La tavola calda ha l’aria tipicamente americana, di quelle che si vedono nei film, l’entrata è sul lato lungo a circa un terzo verso sinistra. Appena si entra si nota subito, di fronte, il bancone che corre per quasi tutta la lunghezza del locale e dietro, a vista, la cucina; davanti al bancone c’è una fila di sgabelli mentre i tavoli sono lungo la parete che si affaccia sulla strada, sono cinque, due alla sinistra dell’entrata e tre a destra, messi tra piccoli separè che danno una specie di privacy ma niente di più. Il posto è pulito e sono tutti gentili, è sera e la luce all’interno non è molta, ha un’aria intima e calda; la cameriera dietro il bancone sorride e parla con i due seduti sugli sgabelli, hanno l’aria di essere clienti abituali, mangiano, quello a sinistra, una grossa fetta di torta alle fragole mentre quello a destra un piatto con bistecca e patatine fritte. I tavoli sono quasi tutti vuoti, a parte una coppia seduta vicino alla porta ed un tizio seduto all’ultimo tavolo in fondo. L’uomo da le spalle alla sala, davanti a sé ha una zuppa di funghi fumante. L’uomo piange in silenzio, come se non volesse disturbare, ogni tanto singhiozza appena ma senza fare troppo rumore, le lacrime gli rigano il volto e cadono nella zuppa; in mano stringe una foto ed ogni tanto la guarda, è una polaroid un po’ ingiallita come se fosse stata guardata per troppo tempo e troppe lacrime. Nel locale c’è un po’ di musica in sottofondo, nemmeno si capisce cosa sia, serve solo ad amplificare il silenzio; l’uomo ripone la foto nella tasca interna della giacca e prende un paio di cucchiaiate di zuppa, si asciuga le lacrime e la bocca e dalla tasca di dietro dei pantaloni tira fuori un vecchio portafogli di pelle, lascia i soldi sul tavolo e va via, la cameriera lo guarda per un po’ mentre si avvicina alla porta ed una volta chiusa alle sue spalle torna a chiacchierare con i clienti al banco.
Scritta ascoltando What's Going On di Marvin Gaye
Scritta ascoltando What's Going On di Marvin Gaye
16 commenti:
Tu hai assistito a questa scena o l'hai solo immaginata? O l'uomo in lacrime sei tu? (spero di no...)
Sa di film, sa di canzone... non sa affatto, invece, di Marvin Gaye! :-)
@ Daniela: l'ho solo immaginata...se è per questo una volta scritta mi ha dato anche di un quadro di Hopper...comunque a me quella canzone di Marvin Gaye (non so se la ricordi) dà quelle sensazioni.
Ciao Mimmo,
mi piace la tua scrittura: cinematografica, iconica, l'occhio giusto sui particolari.
A quando il tuo primo libro (se non è già uscito)?
Buona giornata
Rocco
Torno a leggerti on piacere. Ho letto di quell'uomo e ... l'ho visto..ma adesso mi chiedo perchè...perchè piange...dove andrà ora...adesso mi ci fisso...TI ODIOOOO! ;)
E T LINKO ;)
@ rocco: grazie, sei troppo buono, la lettura del tuo libro è già oltre la metà...la scrittura del mio è solo un'ipotesi nella mia mente.
@ pideye: hehehehe, magari prima o poi rispondo a questi perchè. Grazie per il link, anche io devo assolutamente aggiornare la mia lista.
Propongo un comitato per stimolare Baol a scrivere non solo sul web....
apponete le vostre adesioni
Bello...mi sembra di sentire l odore della torta di fragole...
Dai baol...scrivici un libro!!!!
ma quanti complimenti... non è che adesso ti monterai la testa? :P
Scherzi a parte, potrebbe essere un ottimo incipit con un ottimo sottofondo
Hai talento BAol...hai talento.Mi piace il tuo modo di scrivere...
Fallo diventare un lavoro...ci hai mai pensato?
@ InTerysta: GRAZIE...si vede che sei il mio migliore amico...ma la cifra per il regalo del matrimoni non varia..sia chiaro :D
@ anonimo: ora una fetta di quella torta azzeccherebbe...hai ragione. Grazie per i complimenti.
@ Johnson: io montarmi la testa? Dovrò parlarne con il mio agente :P Grazie Jo....domenica spero in un'ottima chiacchierata...siamo pochi ma buoni :D
@ Viola: grazie amica mia...preferisco non pensare al lavoro....
@ Baol,
ho scoperto solo dieci secondi fa chi sei :-) e quasi mi commuovo a ricordarti da queste lontane e brumose lande padane.
Caro Baol, è un piacere riscoprirti sul web e sapere che nel nostro paese non sono l'unico che sta tentando di togliere lo scettro di "scrittore" a tu-sai-chi...
Scherzo ovviamente... lunga vita, narrativa e non solo, a tutti e buona giornata pure!
Un abbraccio
Rocco
Ciao Baol! Mi spiace di non poter venire...A proposito, ho pure cambiato blog, vieni a vederlo. L'indirizzo è www.dreamharbour.wordpress.com.
Un saluto ;-)
@ rocco: hehehehehe....avevo capito che non avevi capito ;P io quando ho ti ho "scoperto" scrittore mi sno ricordato di alcune belle chiacchierate. Il libro l'ho finito è sto per postare la recensione, non preoccuparti, MI E' PIACIUTO UN BEL PO'! Però nessuno potrà togliere lo scettro di "SCRITTORE" a LUI...
@ m@d: non preoccuparti...cercheremo di divertirci lo stesso ;)
sostituisco quanto prima il link!
L'uomo che piange rinnova senso materno e una tenerezza che riserviamo a pochi.
In un locale non ne ho mai visti. Di solito bevono e sono ubriachi. Oppure lanciano lunghe occhiate al culo delle cameriere.
;-)
PS
Le Polaroid esistono ancora?
Hai ragione, questa storia è veramente bella!
Un abbraccio
@ Franz: Grazie ;)
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