Come le fusa di un gatto, per ragioni del tutto opposte, il rancore vibra di orrenda vibrazione tra piloro e duodeno, dentro, nel profondo e monta di bile nera, come una cena pesante, notturna. Ogni gesto si amplifica di forza trattenuta dentro legamenti tesi, e spasmi, al rilascio di energia, muovono i muscoli, non visti. Il rancore urla, silenzioso a gli occhi, dentro cavità che ne fanno eco ed il tuono passa, veloce, dietro lo sguardo; codardo si nasconde in parole fermate in gola, dentro la punta delle dita e scivola via come la pioggia battente sui vetri che lascia righe opache quando si asciuga. Il rancore sono i giorni, lenti, uguali e monolitici, pesanti nei passi calpestati a testa bassa; sono nuvole che montano veloci mentre si finge il cielo sereno. Il rancore è l'esplosione che arriva improvvisa proprio quando tutto intorno è sorriso e calma per poi lasciare le macerie solo in chi lo ha provato.
..è una descrizione perfetta...rende così bene l'idea che quasi lo senti..anche perchè non c'è persona che nel profondo non ne covi un pò...
RispondiEliminarancore.
RispondiEliminami si deve insegnare cos'è e credimi non scherzo: mi faccio troppo male a portarlo dentro, o dimentico o mi vendico subito (la vendetta fredda mai stata in grado di attuarla).
Poi dipende. Poesse che domani divenga la reginetta del rancore.
ciao Baol
il rancore non porta a nulla, fa male solo a chi lo prova, per mia fortuna non è un sentimento che mi appartiene
RispondiEliminaPer fortuna mi capita poche volte..
RispondiEliminaLo conosco, s'è portato via pezzi di me e ora faccio i conti con i vuoti. La parte ragionevole di ognuno di noi credo vorrebbe prenderlo a cali nel deretano, ma se è vero che siamo istinto... ci inchiniamo all'ennesimo sentimento che ci rende umani. Bravo, che l'ho provato sempre così ma mica ero capace a scriverlo...
RispondiEliminaD'accordo con Maraptica ...
RispondiEliminahai decisamente reso l'idea!
RispondiElimina... cancello ma non dimentico fino in fondo...è rancore? bhoo! _marì
RispondiEliminaBravissimo, Baol: perfetto, direi. Il rancore uccide, a diversi livelli, compreso quello fisico.
RispondiEliminadev'esserci un virus, nel Vento.
RispondiEliminaRancore non è di casa, o almeno cerco di sfrattarlo presto nel caso arrivi.
RispondiEliminaVinicio Capossela sabato è stato dalle mie parti, ma io me lo sono volutamente perso...lunga storia.
Ciao Baol :D
hai descritto con autentica maestria questo terribile sentimento...una delle cose per cui ringrazierò sempre il mio papà è di avermi insegnato a non averne...ciao mimmo, un abbraccio
RispondiEliminaIl mio rancore è una cosa viscida che si forma negli intestini e gira, gira, ma ritorna e si ferma sempre lì dentro, come un piatto indigesto digerito malissimo.
RispondiEliminaA volte il mio rancore è come il bolo di un bovino: sta dentro e aspetta il momento di essere ruminato.
Una volta arrivato di nuovo nella bocca che l'ha inghiottito all'origine deve esplodere fuori come una bomba.
Se resta dentro la bomba che esplode fa male solamente a me.
Mi è capitato poche volte, ma non l'ho più dimenticato quello che si prova.
Ciao my dear,
RispondiEliminaogni tanto ritorno :)
Non resto ma ritorno :)
Mi fa piacere sapere che scrivi ancora :)
sei un mago della parola Baol...
RispondiEliminaultimamente da qualche parte ho letto "meglio vivere sereni, che avere ragione", e lo condivido, meglio per chi il rancore riesce a lasciarlo andar via...
il rancore è un bel casino. Anch'io ci avevo fatto un post.
RispondiEliminabaci bello il tuo eh.
l'ultima frase è la più vera. hai saputo descrivere benissimo cosa mi è successo tante volte senza rendermi conto che non ne valeva la pena!
RispondiEliminaEspressioni che scuotono!
RispondiEliminaprova a strofinarti i cuccioli in faccia, con me funziona sempre
RispondiEliminaSi, ma credo che in quanto appartenente allo spettro delle emozioni più comuni, vada comunque vissuto e affrontato, quando si presenta. Purchè non ristagni troppo e se ne cerchi una soluzione (che non leda il prossimo o non lo pieghi a feroci torture inflitte senza pietà, sia chiaro :)
RispondiEliminaquesta definizione dovrebbe finire sul devoto-oli...
RispondiEliminaE l'hai descritto bene, io proprio non ne sarei capace...il rancore mi dura attimi poi mi si trasforma (forse troppo presto...)...
RispondiEliminaazz, tra il piloro e il duodeno?! non sapevo nemmeno di averli! :-D ciao domenico, bella descrizione!
RispondiEliminaInsomma è un po' come una scoreggia.
RispondiElimina@ Ele: Alla fine è una cosa che rode dentro però...
RispondiElimina@ chaillrun: Non ti auguro di diventarla e comunque, non sempre chi prova rancore vuole anche vendetta...
@ zefirina: Hai ragione, il rancore fa male solo a chi lo prova e mi fa piacere tu ne sia immune :)
@ la Cri: Quando capita si fa sentire però, vero?
@ Maraptica: Ti assicuro che vorrei davvero tanto prendere a calci il rancore, tanto da spararlo via lontano.
@ S.: Sì, è una cosa che ci rende quello che siamo, umani.
@ takajiro: Grazie tak ;)
RispondiElimina@ GIALLOSANMARINO: Dipende, potrebbe essere...
@ Simona: Grazie, sì, è davvero un killer cattivo...
@ Saamaya: Arriva anche qui, nonostante ci sia bonaccia!
@ Melinda: Fai bene a cacciarlo velocemente, molto velocemente...ma adesso son curioso della storia di Vinicio!
@ nico: Sì, devi ringraziare per un regalo così Omonimo.
@ Vincenzo Iacoponi: Il rancore è simile in tutto il mondo...
RispondiElimina@ PIDEYE: L'importarte è esserci per tornare, no? :)
@ I Filibustieri: Da noi si dice u fèss, p'gh e s'nèss che sarebbe il fesso paga e se ne tira fuori però è usato proprio per dire che, a volte, è meglio non insistere anche se si ha ragione :)
Grazie per il complimento
@ Ilaria Pedra: E' un problemone, grazie per i complimenti :)
@ Federica: Credo sia una cosa che si impara con molta difficoltà, se si impara...
@ Adriano Maini: Grazie :)
@ Angst: Beh, sembra un'ottima cura...
RispondiElimina@ Marinella: Sì, mai lasciarlo ristagnare, anche se è una delle sue caratteristiche...
No, no, niente torture :)
@ Zion: Grazie Vittoria :)
@ Mrs QT: Ci vuole stoffa anche per essere rancorosi :(
@ mizaar: Se è per questo c'è anche l'intestino cieco...
Grazie per i complimenti :)
@ pesa: Sì, una di quelle infami, quelle che pensi siano solo aria e ti accorgì che non è così quando ormai è troppo tardi; il rancore è proprio così, una cosa che rimane ad appuzzire te stesso :/
Bello quello che hai scritto ! Io comunque, sono una vendicativa.
RispondiElimina;) Dancer
provare rancore è come bere del veleno sperando che l'altro muoia...
RispondiEliminail rancore è na brutta bestia
RispondiEliminaIl rancore e' un tarlo infestante che scava e spolpa. Meglio imprigionarlo , sviando altrove il pensiero.
RispondiEliminail rancore fa venire le rughe. no al rancore si al sonno riparatore
RispondiElimina@ noiduenelmondo: A saperle organizzare bene le vendette non sono male :D
RispondiEliminaGrazie per i complimenti
@ gabry: La tua similitudine calza davvero a pennello!
@ nonno enio: Davvero davveor brutta, sì
@ skip: Il problema è che, imprigionandolo, comunque rimane dentro e prima o poi le chiavi della prigione le trova :/
@ chechi: Ma col caldo si dorme male :)
Cristo che post magnifico.
RispondiEliminaLe parole esplodono di sensazioni.
Magnifico.
@ Frrrresh!: Grazie, molte grazie :)
RispondiEliminaDovevo risponderti da una vita, ma poi mi è passato di mente.
RispondiEliminaIn breve: ero alla notte bianca a Roma, gioia, ubriachezza, divertimento...insomma, immagina tutto questo...notte da urlo! Poi ore 7 di mattina tutti al Pincio per concerto di Capossela...solo che opta per la versione concerto da "pera"...noi volevamo continuare la super euforia notturna, lui ci canta le ninne nanne...mamma miaaaaaaaa!
Però poi ho scoperto che dalle mie parti ha fatto un concertone...pazienza! :D
@ Melinda: Hehehehehe posso capire che a quell'ora il concerto da pera non ci stava bene ma Vinicione è fatto così ;)
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