25 luglio 2014

Piccolo spazio pubblicità

Milonga improvvisata


Dalla finestra aperta mi arriva un po’ della brezza di mare, me ne faccio poco, con questo caldo, ma è meglio di niente; meglio di sudare anche soltanto respirando. Mi sposto sul balcone di questo albergo con poche pretese, affacciato sulla sabbia; vedo la costa puntellata di luci, l’afa rende opaca anche la notte e la luna, enorme, è velata ai bordi. Un refolo un po’ più forte mi porta sollievo e una sensazione di musica; decido di scendere a passeggiare sulla riva, con la scusa di stancarmi e rinfrescarmi con in piedi in acqua ma, in realtà, mi spingo ad inseguire quell’ipotesi di melodia che m’ha rapito... 

il resto potete leggerlo qui

11 commenti:

  1. in effetti è lì come ti ho commentato.....

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  2. @ Francesco: Letto e risposto Frà ;)

    @ MikiMoz: Braav ;)

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  3. Certo che se vai al mare, non puoi pretendere di trovare il fresco.
    Ma vieni in ferie da noi in Moletania, dove morire è un peccato.
    E anche da noi troverai gli scorpioni, che non sono velenosi, ma se ti pungono ti trasformano in un "coach manager", cannibale e ululante.

    Un abbraccio.

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  4. Che bello inebriarsi per la gioia degli altri che ballano.

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  5. Ribadisco: quanto risaltano i passi incerti di sabbia risaccata rispetto alla disciplina tanghera?!

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  6. @ Granduca di Moletania: Ma io in Moletania ci faccio il vivandiere, non posso venirci in vacanza!!!

    @ Alberto Cane: E' molto bello, hai ragione :)

    @ Franco: Risaltano molto :P

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  7. Chiudo gli occhi e ballo con te.

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  8. @ Calzino: Io il tango non lo so ballare, non assicuro di non pestarti i piedi ;)

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  9. Lovely blog, thanks for sharing

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