Il teatro all'improvviso si fa silente, lui, circonfuso di luce, parla; racconta di un libro, di una Nazione, di emarginati. Poi tocca le corde della chitarra e quelle vibrano, nel silenzio, e la vibrazione si allunga, lievemente distorta ed arriva dentro, senza quasi passare per le orecchie. Arrivano le parole, rauche, graffiate e quella vibrazione, dentro, si trasforma in una mano che ti stringe lo stomaco, come la sensazione che ti dà, a volte, un amore, un'attesa, una paura. Il teatro è pieno, pieno di occhi, pieno di orecchie ma è anche vuoto; il palco una macchia scura dentro una bolla nera e ti pare di vedere una nebbia che non esiste e da quella nebbia spuntare ombre, persone, gente. Sono loro, gli emarginati, li vedi: il devoto, il reverendo, la maestra, il folle solo, l'uomo lontano, la donna libera, il telegrafista innamorato e la moglie fedifrega, la donna gravida, tutti. Li vedi, gli emarginati, e capisci che non sono così diversi da te, che brulicano di vita sghemba come te, come tutti, che sono umani, come umano sei tu. Li vedi nella loro preghiera santa e laica cercare su questa terra, ciechi, soli. Li vedi anche se non ci sono perchè le parole si fanno corpo, la musica si fa scenario e senti sempre quello stringersi nella pancia, non ti guardi nemmeno intorno, sai che non sei solo lì, che il teatro è vuoto ma tu vedi solo loro che graffiano la terra per trovare qualcosa, per trovare una risposta.
Era il 9 febbraio 2009, era il Teatro Smeraldo di Milano, ero un altro io, ero lo stesso io.
...salvami da me stesso, lasciami andare, sulla nera nera terra a cercare.
un artista a tutto tondo, Capossela. Mi piace come de-scrivi.
RispondiEliminaP.S. novità del Bookwebcrossing?
Questa è musica che ovunque protegge
RispondiEliminae perchè non guardare in sù, verso il cielo, invece che guardare in basso, verso la terra?
RispondiEliminaA volte ribaltare le prospettive ci da' alcune delle risposte che stiamo cercando :)
il Vinicio.. mmm a volte mi va, altre ni :-P
RispondiEliminaTu: bhé si cambia e si resta alla fine.
Siamo sempre nuovi, pur essendo i soliti: lo si capisce dal riscontro esterno.
un bacio amico :-* (nuovo o vecchio che sia, anche se cominci avere una certa età)
ti manca Milano vero ?
RispondiElimina@ Stefania: il libro è giuto a destinazione, a Venezia, l'intoppo l'ho fatto io che ci ho messo una vita sia a leggerlo che a spedirlo :-/
RispondiElimina@ amanda: Ecco, un po' di protezione, forse, servirebbe...
@ Olivia: Un poeta americano, ora non ricordo bene il nome, diceva:
mai fermarsi alle cose a portata di mano, altrimenti a cosa servirebbe il cielo?
e non dico che avesse torto solo che le risposte è questa terra, questo tempo, che ce le deve dare, non il cielo :)
@ En Joy: Mah, alla fine non è che cambiamo, in potenza siamo già tutto, cambia la luce che ci illumina e quindi cambiano le nostre zone di ombra e di luce.
E comunque non sono ancora così vecchio, anche se, sai bene, in certi momenti mi ci sento...
@ Francesco: Sì. Molto.
Bello. *_*
RispondiEliminaquando scrivendo si dipinge...
RispondiEliminaNon ti darà le risposte che cerchi, però aiuta. In certi casi. :D
RispondiEliminaIo, in lui, tutta questa poesia non riesco a vederla. Non so se sia un'antipatia a pelle o incapacità mia di cogliere.
RispondiEliminaPerò sono belle tutte queste emozioni che ti fanno ricordare chi sei. Che ti fanno dimenticare chi sei.
....ehi Baol ....( spesso mi mancan le parole ); comunque ,un caffè?
RispondiEliminaQuello che hai scritto è... wow! *__*
RispondiEliminaQualche anno fa,forse due, sono andata a vederlo Vinicio Capossela con un altro artista,ora mi sfugge il nome, che dedicava il concerto a Tenco,è stato bellino e non so come definirlo,intenso forse..
RispondiEliminaCaro Baol. Volersi bene ahimè è una bella sfida,se ci provi,secondo me sei già a metà dell'opera. Non credi?
Ah..e buon anno caro :*
RispondiElimina@ Ade: Grazie ^__^
RispondiElimina@ Ernest: Io ti dovrò pagare una birra, prima o poi ;)
@ Olivia: Oh, certo, aiuta, questo è sicuro ;)
@ Mareva: La risposta al tuo commento è diventato un post ;)
@ Caty: Anche a me, ultimamente, mancano le parole...o me le reingoio...ok, caffè, quando e dove?
@ Cristina: Grazie *_*
@ Phiiiibi: Provarci è il primo passo, riuscirci è metà dell'opera. L'altra metà lascio scoprirla a te ;)