11 agosto 2013
Periodo rarefatto
Ascolto De Andrè, De Andrè che riscriveva Masters; ne sento dentro la potenza, in ogni frase ed in ogni parola e ritrovo la voglia di parole anche io. Ritrovo la voglia di scrivere storie, di inventare mondi, di raccontare vite e ritrovo la voglia anche di non dire nulla, di lasciare che siano le parole degli altri a dire qualcosa, che siano anche i silenzi a raccontare. Ritrovo uno spirito uguale e diverso ed è bello, il voler sentire le parole formarsi in testa ed il guardare quello che c'è intorno anche stando zitto.
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34 commenti:
Le parole e i silenzi. Spesso per trovare le prime è necessario il secondo e viceversa.
Beato te che ti è tornata la voglia di scrivere.
Mi sa che avrò bisogno di fare un po' il pieno di storie altrui... :)
La pausa di ferragosto ritempra e riconcilia.
a me de andrè me l'ha rovinato exstorico.
Per fortuna a volte lo danno alla radio all'improvviso, e tutta la sua forza crudele mi riempie tutta.
la voglia di scrivere è sempre la benvenuta. io, in questi giorni di ozi, coltivo la voglia di leggere.
buona estate, caro baol
Baol, TU SEI POTENTE, anche se non ci credi: pennelli dipinti coinvolgenti e ammalianti con la parola. Racconta, ché io ho voglia di leggerti..
pausa creativa....o creazione in pausa... chissà quale sarà il risultato?
parole parole parole...ne ho tantissime in testa..ma ora le lascio decantare tranquille e cerco di concentrarmi su quelle scritte. Nei libri.Come in alcuni blog.Alle volte mi prende la voglia di scrivere,ma poi, davanti al foglio bianco elettronico non so più dare una forma alle parole in testa.Mah..però ci provo..metto giù qualche appunto..come l'artista abbozza uno schizzo su un tovagliolo..io uso tutto..gli scontrini le etichette dei vestiti ritagli di quotidiani..appunto..magari qualcosa vien fuori:-)
Beh, hai scelto chi sicuramente non dice cazzate :)
Moz-
(Io volevo commentare dal tablet ma non mi veniva il tasto pubblica commento)
Comunque: io ho imparato che se uno non ha niente da dire può stare benissimo zitto ad apprezzare l'ascolto, in attesa che abbia da dire qualcosa.
(il commento era più bellino quando l'avevo scritto sul tablet. Uffa)
Prova prova
Boh, è la terza volta che provo a pubblicare un commento e mi dà qualche problema. Che ce l'hai con me? :P
Comunque, dicevo che è bello anche stare ad ascoltare gli altri, in attesa che ti tornino le cose da dire. Era formulato più bellino 'sto commento, le due volte precedenti
Grande poeta De Andrè. Sono d'accordo sull'importanza del silenzio e sulle parole dentro un silenzio che diventano massi.La parola 'io' dentro un silenzio diventa lunghissima e pesante!
Ci sono silenzi che parlano fortissimo, ma come parlava Fabrizio in quell'album con l'aiuto di Masters, be'...
Beh, Fabrizio è Fabrizio!
Dai racconta(ci) allora, ma non zitto: i tuoi silenzi sono troppo densi
ps: oooohhhh free style!!! com'è che non vedo la blogroll o chi per essa aggiornata????
ciao baol
qualche volta si ascolta
qualche volta si parla
spesso si legge
a me va bene così
@ Olivia: Verissimo che l'una cosa serve all'altra. Se vuoi io so un sacco di storie e tante me ne invento, te le racconto con piacere ;)
@ Costantino: Speriamo... :)
@ Zion: Mi spiace sia legato a brutti ricordi. Magari adesso puoi collegarlo ad un buon amico (anche se proviene dalle stesse zone :D )
@ metiu: Amico mio, finalmente ti sei preso una vacanza! Vedremo quando accetterai il mio invito! Dedicati alle letture allora ;)
@ Minerva: Beh, un invito così non può che essere stimolante! GRAZIE!!
@ la signora in rosso: Spero sia un buon risultato :)
@ Ele: Tu appunta sempre tutto e non preoccuparti, anche io faccio così :)
@ MikiMoz: Mi fa piacere venga apprezzata la scelta ;)
@ Ale[Tredici]: A me pare sia venuto bellino comunque, grazie ;)
@ Caty: ;-)
@ mr.Hyde: Anche la parola "tu" o la parola "noi", sono parole di forte potenza evocativa, sia immerse nel silenzio che in mille altre parole :)
@ Mareva: Ho letto il libro prima di aver ascoltato il disco, ho letto il libro in terza media, pensa te, innamorato di una delle sue poesie...
@ Misantrophia: Concordo assolutamente!
@ En Joy: Se cliccando sul tuo nome si arrivasse al tuo nuovo blog e non alla pagina di google+ forse mi sarebbe più facile aggiornare la blogroll, non credi? :D
@ Francesco: Ciao Frà!
Prima di scrivere qualcosa di nuovo c'è sempre un periodo di silenzio. Buon ascolto!
daniel
Bhe prenditela con blogger!
Ma tu non facevi Silvan di secondo nome??
Blogger>aggiungi blog>rinomina ...:-P
Allora ci conto, per il mio ritorno! :)
la rarefazione ce l'ho in testa da tre mesi... e, devo ammetterlo, mi piace :/
Per raccontare vite bisogna ascoltare i silenzi e poi i pensieri e le emozioni . Quando li sentì tuoi, le parole scivolano da sè
@ Daniel: Alla fine è così, hai perfettamente ragione :)
@ En Joy: Risolto, risolto...
@ Olivia: Sempre a disposizione ;)
@ petrolio-muso: Ma sai che se l'ossigeno è troppo rarefatto non si respira bene?
@ skip: E' sempre stato così, solo che, a volte, inciampano...
Grandi ispirazioni possono derivare dall'opera e dalla figura di De André, ma penso che nel tuo caso, data la tua fantasia, bastino solo dei cenni.
@ Adriano Maini: Mi hai fatto un complimento bellissimo, grazie!
Beato te, io tutta questa potenza penso proprio di averla persa.
@ pesa: Prima o poi la ritrovi, fidati...
Sembra di sentirlo ancora dire al mercante di liquori: "tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"
@ Intizar: Ciao! Che canzone magnifica, sia come finale ma anche l'inizio:
In un vortice di polvere gli altri vedevan siccità
a me ricordava la gonna di Jenny, in un ballo di tanti anni fa.
"..ci sarà allegria anche in agonia /col vino forte / porteran sul viso l'ombra d'un sorriso / fra le braccia della morte [...]" (F. de andrè, la città vecchia). Da cantare in parlamento, subito dopo la pausa pranzo ^^
@ MadMath: Ecco, lì secondo me, andrebbe meglio la parte sul "vecchio professore"...
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