07 luglio 2016

Dio si intravede

Dio si intravede dentro tramonti che fanno le nuvole rosa, che ne definiscono i contorni; si intravede nel mare che urla e spuma ed in quello che riposa placido confondendosi con il cielo. Dio si intravede nell’odore del pane appena sfornato, nel vapore profumato che sprigiona quando lo spezzi; si intravede in quel gesto di morderti un labbro per frenare un sorriso, nello sguardo sfuggito a nascondere un luccichio. Dio si intravede nelle parole confuse dalle emozioni e dentro il suono di una chitarra; si intravede nell’ondeggiare sincrono delle braccia alzate dentro una notte calda di note e parole. Dio si intravede nelle mancanze, quelle nascoste senza confessarle, perché “non sarebbe giusto”. Dio si intravede nella rabbia, quella che fa stringere i pugni e sbiancare le nocche; nel pianto che ricacci dentro. Si intravede dentro il dolore taciuto e in quello urlato. Dio si intravede nei fiori che appassiscono ma con eleganza, negli occhi tristi e negli sguardi profondi, quelli che dicono anche ciò che non vogliamo raccontare nemmeno a noi. Si intravede nel tocco delle dita sulla pelle e nel brivido che lo accompagna, e dentro il caldo che toglie il fiato. Dio si intravede nella penombra artificiale del pieno della notte, nell’urgenza di sentirsi; nel coraggio di parlarsi. Dio si intravede nelle domande dei bambini e dentro il silenzio degli adulti; si intravede nel coraggio del confronto e nella paura dello stesso. Si intravede nelle storie di sconosciuti e nei segreti dei vicini, dentro i gesti non raccontati ed in quelli frenati. Dio si intravede in quello che ci nascondiamo ed in quello che ci ripetiamo allo stremo per convincerci. Si intravede nelle notti estive, silenziose, nel frinire dei grilli, e dentro la pioggia battente che lava le strade ed i pensieri. Dio si intravede nelle sensazioni e nella confusione, dentro le scelte comodo ed in quelle difficili. Si intravede nelle parole scritte, nello scorrere della penna sul foglio, nel ticchettio delle dita sulla tastiera, nel suono dei fonemi formati in gola. Dio si intravede in noi, in ciò che siamo; ma spesso guarda altrove.

12 commenti:

Francesco ha detto...

uhm.....

carlo49calati ha detto...

molto intense ed apprezzate le tue parole, al di là del fatto che quello che intravedi tu lo chiami Dio ed io lo chiamo Uomo. Ma questo, a mio parere è un aspetto marginale, l'importante è la comunanza del sentire, quella che fa emozionare entrambi a "i fiori che appassiscono, ma con eleganza".
massimolegnani
(orearovescio.wp)

Vix Chinaski ha detto...

Ciao Baol, ti ho nominato per i Liebster Award. Ecco il link
https://vixlarox.wordpress.com/2016/07/08/liebster-award/

Mareva ha detto...

A me manchi.

Pami ha detto...

Mi è davvero piaciuto. La cosa che più mi rimane sta nel fatto che qualcuno ancora si ferma ad apprezzare le cose che abbiamo intorno e non corre nella propria superficialità. Grazie

Franco Battaglia ha detto...

Intravediamo ancora un sacco di cose in comune (ma anche fuori del comune),
grazie a Dio!

fabio r. ha detto...

Leggendoti Bro mi è venuta in mente - per deformazione professionale chiaramente - una bella definizione che il grande germanista Mittner dette alla poesia di Hoelderlin: Teofania Vespertina. Lui voleva indicare quel momento poco prima dell'alba e del tramonto, in cui l'uomo percepisce la presenza di Dio. La divinità non è mai in piena luce, è sempre nell'accavallarsi di ombre e luce, in quel momento che intedesco si chiama Daemmerung, che significa sia alba che crepuscolo (il celebre Crepuscolo degli Dei Wagneriano, in realtà è Goetterdaemmrung, ovvero sia alba che crepuscolo degli stessi. più poetico no?) e così il Divino - contrariamente del Diabolico che è nei dettagli - è nell'incerto e nel vago, nel quadro totale forse. ed io, ahimè, sono miope...
ciao

Ernest ha detto...

Ciao Baol
ti ho nominato da me per Liebster Award.. si parla di libri :-) un saluto

asophia ha detto...

l'ultima frase racchiude in se tutto il post ... ed il senso, bellissimo.

Unknown ha detto...

Bel tornare x leggerti...
Ti abbraccio mimmuzzo
Mrs qt

Unknown ha detto...

Bel tornare x leggerti...
Ti abbraccio mimmuzzo
Mrs qt

Baol ha detto...

@ Francesco: ?

@ Carlo Calati: Grazie :)

@ Vix: Grazie ma non riesco più a seguire molto i blog :(

@ Mareva: Anche a me, tutto questo, tu.

@ Pami: Credo che osservare le cose sia fondamentale anche solo per poter scrivere.

@ franco battaglia: Meglio quelle fuori dal comune, no?

@ fabio r.: Non per niente quelle sono anche le ore migliori per fotografare...

@ Ernest: Come al solito, nel mio terribile non uso dei blog mi son perso anche il tuo premio :(

@ Anna Asophia: Grazie :)

@ Mrs qt: Bello ritrovarti :)