02 ottobre 2007

Maaaaadoon…

“Maaaaadoon…Fighj mi, p’cè ta p’ghjt tutt stu fastidi?!”*. Appena mi vide, la signora Teresa proruppe con il suo tipico intercalare; come quello che hanno tutti gli anziani e che usano per enfatizzare i loro discorsi, e lo buttano lì, con la voce un’ottava più alta perché, come uno scoppio, riattiri l’attenzione su di loro, quell’attenzione che molto spesso scappa via, in chi li ascolta. Altre volte viene usato come un mantra, la musica di fondo di sofferti e strascicati passi. La signora Teresa era una vedova di circa ottant’anni che abitava di fronte casa nostra, nonostante l’età e per quello che poteva, curava da sola casa sua e se stessa; certo non riusciva più a fare tutto, incerta sulle gambe che, con l’età, si fanno più piccole e più deboli ma non si lasciava andare ed aveva ancora un cervello giovane e funzionante e due occhietti azzurri che si muovevano veloci. Ci faceva ridere, la signora Teresa, con quei suoi “maaaadoon…” che rappresentavano tutti i suoi acciacchi; ogni tanto andavamo a trovarla per chiederle se avesse bisogno di qualcosa e forse l’unico bisogno che aveva era avere qualcuno che glielo chiedesse. Era sola la signora Teresa, vedova di un marito forte e lavoratore che l’aveva lasciata con due figli che fingevano di essere troppo impegnati per ricordarsi di lei e lo facevano solo quando avevano bisogno di qualcosa. Ogni tanto si confidava la signora Teresa e raccontava di una figlia che, per fare i dieci chilometri per venirla a trovare aveva bisogno di “50 euro per la benzina”, la benzina per l’auto che lei le aveva comprato per potersi muovere da quella casa che lei le aveva comprato: una specie di prostituzione dei sentimenti. Raccontava, la signora Teresa, di quel figlio che ogni volta che la veniva a trovare, forse perché sbagliava strada pensavamo noi, cattivi; ogni volta le consigliava di vendere la casa, così magari le prendevano quel poco che le era rimasto, ma lei si rifiutava perché, diceva: “se vendono mi mettono in un ospizio e non si fanno più vedere mentre così, almeno, ogni tanto li vedo e vedo i miei nipoti”. Pensava ai suoi nipoti e quegli occhi piccoli e veloci diventavano acquosi, perché li vedeva solo quelle poche volte che la andavano a trovare, velocemente e malvolentieri. Per questo, noi, ogni tanto, bussavamo alla sua porta, le portavamo qualcosa, qualche pietanza particolare oppure un bel pezzo di torta e lei, tutte le volte, esclamava: “Maaaaadoon…Fighj mi, p’cè ta p’ghjt tutt stu fastidi?!”*

*"Maaaaadoonna...Figlio mio, perchè ti sei preso tutto questo fastidio?!"

60 commenti:

  1. E pensare che basterebbe così poco per rendere felice un anziano.
    Anche solo una telefonata.
    Domani chiamo la mia nonna bresciana.
    Quelli di Bari non li ho più.
    :-(

    RispondiElimina
  2. mi hai commosso. e non scherzo

    RispondiElimina
  3. La vecchiaia....se ci si arriva, non si sa mai che cosa portera' con se' e quanta solitudine. E' triste che i figli si dimentichino dei propri genitori, la speranza e' di non fare la fine dei gentori dimenticati....e tantomeno dei figli che si dimenticano!Storia commovente! Ciao...

    RispondiElimina
  4. per fortuna lei da sola non sta mai, ma caspita dovrei chiamare la mia nonnina...il fatto e' che oramai e' quasi sorda e ci vorrebbero altro che 50 euro per passare a trovarla...

    RispondiElimina
  5. Immagino che oggi la signora Teresa non ci sia più. Sai, Baol, quegli occhi acquosi mi hanno fatto tornare in mente mia nonna. Colpita da due ictus e alla vigilia del terzo ed ultimo, se ne stava nella sua stanza a lavorare all'uncinetto. Quando rientravamo ci chiedeva (lo chiedeva soprattutto a me) di rimanere a parlare un po' con lei. Di solito mi fermavo, ma a volte, magari, le anteponevo, seppur per poco, un programma in tv o una telefonata con un'amica. Da lei ci passavo in ogni caso, eppure mi è rimasto dentro, negli anni, un senso di dispiacere per non aver fatto, magari, quello che avrei potuto fare meglio. Perchè, poi, loro se ne vanno, e allora non c'è più tempo davvero. Sai, penso con convinzione che tu sia stato, e sia ancora, "nu brav figghj".
    Buona giornata, conterrone. ;-)

    RispondiElimina
  6. Ma Baol, la signora Teresa è quella vecchina che abitava proprio difronte casa tua affianco alla Boutique in quel portoncino sotto la rampa di scale? Beh, se è quella e se la mia "Mugliera" ti legge, credo proprio che le farai scappare la lacrimuccia...hai commosso persino me, figurati tu!!!!

    “Maaaaadoon…Fighj mi, p’cè ta p’ghjt tutt stu fastidi?!”.....sembra quasi di sentirla!

    RispondiElimina
  7. Anonimo8:42 AM

    siamo tutti piú bravi a parlare che a fare...

    RispondiElimina
  8. @ cate: buona telefonata :)

    @ berso: grazie :)

    @ kebrunella: è la mia stessa speranza.

    @ nonsisamai: beh, visto che tu stai in Texas, un po' scusata lo sei dai :)

    @ dyo: la signora Teresa c'è ancora fortunatamente, io ho raccontato così la sua storia perchè non l'ho vissuta direttamente ma tramite i racconti dei suoi veri dirimpettai. Spero di essere communque nu b'rv fighj ;)

    @ InTerysta: in realtà, la signora Teresa vive più vicino a casa tua che a casa mia ;)

    @ la guressa: hai ragione, però la storia non è inventata, ci sono sul serio delle persone che, pur non essendo parenti alla signora, ogni tanto la vanno a trovare per non farla sentire sola. Io mia nonna ce l'ho vicino, vive nell'appartamento vicino al mio e beh, fortunatamente per me e la mia famiglia è una attivissima rompiballe (chiedere ad InTerysta per conferme) :)

    RispondiElimina
  9. Anonimo10:27 AM

    ...spesso ce ne accorgiamo troppo tardi del valore degli anni e di li ha già vissuti :-)

    RispondiElimina
  10. baol, ci pungoli nei sentimenti...che non si fa così però; io ho due nonne che a cercarle non si trovano...sono in forma splendida, e gli 80 li han passati entrambe...e sole non le lasciamo di certo.

    RispondiElimina
  11. Io i nonni miei non l'ho mai conosciuti. Io spero di non diventare vecchia. Perché la vecchiaia è un'incognita. Ma bisogna educarli i nostri figli, al rispetto per i vecchi. Perché in quest'era di velocità la lenta vecchiaia non vuole significare più niente per nessuno....

    RispondiElimina
  12. io vivo con la mia nonnina da quando i miei si sono separati e hanno preso il largo, uno a roma e uno a milano....
    pur avendo vissuto anni in una città diversa per motivi di studio/lavoro tornavo quasi ogni week end a casa per passarlo con lei ed ora che sto per trasferirmi la porterò con me senza sentire ragioni....
    perchè?
    perchè i suoi 5 e dico 5 figli...
    sono di quelli che si presentano solo al momento del bisogno...
    purtroppo è una realtà più diffusa di quanto non sembri...
    e purtroppo dimenticarsi quello che i genitori hanno fatto (o nel mio caso NON fatto) quando diventano anziani e quasi scomodi
    è fin troppo facile e fin troppo comune....
    grande baol...
    post bellissimo....mi sono commossa...ed è raro dato che sono sempre nervosissimaaa!!!

    RispondiElimina
  13. Anonimo11:31 AM

    Gli anziani meritano più attenzione, invece spesso sono abbandonati a se stessi. Mia madre che lavora come assistente sociale mi racconta storie incredibili, di anziani disabili lasciati soli da figli che magari abitano nello stesso quartiere. Una vergogna.

    RispondiElimina
  14. che bel post...amaro, ma purtroppo vero..capita troppo spesso che gli anziani siano abbandonati a loro stessi, che ne i figli ne i nipoti li vadano + a trovare quando basterebbe anche solo una telefonata o un salto di 10 minuti x farli felici...io purtroppo ho mia nonna che sta sempre male, ed ora la sua salute è giunta ad un punto critico...ma io e mia madre abbiamo sempre fatto di tutto x non farla sentire sola,x aiutarla, anche andando là 2volte in una giornata..ed ora che proprio fisicamente la situazione è diventata ingestibile e si sta affacciando l'idea di metterla in un istituto xchè ha bisogno di assistenza 24 ore....ci piange il cuore e ci sentiamo infinitamente in colpa..pur sapendo che se continua così non c'è altra scelta...

    RispondiElimina
  15. Anonimo12:29 PM

    ma io ci credo Baol! Non intendevo dire che il tuo scritto non fosse vero, e tra l'altro é molto bello, era solo una riflessione, poiché anche a me a volte sembra di fare troppo poco..
    baci!

    RispondiElimina
  16. @ la francese: verissimo.

    @ kabalino: anche perchè poi tu devi andare a prendere la piada dalla nonna ;)

    @ annachiara: bisogna educarli al rispetto in sè, molto spesso invece è colpa di genitori maleducati se i figli sono maleducati.

    @ Prescia: grazie per le cose che dici, non solo per i complimenti che mi fai :P Grazie per come sei, tua nonna è fortunanta :)

    @ mad riot: tua madre fa una cosa molto importante, come è importante non dimenticare mai. (nel weekend sarò a Roma).

    @ patty: sono decisioni veramente difficili da prendere ma se servono per riuscire a dare, a delle persone che ci hanno dato tanto, una vita un po' dignitosa allora vanno prese, tanto, sono sicuro che comunque non le farete mancare il vostro affetto.

    @ la guressa: pensare di fare poco è meglio di non fare niente e pensare di aver fatto tanto :)
    Baci

    RispondiElimina
  17. Baol devo scrivere una cosa a Prescia e ti occupo lo spazio,
    solo che questa cosa che ha scritto la trovo bellissima...

    senti, Prescia, per quella storia di una mamma per amica ti perdono...che con quello che hai scritto qui ti sei guadagnata un sacco di punti, che adesso sei proprio in altissimo nella mia considerazione...e hai talmente tanto credito che anche se non ti dovesse piacere Battiato fa lo stesso....dopo però basta, che non farsi piacere Battiato é già abbastanza. ;D

    RispondiElimina
  18. mentre leggevo mi hai fatto venire il magone.........io ho una mamma di ottantadue anni e sò che a volte basta poco per farla felice, mia mamma ti ringrazia anche solo per una telefonata eppure a volte mio fratello si dimentica di farla e solo perchè preso da una vita frenetica.........troppo spesso si dimentica quanto sono soli gli anziani

    RispondiElimina
  19. La signora che descrivi mi ricorda una storia di una ventina d' anni fa. La donna era gi� sui novanta. Il figlio omosessuale era criticato da tutti, perch� ai tempi accettare qualcosa del genere era assurdo, il padre lo aveva cacciato di casa, ma lei lo cercava di continuo, gli portava qualunque cosa gli servisse e ne soffriva per quella situazione.
    Adesso nessuno di loro � pi� in vita.
    Per� mi fa riflettere il fatto che una madre per suo figlio darebbe la vita mentre il contrario � raro che succeda.

    Nel tuo post d�i un punto di vista interessante, utile per chi non si mette mai "dall' altra parte della barricata".

    RispondiElimina
  20. Che bel racconto.
    Dovresti farlo leggere alla signora Teresa, si commuoverebbe. Ma forse è meglio di no, la verità fa male lo sai...
    Mia nonna ha 95 anni ed è ormai prossima alla fine, le figlie le ha sempre avute vicine ma ciò non le ha impedito una vecchiaia difficile, sarà per questo che di fronte a certi argomenti sono particolarmente sensibile.
    Bravo Baol promettente scrittore (ma non ancora "mantenente" :-))

    RispondiElimina
  21. Bisognerebbe pensare con più assiduità alle pesone anziane..non solo perchè hanno esperienza da vendere e sono preziosi..ma perchè sono divertenti e imprevedibili come bambini!
    Non tutti si intende..per esempio ne ho beccata una al Supermercato.. :-D...
    :-)

    RispondiElimina
  22. che tristezza..mi si stringe il cuore a pensare che esistono delle persone così fredde e insensibili, che non trovano nemmeno 5 minuti del loro stupido tempo per andare a trovare la madre anziana o, peggio ancora, che la vanno a trovare e si fanno dare i soldi spesi per la benzina.. come se la visita alla mamma fosse un dovere da compiere il più in fretta possibile, un peso da togliersi per avere la coscienza a posto, e non un piacere come invece dovrebbe essere. E pensare che ci sono tante persone che hanno perso i genitori e farebbero di tutto per poterli riavere accanto..certa gente dovrebbe veramente vergognarsi di esistere.

    ps: grazie per questo post..è molto bello e commovente..

    RispondiElimina
  23. ok io credevo si trattasse della signora che abitava difronte casa tua e mo invece si scopre che abita vicino a casa mia?!?! e c'nà?....

    Per quanto riguarda la nonna italo-cinese di baol, soprannominata j mo m'ammong, posso confermare a pieno che , come dire....è abbastanza presente, và, mettiamola così :-P

    RispondiElimina
  24. @ kabalino: vai kaba, fai come se fossi nel tuo blog ;)

    @ suysan: hai ragione, spero che il magone sia sparito :)

    @ inenarrabile: da noi si dice che una mamma riesce a crescere 100 figli ma 100 figli non riescono a crescere una mamma. Grazie per i complimenti.

    @ daniela: però tua nonna ha avuto voi vicino :) grazie per il promettente, spero un giorno di mantenere :D

    @ angie: magari quella del supermercato era mia nonna O_o

    @ bdp: quando mi raccontano di quella signora mi si stringe il cuore e vorrei tanto fare una "chiacchierata" con i figli.

    @ InTerysta: Hehehehe...quando ci becchiamo su msn te lo spiego. Quanto a mia nonna...magari ci faccio un post una volta, del tipo "mia nonna è una ninja silenziosa" ;)

    RispondiElimina
  25. Ora che mi ci fai pensare mi sa che si dice pure da noi.


    mmmmmmmmmmmmmm (tra poco sentirai un urlo fin là: tappati le orecchie)

    RispondiElimina
  26. Anonimo6:50 PM

    ...un poco di magone....

    RispondiElimina
  27. Anonimo10:10 PM

    W la signora Teresa!
    Da noi oltre a Maaaadoooon, si dice Mamma mè du' prim' ! ;)

    RispondiElimina
  28. mi sono commossa ci credi?...
    per come amo e rispetto gli anziani, queste storie mi colpiscono straziano!...

    ...grazie per questo post: ogni tanto è giusto far notare la sensibilità e la dolcezza degli anziani e la crudeltà di molti figli...


    e ancora grazie per essere passato dal mio blog!

    RispondiElimina
  29. Buona nott, figghj bell.

    RispondiElimina
  30. Anonimo8:54 AM

    Ciao
    Io son creciuta con gli anziani, non sto qui ad enumerarteli ti basti sapere che tutt'oggi la prima copsa che faccio è dopo il mio caffè e la mia sigaretta è portare il caffè al letto alla mia zia Gio di 93 anni e l'adoro, le do il bacino del buon giorno e vado al lavoro, si insomma ci provo a lavorare ahahaha!!!!
    Va bhe lasciando perde gli scherzi, gli anziani sono la nostra anima, il nostro vissuto, sono la nostra spina dorsale e senza di loro non ci saremmo, peccato perderli!
    Peccato non riuscire a capirli e a capire ciò che ci possono ancora dare
    Va bhe un bacio e buona giornata
    Anna

    RispondiElimina
  31. Questo post fa commuovere...
    :(

    RispondiElimina
  32. Anonimo9:47 AM

    una figlia che, per fare i dieci chilometri per venirla a trovare aveva bisogno di “50 euro per la benzina”, la benzina per l’auto che lei le aveva comprato per potersi muovere da quella casa che lei le aveva comprato: una specie di prostituzione dei sentimenti ...che tristezza, se pensi che non è l'unica che subisce questo tipo di ricatto! :(

    Viva la Signora Teresa e il suo fantastico Intercalare! :D

    RispondiElimina
  33. @ inenarrabile: Dai sù, non fare così :)

    @ barbara: spero sia un magone buono (tipo un magone baol)

    @ mitile: da noi, mamma mè du Carm'n

    @ margy: grazie a te di essere passata di qui :)

    @ dyo: buon giorno fighja bell ;)

    @ a&d: i complimenti vanno a te per tutto quello che fai :)

    @ aldievel: con i prossimi spero allora di far tornare il sorriso (se sapessi cosa scrivere O_o)

    @ duss: vero :(

    RispondiElimina
  34. Anonimo11:31 AM

    oh! Hanno mangiato la Luisona...

    RispondiElimina
  35. @ la guressa: ma tanto il pralinato in alluminio la farà uscire uguale uguale a prima ;)

    RispondiElimina
  36. Anonimo11:54 AM

    HHAAAAAHHHHAAAAAAAA!!!!! :-)

    RispondiElimina
  37. Che magnifico post...complimentoni.
    Riesci a descrivere molto bene un disagio che purtroppo è molto frequente.
    E basterebbe davvero poco per combatterlo.

    RispondiElimina
  38. Anonimo2:31 PM

    Ciao, rieccomi qui fra voi.
    Molto tenero e veritiero questo post. Purtroppo gli anziani per molti sono un peso (anche per gli stessi figli come dici tu qui). Ma quanta esperienza hanno e sanno trasmettere. Dovremo imparare e soprattutto ascoltare il loro vissuto.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  39. Al momento mi ritrovo con una nonna alteriosclerotica in provincia di napoli. Proprio oggi ha chiamato dieci volte a casa mia per fare gli auguri a mio padre che oggi fa l'onomastico. Per dieci volte di fila ho risposto alla mia nonna urlando (perchè è sorda) che papà non c'è che lavora e che lo trovava più tardi. Stasera ha chiamato mio padre è l'ha cazziato perhcè non era a casa;) Sorridiamo quando pensiamo alle sue follie..ogni tanto ci disperiamo..ma le stiamo molto vicino...ed è questo quel che conta. MIo padre è sempre li appena può e anche noi . Però mi rendo conto che talvolta non è facile. Quando hai descritto la tua signora ho pensato alla mia nonna napoletana ;)

    RispondiElimina
  40. ma vuoi farmi piangere?
    oggi ho intervistato Beniamino, un signore che oggi compiva 100 anni. quando sono arrivata da lui mi ha abbracciata perchè mi ha scambiata per una sua pronipote. però lui è fortunato. non è solo mai. i suoi sei figli con nipoti e pronipoti abitano tutti lì attorno a casa sua. mi ha dato sicurezza la vista di quella famiglia così grande e unita.

    RispondiElimina
  41. Bello e triste, il tuo racconto..quando frequentavo l'università, mi capitava spesso di chiacchierare con alcuni signori ospiti di un ricovero, ospizio, attaccato alla mia facoltà, più che altro, prestavo il mio orecchio ai loro ricordi (prestare l'orecchio è la cosa che mi riesce meglio, visto che non parlo molto di me!) e loro si accontentavano di quello, avevano soltanto bisogno di comunicare con qualcuno che non fosse il proprio cervello. Per fortuna, erano circondati da gioventù paziente e ben disposta, credo che, per molti di loro, sia stata una salvezza. Maaadoooon, che commento lungo!!

    RispondiElimina
  42. Anonimo10:56 AM

    bella penna e buoni sentimenti, complimenti!

    frapre

    RispondiElimina
  43. Spider pork, spider pork...

    RispondiElimina
  44. Anonimo2:00 PM

    Buongiorno Baol! :-)

    RispondiElimina
  45. Anonimo12:58 AM

    prima di avventurarsi sulla dolcezza degli anziani aspetto j mo m'ammong... scherzi a parte, però 50€ per andare a trovare la propria mamma e che schifo...dopo questo post riprometto di chiamare più spesso a casa quando sono fuori :-), ed un pensiero va pure alla signora sempre vicino casa tua che aspetta che qualche passante le apre la bottiglietta d'acqua che da sola non ce la fa.

    RispondiElimina
  46. ...e quante ce ne sono di "Signora Teresa". Abbracciala da parte mia.
    E un abbraccio anche a te.
    Tenero il racconto...

    RispondiElimina
  47. M'è venuta voglia di chiamare mia nonna.....

    RispondiElimina
  48. il tuo post mi è piaciuto davvero tanto...mi ha proprio toccato il cuore...povera vecchietta..La cosa triste è che uno quando fa i figli non si immagina la sua vita così...

    RispondiElimina
  49. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  50. bhe e poi andando per proverbi dalle nostre parti si usa dire
    crisc feil pasc pu'erc

    RispondiElimina
  51. Che ricchezza avere i nonni!!! io praticamente non li ho mai avuti, data la distanza Vercelli - Reggio Calabria... ma conservo dei bellissimi ricordi...

    RispondiElimina
  52. bel post...vero crudo amaro come solo la vita vera sa essere...
    un orfano bianco....

    RispondiElimina
  53. Hey che fine hai ftto mimmuzzo??? Non mi fare preoccupare. UN saluto

    RispondiElimina
  54. Anonimo1:25 AM

    Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  55. @ la guressona: BUONGIORNO!

    @ mimmo: grazie, hai ragione :)

    @ elle: bentornata!

    @ pideye: quindi hai anche i parenti nel continente...che bello! Ero fuori, ero a Roma, per questo latitavo ;)

    @ luna: no, volevo solo farti tornare qui :)

    @ giraffa: maaaaadoon...che bel commento :D

    @ anja: commentato sul tuo blog ;)

    @ killo: ciao e grazie ;)

    @ frapre: grazie di essere passato...spero che tu abbia dato un'occhiata anche al resto ;)

    @ tenebrone: jmomammongh arriverà ;)

    @ lucia: grazie, ricambio l'abbraccio.

    @ viola: fallo violetta :)

    @ la coniglia: grazie :)

    @ cilions: la distanza è un gran peso, mi dispiace :)

    @ dani: grazie per la visita e grazie per i complimenti :)

    RispondiElimina
  56. nonnina deliziosa...che simpatici figli che si deve sopportare..porella..

    RispondiElimina
  57. Anonimo1:00 PM

    La mia "signora Teresa" si chiama Gina, il suo intercalare è in dialetto veronese... ma per il resto... sembra proprio la tua..
    Un sorriso,
    Sole

    RispondiElimina
  58. @ spiderfedix: proprio vero

    @ sole d'autunno: grazie per il sorriso, ricambio.

    RispondiElimina