31 maggio 2009

Astenersi bigotti...

Fantastica scena di un fantastico film, vale anche come lezione integrativa di dialetto (lezioni che torneranno, abbiate fede...che poi interrogo).
Mi ci voleva farmi due risate, visto che ho sofferto il caldo a Milano e non vedevo l'ora di essere a casa per andare al mare e qui ho trovato nuvole&maestrale...sgrunt!

21 maggio 2009

Tre storie minime

“Sere nere”
Chiuse la porta alle sue spalle mentre per una strana coincidenza, alla radio, Tiziano Ferro gorgheggiava un addio; la accostò alle sue spalle senza sbatterla, senza gesti plateali, solo lo sguardo basso e la sacca a tracolla tradivano una partenza. Dentro, lei non guardava nemmeno, le spalle alla porta ed i pensieri oltre il palazzo di fronte. Per quanto fosse un atto dovuto, dividersi così, dopo anni di strada insieme, lascia sempre una specie di sapore metallico in bocca.

“Una serata speciale”
Ormai era un dato di fatto, Tommaso si sentiva un pesce fuor d'acqua, non che fosse una specie di orso musone, tutt'altro, buttava sorrisi in giro come se tutto fosse uguale, alzava il bicchiere e brindava intorno a sé facendo tintinnare, ogni tanto, il vetro di qualcun altro ma se ne stava lì, immune dagli incroci degli altri e non sapeva nemmeno perché prima si trovava a fare da vigile urbano ed adesso osservava solo il traffico, così, da un giorno all'altro; se lo è anche domandato e si è accorto che non gli importava molto della risposta; ha alzato davanti a tutti il suo mojito sorridendo piano e bevendo quello che ne rimaneva, ha mormorato “ciao a tutti” e se n'è andato a prendere un taxi.

“Una su mille”
Svetlana dorme sorridendo, ha lasciato buona parte della sua vita quasi adulta oltre cortina ed adesso insegna balli che, come lei, vengono da lontano, all'opposto delle sue terre; luoghi caldi e nemmeno mai visti, però è felice, lavora e gli piace, in mezzo a coppie varie che le sorridono e le parlano con un accento bello fatto di zeta ed esse dolci come pietre di fiume. Ogni settimana scrive una lettera a casa e manda una foto, non è l'unica che fa così ma guardando le immagini, lei è quella con gli occhi che brillano ancora.

09 maggio 2009

Ci pensavo oggi...

Vabbè che la vita è strana ma avere la sede in via Dell'Umiltà è davvero un ossimoro toponomastico...