ha commosso... se invece non è un racconto: un abbraccio forte forte. anzi l'abbraccio te lo do lo stesso...
Per adesso di crepe se n'è aperta solo una perché non hai detto cosa avevi combinato quando ti difese. Ciao.
dicono che a volte quello che si racconta sembra più reale del vero , o forse a volte si racconta il vero; comunque sia , bravo , io la scena me la vedo tutta .
@ palbi: Speriamo davvero!!!
@ Suysan: Mi dispiace averti fatto tornare alla mente certe brutti ricordi...
@ Alessandra: Lo so che è triste, questo è venuto fuori così. Grazie per i complimenti.
@ desaparecida: Vai e vieni quando vuoi, lo sai che è sempre aperto.
L'occhio ho dovuto rimetterlo io.
@ indierocker: Hehehehehehe, non amo le cose scontante ;)
@ stellastale: Grazie :)
@ enne: E' solo uno dei miei racconti, i miei nonni non ci sono più da tempo. Grazie per la preoccupazione :)
@ ...daisy...: E' un racconto, tutta roba inventata...ma grazie per l'abbraccio.
@ Alberto: Essendo tutto inventato, beh, inventa tu la mia marachella :)
@ Cary: Pura fantasia, mai vissuto niente del genere :)
Anche a me son tornati in mente spiacevoli momenti...
questo perché il tuo scritto riesce a far volare l'immaginazione... complimenti!
mi hai fatto prendere un colpo... '-.-
e venire un nodo in gola, mannaggia a te....
@ Anna Righeblu: Mi dispiace, il racconto è venuto così 'sta volta...
@ rompina: Sorry... :(
Nonni e ricordi mi sa che siano il filo conduttore di questa mia giornata... mi imbatto in loro ovunque vada!
Ciao!
whhooohhh..
uno dei racconti ispirati da"dammi tre parole" ^ __ ^
è uno scritto molto intenso e mi piace il tuo soffermarti sulle mani ossute.. che tante volte hanno stretto quelle di un bimbo e la frase
"I ricordi sono come crepe in una diga in poco tempo ti trovi sommerso".. è proprio così che accade.
dovresti riunirli tutti in un libro questi tuoi racconti
un abbraccio
Ricordi che nn sono tali, in quanto troppo vicini ancora. Già, avevi ragione, triste.
Conosco a memoria ogni singola questione: i battiti (dei parenti e del paziente), la faccia dei medici, l'odore inconfondibile di disinfettante, la pesantezza dei pensieri resi ancora più pesanti dalla preoccupazione, il rumore dei passi, addirittura il silenzioso rumore delle gocce delle flebo... ed ancora il rumore fasdioso di certe parole che a volte vorremmo non udire...
conosco tutto a memoria e capisco il tuo stato d'animo.
Ti auguro solo che tutto si risolverà per il meglio. Mi sembra di capire che il nonno sia un tipo piuttoso "gagliardo£ e lo sai? La forza d'animo AIUTA SEMPRE
Ti sono vicina, anche se ancora assente dal blog
un abbraccio
@ Viviana: Sarà giornata :)
@ albafucens: Ti ringrazio per l'apprezzamento e per come mi segnali quello che ti piace, grazie davvero :)
@ Maraptica: Eh, lo so, è uscito così
@ AnnaGi: ehm, come ti ho scritto...in realtà è solo un racconto, non sto vivendo tale esperienza...
sò proprio ARIVATA, eh?!?!?
@ AnnaGi: Hehehehehe, no no, non sei mica l'unica :)
io quando andavo da mia nonna mi prendevo anche i suoi ricordi, era così bello sentirle raccontare le sue storie
Ottimo, ho ispirato a Baol un racconto che ha mandato in depressione metà dei suoi lettori e fatto gravemente preoccupare l'altra metà. Per oggi posso ritenermi soddisfatta.
:p
sei un grnde, che altro dire???
@ zefirina: Ascoltare storie è una bella cosa :)
@ Ross: Mai contenta tu! :P
@ La coniglia: Grazie :*
bello! mi piace molto il modo in cui scrivi!
questo racconto con i suoi particolari ha fatto venire anche a me in mente una mia nonna che ormai non c'è più! quanti ricordi.....
ciao a presto
...Poi la giornata è cambiata, è bastato che leggessi un articolo web e dai nonni sono passata... ai nipoti! Ai casini della scuola, alle brutture del quotidiano (se passi da me capisci a che mi riferisco).
...Forse era meglio se stavo tra i ricordi ed i nonni... :-)
Ciao e buona giornata!
Veramente il post a cui mi riferivo era questo, che in effetti ho scritto ieri, dopo che la giornata-nonni è cambiata.
Ma fà nulla! :-)
@ elena: Grazie, spero che i ricordi che si scatenano siano comunque dolci
@ Viviana: Capito :)
Non c'è verso, mi sorprende sempre che incredibile talento hai di raccontare. Mi domando perchè non ti decidi a farti pubblicare ;-)
Davvero, non lo capisco proprio.
:-)
@ Zion: Ti ringrazio tanto, spero di sorprenderti sempre allora...anche con un libro (prima o poi)
Magari un libro che narra le vicende a bordo di un apecar?
Simpaticone! :-)
Non mi ero accorta di aver postato due volte; l'ho eliminato il commento di troppo! E' che ogni tanto il pc fà i capricci... o forse sono io ad essere troppo veloce per il suo ritmo! :-)
Buona giornata e... a quando illibro?
Lo so, sono una "gaffeuse" di razza.
Passa da me: ti ho risposto. :|
un saluto e un abbraccio Baol!
i ricordi anche se non sempre si riferiscono a cose allegre... sono sempre dolci, stemperati e ricolorati dal tempo... le cose "brutte" tendo a dimenticarle....
@ berry: Magari anche quello, sì ;)
@ Viviana: Sei tu che sei troppo avanti ;)
@ enne: La nuova Mike Bongiorno :P
@ Tonks: Un saluto ed un abbraccio anche a te!
@ elena: Meglio allora :)
Grazie per gli auguri Baol e non scusartiiii!!!:-)))))
non so se c'è qualcosa di personale in questo racconto...ma di sicuro lo trovo fra i miei ricordi...
un abbraccio.
vacca merda che bello!
...commosso....
l'ho vissuto tutto.
Bellissimo, tristissimo, miissimo (superlativo di "mio" :) ).
Oggi sei mesi, ecco. -_-
Lo dico, io, che devi darti alla scrittura!
Chissà perchè ci ricordiamo dei nonni solo quando siamo grandi mentre da piccoli, li diamo talmente per scontati... :*)
Un bacione e buon w-e
Impossibile non ripensare ad Elianto e ti dirò questo post non mi ha neppure messo addosso tristezza, ma un insolito risoamaro...la vita...
@ Aglaia: No, non c'è nulla di personale.
@ berso: Grazie amico mio
@ regulus: Mi dispiace aver scatenato certi ricordi...
@ LaCapa: Dici? ;)
@ Gata: Questo è vero...
@ Tintarella: Anche il tuo modo di interpretare è consono :)
conosco le parole dei medici. e sono di fronte alla diga, adesso, a tentare di porre i ripari.
E' un momento di assurdo stupore, quando ci si trova dall'altro lato. Spero che tuo nonno possa ricordare il flamenco...
@ Lila: Mi dispiace tu stia facendo da diga...i miei nonni non ci sono già più da tempo (a parte una) e nessuno di loro (credo) ha mai mimato il flamenco, questo è solo un racconto.
Adesso ero pronta a leggerti!
Molto triste è vero,ma la dolcezza di certi momenti riempiono per una vita!
E questo non è solo un modo di dire.
Un bacio bellocchietto,felice di vedere che sei tornato a tuo posto! :D
@ desaparecida: Grazie Desa...ma ho dovuto rimettercelo io, a forza, l'occhio :/
Ti ho visto e mi sono ri-trovata, li accanto a voi, una donna minuta tutta ossa e rabbia, mia nonna...
Mi piace il tuo mostrare ricordi...
:-) Mrs QT
@ Mrs Quentin Tarantella: Anche se sono ricordi inventati? :)
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