Vanessa Russo era una ragazza di ventitre anni, scrivo era perché ieri si sono svolti i suoi funerali, è stata uccisa con un semplice ombrello da due rumene. Perché? C’è chi dice per una spinta, chi dice per uno schiaffo; per una stronzata insomma, come le tante che accadono tutti i giorni. Io continuo a chiedermi perché, perché mettere fine alla vita di una persona per un qualsiasi motivo, che sia una spinta o una guerra preventiva? Poi mi confondo, sono troppe le voci che vogliono dire qualcosa, che ne approfittano per dire qualcosa; si parla di immigrati, si parla di loro, come se la cattiveria avesse un colore o una collocazione geografica e non sia, invece, un fatto di indole o di situazione. Sarebbe così semplice se il male avesse una latitudine ed una longitudine e si potesse con quelle individuarlo, ma non è così; ad Erba sono stati degli italiani, dei padani, a sterminare un’intera famiglia; qualche mese fa a Roma, un tassista ne ha colpito a morte un altro perché gli aveva “rubato” dei clienti. Il male dov’era in quel caso? A quale longitudine? A quale latitudine? Che cosa si può dire ai familiari delle vittime: soffrite meno perché sono stati degli italiani? Le domande sono così tante e le voci urlano troppo forte. Le due rumene sono colpevoli, saranno giudicate e condannate ma le tante voci dicono che la pena sarà una sciocchezza, che bisogna punirle in maniera esemplare, che, magari, ci vorrebbe anche da noi la pena di morte; come se la morte è una soluzione, se le due ragazza venissero giustiziate in cosa saremmo diversi da un assassino? In niente, la famiglia non avrebbe indietro Vanessa, loro, gli unici che hanno il diritto di gridare e piangere, loro che si sono visti strappare una figlia senza un motivo plausibile, se mai possa esistere. Però le urla sono tante, troppe, soprattutto da parte di chi, come al solito, cavalca il malcontento per ergersi a paladino di un’umanità che non fa che autodistruggersi, solo per un interesse di bottega. Qui da noi, in casi come questi, le urla sono sempre tante ma durano lo spazio di una notizia poi, la maggioranza della gente, torna ad interessarsi delle veline.
03 maggio 2007
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26 commenti:
Condivido a pieno quello che hai scritto. Non saprei aggiungere altro. E non voglio farlo...ho pensato le stesse cose quando ho sentito la notizia al tg. Il pensiero corre a Vanessa...l'unica cosa che trovo orribile è morire all'improvviso senza rendersene conto..uscire di casa come ogni giorno senza farci più ritorno . Very sad.
D'accordo con te, su tutta la linea.
E' solo e semplicemente assurdo tutto ciò...non so pensare ad un'altra parola.
Grande Baol...concordo con te.
Ma mi scorre una strana sensazione sulla schiena.
La sensazione che ho avuto il giorno dopo camminando sotto la metro Termini.
Una ragazza,Termini,Roma.Luoghi che percorro tutto l'anno.
Un fascio d fiori bianchi appoggiati al muro ed una frase.
Non è colpa di un popolo, è l'indole,la soggettività come dici.
Il pensiero è per lei.
Tutto per lei.
Non vedo perchè le colpe di un individuo debbano ricadere su una comunità. Debbo forse io sentirmi in colpa per le cazzate che dice Giovanardi?
Comunque, Baol, ad Erba sono stati italiani a commettere il fatto. Non cadere nel tranello di credere alle favole, i padani sono l'invenzione di una mente distorta, non sono mai esistiti.
...Mi viene in mente un unica parola..."paura".
"Paura" di prendere la metropolitana...
"Paura" di rivolgere la parola a quella tipa con l'ombrello...
"Paura" di invitare la vicina per un caffè...
"Paura" di prendere un aereo...
Siamo circondati da piccoli fatti di cronaca che alla fine ti fanno vivere da vigliacco!
E poi finisci per non fermarti se vedi una persona con la macchina in panne...
Potrebbe essere un maniaco...un ladro...o chissà che altro!!!
Le nostre buone azioni quotidiane vengono minate dalle cattive azioni degli altri...che tristezza!!!
carissimo baol credo di essere fuori dal coro se ti dico che il tuo post ha poco senso.Tragedie del genere e peggior avvengono ogni giorno in tutto il mondo,parlarne deve essere solo un dovere di cronaca indignarsi è inutile,non cambia la situazione anzi accentua la popolarità degli stupidi e ben vengano le veline se ci strappano un sorriso..
Se si vuol cambiare qulcosa bisogna darsi da fare concretamnte..stare a guradare e fare post è molto facile più difficile è aiutare un vecchietta ad attraversare la strada,restando in silenzio.(cosa cosi si alimenta la paura (vedi Anonimo)e l'arroganza dei bulli!
Sai che ti rispetto e spesso condivido le tue opinioni
ma questa volta no e dovevo dire la mia,spero tu non me ne voglia male,cmq la prima persona che rimprovero son io stesso,incapace come molti di fare qulkosa di concreto..lo so ho una brutta linguaccia
:.)
Io credo che ci siano gli uomini, che a volte sono buoni, a volte cattivi. Più volte li trovi nel mezzo.
Io penso che la pena più dura sia vivere per il resto dei propri giorni senza vivere. Guardare il tempo che passa e capire quanto si è rubato ad un'altra persona. Non credo nella pena di morte, non credo che ci sia nel dna qualcosa che cio rende malvagi.
E poi lo so che il dolore rende ciechi e chiede vendette, è umano. Lo capsico. Ed è qui che interviene la legge, la ragione.
Il problema è che la legge è figlia di uomini, irraginevoli per natura.
Piango per quella ragazza. E basta.
Grazie a tutti, ho apprezzato molto i vostri commenti perchè esprimono la voglia di discutere su un argomento, volevo solo rispondere nello specifico a Tazzozza: caro Taz, ti conosco molto bene e mi conosci quindi non preoccuparti, non ne ho a male ma anzi, ho apprezzato molto la tua voce fuori dal coro, volevo solo puntualizzare che il mio post non è stato scritto per l'indignazione data dal fatto di cronaca, sai benissimo che ci sono ogni giorno casi del genere ed ogni giorno potrei scrivere un post; ho scritto il post perchè ne ho piene le palle di chi, del caso in questione (e di molti altri simili) ha guardato non al fatto che le due ragazze fossero due assassine ma al fatto che fossero due rumene.
concordo con te su quasi tutto, dico quasi perchè su un argomento che hai solo leggermente sfiorato ancora non ho le idee ben chiare (ossia se sono a favore o contro)....da ormai qualche anno trovo assurdo che ogni volta che guardo un notiziario in tv c'è sempre, e dico sempre, la notizia di qualche omicidio avvenuto tra vicini, conoscenti, sconosciuti o peggio ancora tra familiari...
... quella di Vanessa è un'altra morte assurda! E purtroppo temo non sarà l'ultima che sentiremo
si alza un polverone per casi isolati, seppure importanti, sia chiaro, ma nessuno si sdegna sapendo che gran parte d'Italia è in mano ai traffici della mafia, dimmi te se è un paese serio.
Sono d'accordo con te, la pena di morte non porterebbe che a un altro omicidio...IL problema, che hai evidenziato anche tu, è che ormai siamo abituati alla violenza, e magari al telegiornale dopo il servizio su Vanessa e sulla guerra in Iraq si passa tranquillamente a parlare dei flirt delle veline. Questo porta solo ad una lurida spettacolarizzazione di queste tragedie...
A me quello che ha fatto davvero impressione è stato il modo in cui la ragazza è stata uccisa. Perchè nell'occhio? Come le è venuto in mente? Bisogna essere davvero feroci per uccidere così.
Per il resto, mi astengo dalle chiacchiere, dalle opinioni, mi sembra tutto così assurdo per parlarne. Sono contraria alla pena di morte e credo nella Legge di causa ed effetto. L'assassina prima o poi la pagherà cara.
L'aggressività compensa le dolcezze dell'uomo, le svilisce, così come ogni atto crudele cancella le carezze.
Di fronte alle violenza io reagisco sempre allo stesso modo. Un desiderio di vomitare, quasi per liberarmi di un cibo indigesto.
La voglia di piangere, quasi per lavare le macchie del dolore. E il bisogno di un'illusione. Quella che certe cose non accadano più.
...
Nnon voglio assolutamente giustificare un fatto del genere, ma credo e spero per loro che non avessero la volontà di uccidere e si sia trattato di un incidente malaugurato e tragico...non credo che si possa pensare di uccidere un essere umano con un ombrello in un occhio, tranne se non sei Steven Seagal....il probelma sta nella violenza dell'atto, nella sua brutalità e nei futili motivi, sono queste aggraventi che dovrebbero far riflettere. (se ci sono avvocati in giro, prendete con le pinze la terminologia...io non sono un giurista) Il guaio grosso è che questa società propone e divulga modelli di violenza ogni giorno, emargina e sfrutta i più deboli che rischiano di diventare delle belve all'improvviso...c'è un verso di una canzone dei Sud Sound System che dice: "u boia denta vittima puru dopu menz’ura
ma la vittima denta boia se nu tene cultura!"..Credo che il guaio grosso sia proprio questo...18-20 enni sfruttate e costrette a vendere il proprio corpo a degli uomini che le trattano come fossero delle bestie, se non peggio, diventano dei boia alla prima occasione in cui la loro rabbia repressa e la loro sofferenza può essere rigurgitata su di un loro simile o peggio su qualcuno di più debole e mite....
Ma alla fine dei conti per chi ascolta questi eventi,non resta che la paura e la diffidenza verso il mondo esterno e questo mi fa ancora più PAURA!!!
Baobabs forse tu l'avrai già letto, ma magari a qlc che segue i commenti è sfuggito: http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/cronaca/sfogo-lettore/sfogo-lettore/sfogo-lettore.html
Non lo avevo letto e ti ringrazio per la segnalazione; sia la lettera, ma soprattutto l'ottima risposta, sono un cosa che andrebbe stampata e fatta leggere a più persone possibili. La sicurezza e la legalità, senza guardare a colore e provenienza, devono essere il punto principale di una politica, anche di sinistra, per questo concordo con Cofferati e la sua politica.
Già... belle domande. Il fatto è che la gente non si sente a suo agio a guardare il male e cerca palliativi, schermi, alibi.
Le uniche differenze sono nelle scelte che facciamo, non nelle provenienze o nei colori della pelle.
Ciao
Fab
"Cessate d'uccidere i morti,
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.
Hanno l'impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell'erba,
Lieta dove non passa l'uomo."
Mentre postavo sul mio blog, mi è venuta in mente questa celebre poesia. Mi sembra sia ancora oggi,anzi proprio nell'assordante caos mediatico di questi giorni, di un'attualità sconvolgente.
Ciao. Rocco
Caro Baol... io sono francese e purtroppo tutti questi fatti sono universali dappertutto e da secoli...
quello che mi sembra che sia cambiato alla nostra epoca è che per un "niente"... uccidono... Mi ricordo nella metrò di Parigi un ventenne è stato ucciso da coltellate solo perché non aveva sigaretta e l'altro non ha creduto che non fumava ... gesto assurdo ...
Purtroppo viviamo in questo mondo pazzo...
In America tutti questi ragazzi o ragazze che sui campus uccidono... ancora oggi è successo in California...
Io sono insegnante e quando guardo i miei alunni ho paura per loro sia che gli succedano qualcosa o che facciano qualcosa loro....
La violenza attrae la violenza...
http://italiafr.skyblog.com
So
A me la cosa che indigna di piu' è il modo in cui vengono divulgate le notizie ... lo fan per onore di cronaca e come hai detto tu passa con un batter di ciglia ... se briatore ha una nuova fiamma se ne parla per mesi se una ragazza viene uccisa non si ci chiede nemmeno perchè sia successo si grida allo scandalo e poi tutto muore sotterrato nel dimenticatoio ecco questo mi fa tristezza!
@ fabrizio: forse abbiamo indugiato troppo nel guardare dentro l'abisso ed adesso lui sta guardando dentro di noi.
@ rocco: grazie, è una bellissima poesia.
@ so: Ghandi diceva "occhio per occhio ed il mondo diventa cieco", la mia paura è che la cecità sia ormai comune :(
@ Carmen: le news sono un tritacarne in cui tutto viene infilato e tutto ha ormai lo stesso sapore; non è con le leggi per "rispettare la privacy" che in realtà nascondono solo un bavaglio per aiutare i potenti, che si risolve la situazione, è con un esame di coscienza comune...forse
hai ragione la cecità è dappertutto, è sempre più facile dire "non ho visto niente" ...
Forse ci vorrebbe solo piu' Amore.
Perche' chi ne riceve non fa del male.
già. stiamo diventando tutto intolleranza e veline. perchè stiamo andando indietro piuttosto che in avanti?
ennesima prova che la storia è ciclica?
imploderemo?
A me fa sentire triste tutto ciò...poveri noi italiani a volte...
@ortica: non è la prima volta che sento fare ipotesi riguardo una presunta decadenza del paese. La cosa è a mio parere del tutto priva di fondamento in quanto per avere decadenza bisogna aver avuto prima un periodo di fulgore. E non credo sia il nostro caso.
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