04 dicembre 2011

Ritratto di famiglia con maniaco

A volte capita, ammirando un panorama, che una nuvola improvvisamente copra il sole e cambi lo scenario; quello che sembrava un placido scorcio di natura si ammanta, in quella luce filtrata a malapena dalle nubi, in quel cambio repentino di illuminazione, di un aspetto diverso. Eppure non è cambiato nulla, è lo stesso orizzonte che osservavamo giusto un attimo fa ma ci sembra di percepire qualcosa di diverso, di cupo; una specie di brivido ci corre lungo la schiena, magari è solo un attimo ma viene quasi voglia di guardare altrove; è bastata un'ombra e tutto ci è sembrato diverso. Ecco, questo fa Belinda Bauer nel suo Blacklands; descrive una famiglia come tante della periferia dell'Inghilterra, una famiglia che si sforza, ogni giorno, per avere una vita normale ma, in realtà, un'ombra si staglia su tutti i suoi componenti; sulla nonna che osserva dalla finestra in attesa del ritorno di chi non tornerà mai ed il tempo e la mancanza hanno reso dura e silenziosa; sulla mamma che non riesce più a sorridere, ad abbracciare; sul piccolo Davey che, a volte, si chiede cosa succeda ma, soprattutto, su Steven che vorrebbe essere come tutti i dodicenni e che, per farlo, per dare alla sua famiglia quella normalita che l'ombra ha tolto, per tre anni scava nella brughiera alla ricerca del corpo dello zio Bill, ucciso undicenne quasi vent'anni prima da lui, dall'ombra che incombe, Arnold Avery. La Bauer ci prende per mano dalla prima parola del libro e ci mette di fronte ad un incrocio di vite, ci fa essere ognuno dei protagonisti in una girandola che accelera il suo vorticare andando avanti, fino a trovarsi quasi a rincorrere la parola successiva dopo aver letto la precedente per poi arrivare al punto che chiude tutto con una specie di vertigine, accorgendoci, in quel momento, di aver trattenuto il fiato.

29 commenti:

Sarah ha detto...

Ora tocca comprare il libro, se non altro per poter affermare con certezza che la recensione è meglio! ;)* Machebravobaolnostrochenoncideludemaiiiiiiii!!!Smuack

Anonimo ha detto...

Maraptica mi ha anticipata! É così bella la recensione che vale la pena provare a leggere il libro!

elena ha detto...

sembra molto interessante, ma aspetterei a leggerlo fino a che quasi tutte le nuvole siano passate dal mio cielo lasciando posto all'azzurro! :) ciao baol a presto

nico ha detto...

Complimenti, ottima recensione scritta con competenza e tatto. E poi non posso fare a meno di pensare alla catena recensione-inghilterra-londra-sarah...alla fine sempre da maraptica vi a finì, è lu ver sarè? :-))) Ora serio, bravo Omò! :)

Baol ha detto...

@ Maraptica: Hehehehehehe magari alla Marsilio decidono di pubblicare un mio libro e farlo recensire alla Bauer :D*

@ Lunga: Eh, Maraptica è imbattibile :P
Grazie per i complimenti alla mia recensione, sì, il libro è bello :)

@ elena: Eppure per i fotografi un cielo con delle nuvole è sempre più interessante di uno completamente sgombro, no? :)

@ nico: Un libro che parla di un serial killer...Maraptica sarà contentissima! O___o
Grazie Omò! ;)

pOpale ha detto...

Questo lo metto nella lista per Babbo natale! :)

Pupottina ha detto...

che bello anche questo libro!!!
anche io vedrò di farmelo portare da babbo natale, ma poi lo leggerò durante l'estate perché il giallo è estivo per me e poi perché devo dimenticare un po' del contenuto del post per farmi coinvolgere ^_____^
buon inizio settimana

Anonimo ha detto...

Mi attirano le atmosfere di penombra. Però rifiuterò la mano dell'autrice, perchè in una storia voglio orientarmi e magari anche perdermi da sola con le mie forze.

(Una curiosità: come si possono trovare le recensioni scritte dagli altri blogger che hanno partecipato all'iniziativa? Nè dal sito nè dal blog della Marsilio sono riuscita a capirlo...).

Gio ha detto...

Tu vuoi farci soffrire caro collega.
Io sono certo che detto libro esista gia' ... (il tuo dico).

Cordialita'.

chaill ha detto...

Si, concordo con te: Maraptica è imbattibile, ma in molto, in quello più necessario e vero.
Però ha detto il vero: diamo a Cesare quel che è di Cesare. Hai saputo in poche righe creare lo stimolo alla lettura del libro senza rivelare troppo.
Sto al palo da un po' coi libri da leggere: m'hai presa nelle tue ultime righe. Magari non subito ma lo leggerò il libro :)

Ernest ha detto...

grazie e complimenti

Zion ha detto...

questa non è una recensione, questo è un capolavoro. Esiste la versione ebook? chissà.

Paolo e Albero ha detto...

Belinda l'ha scritto consapevole che un giorno Baol l'avrebbe recenSito.

Comunque è un bel gioco pericoloso quello che si gioca nella brughiera di Exmoor tra un ragazzino disperato e un serial killer annoiato.

Buona settimana
Paolo

Viviana B. ha detto...

Bella la recensione, ma essendo scritta da te non avrebbe potuto essere altrimenti. Il genere di libro, ahime, invece, non mi interessa per nulla. Men che meno ora che non posso permettermi il lusso di leggere nulla che non tratti di fisica.

economistapercaso ha detto...

bella recensione... fa venire davvero voglia di leggere il libro! io sto leggendo "una donna in gabbia"... sinora, mi sembra appassionante e ben scritto!

Charlie68g ha detto...

Io aspetto che maraptica finisca di leggerlo e poi lo chiedo in prestito a lei. Sempre se prima mi conferma la bontà della tua recensione ;-)

Ser Vlad ha detto...

Sei direttamente responsabile del futuro alleggerimento del mio portafoglio. Mi tocca comprare il libro, dopo il paragone incredibile che hai fatto..

metiu (scappato di casa) ha detto...

bentrovato, e grazie per il supporto (già ricambiato).
mi unisco ai molti qui sopra e affronterò deciso il libro.
metiu

Caty ha detto...

La recensione invoglia alla lettura ma forse in questo momento non lo saprei affrontare ..;intanto al recensore un bel voto per aver saputo essere conciso e coinvolgente:-)

nico ha detto...

Sai, sopra ogni cosa mi stupisce che tu riesca a scrivere sempre, e bene, ad avere idee, ad essere una fucina inarrestabile.
Chapeau, monsieur Baol.
:)
E un abbraccio conterroneo, che non deve mancare mai.
:)

Gata da Plar - Mony ha detto...

Caspita! E' questo il libro?? Allora t'è piaciuto!? :)

albafucens ha detto...

.. e trattengo il respiro anche io :)

La vera natura delle cose sta nel coglierne forse proprio quei piccoli cambiamenti repentini, reconditi, che fanno la differenza e che ci consentono di cogliere le sfumature..

"momelosegno" grazie
un abbraccio e un caro saluto

Baol ha detto...

@ pOpale: Ma sei stato un bambino buono??? :D

@ Pupottina: Dai, non ho raccontato molto del libro, il giusto :)

@ Ross: Vabbè, tu lo dici perché fai orientering :D

Comunque non so dove trovare le altre recensioni, forse avrebbero dovuto fare una pagina apposta, boh :/

@ Gio: FarVi soffrire? Mai! FarTi soffrire? Volentieri! :D
No, il libro, intero, non esiste, nemmeno nella mia testa bacata :(

@ chaillrun: Devo vedere di contattare l'autrice per sapere se mi allunga una mazzetta :D

Baol ha detto...

@ Ernest: Hehehehehe, prego! :)

@ Zion: Non male come idea, devo farmi un po' di pubblicità:

Hai un amico scrittore? Per Natale regala una recensione di Baol

:D

@ Paolo F: Dici? Devo controllare se ha lasciato messaggi nascosti nel testo ;P
Ma lo hai letto? Mi pare di sì...

@ Viviana B.: Hehehehe, la fisica è una cosa così bella! Magari in estate, quando i brividi servono, potresti pensare a leggerlo :)

@ economistapercaso: Grazie per i complimenti...e anche per la dritta sul libro :)

@ Charlie68g: Mi è appena arrivata una comunicazione dell'autrice, mi dice di dirti che, a questo punto, ti farai raccontare il gusto della birra da Maraptica :D

Baol ha detto...

@ Ser Vlad: Hehehehehe, sapevo che avrebbe stuzzicato i fotografi, quel paragone :D

@ metiu: Sono stato casalingo disperato (e felice) anche io, ti capisco :D

@ Caty: Grazie per i complimenti. Spero tu possa affrontare il libro prima o poi :)

@ nico: Ma non è vero! Mi lamento proprio della mancanza di idee, a volte :(

@ Gata: Sì sì, il libro è questo e mi è piaciuto :)

@ albafucens: sfumature, ecco, hai detto la parola giusta; viviamo in un periodo fatto troppo di estremi e di concetti alla o così o sbagli che, forse, ripensare alle sfumature potrebbe essere utile.

GIALLOSANMARINO ha detto...

Ecco mò lo devo leggere!!! sai doVe "menare" occhietto per accendere la curiosità!!!ufffH _marì

Baol ha detto...

@ GIALLOSANMARINO: Beh, appena lo leggi poi ci dici cosa ne pensi :)
Io, come direbbe Camilleri, meno all'urbigna

Anonimo ha detto...

a leggere la tua bella recensione, quasi quasi sono pentita di aver scelto " la donna in gabbia"! (sembra una copia di mankell) e se provassimo a scambiarceli? - penso, però, che non si possa fare, sono protetti...
:-(

Baol ha detto...

@ mizaar: Esagerata :)
Comunque il libro mi è piaciuto, Mankell non l'ho mai letto, è quello di Wallander, giusto? Ho cercato di vedere la serie tv su raitre ma non mi trovavo con gli orari (in estate poi!!!).
Penso come te ci sia la protezione ma magari un tentativo...